Requiem per il tupperware

Quelle del tupperware. Avete presente? Una notizia recente mi ha sbloccato un ricordo adolescenziale.

Sperare l’insperabile

Un amico che mi vuole bene, mi ha mandato un breve verso, un invito meraviglioso a sperare l’insperabile.

E’ di Eraclito, filosofo greco vissuto venticinque secoli prima di noi, che già gli antichi avevano soprannominato: l’oscuro.

L’11 settembre

la storia del porgere l’altra guancia, non e’ umana per nulla. E’ proprio divina. Eppure e’ cosi’ che Gesu’ ha vinto. facendo la cosa piu’ contro intuitiva possibile. Rinunciando alla lotta, alla rappresaglia, alla risposta.

Morendo per amore e con amore. Come per amore e con amore aveva vissuto. Se seguissimo quell’esempio, non ci sarebbero piu’ 11 settembre

Umilta’, fede e speranza

L’umilta’ ci guarisce da quella ubriacatura di vita, che rischiamo, se crediamo di avere il controllo di tutto. In realta’ non controlliamo nulla. Come dice Gesu’: “chi di voi, per quanto si affanni, puo’ aggiungere una sola ora alla sua vita?” (Mt 6,27)

5 cose che ho imparato dalla malattia

Anche se è una situazione spiacevole, si può comunque trarre qualcosa di buono dalla malattia? Possiamo capire qualcosa di noi, conquistare qualche consapevolezza sulla vita, trovare un motivo di consolazione? Ecco 5 cose che mi ha insegnato la malattia (mia e di chi amo), per le quali sono grata.