Il bullo, la pupa, il tradimento
Sullo sfondo di questi quadretti familiari sbiaditi, rimane l’eterna questione della meschinità umana, del desiderio di conquista fine a sé stesso. Cosa hanno rappresentato queste donne, nell’economia sentimentale degli omuncoli di potere che le hanno frequentate? Cosa rappresenta in questo contesto il tradimento?
Figli, shock e frolla
Molti personaggi, veri esperti e non, ci spiegheranno che coi figli sbagliamo e che è sempre comunque colpa nostra.
E questo, probabilmente, è anche vero, ma è solo una parte della verità. Forse, se alla crostata serve uno shock termico, per diventare la migliore versione di sé, non e’ detto che per fare un essere umano funzionante, si debba schivare ogni sorta di shock.
Maturità: esame di greco e lezioni di vita
Oramai lo sappiamo. Fra i tormentoni stagionali, la maturità ha sempre un posto d’onore. ne nascono sempre polemiche, declinate in modo multiforme.
Il concerto del primo maggio
Si fatica a riconoscere quell’evento storico, nell’edizione di quest’anno. Definirla in tono minore è generoso.
A un certo punto, una delle conduttrici, la più originale, ha fatto un discorso. Anzi, lo ha letto. E finalmente ho trovato qualcosa di vagamente interessante. Ve lo riporto, così non rischio di citarlo imprecisamente.
Platone, le foto e l’era della nostalgia
Platone aveva ragione. Alla fine, ha vinto lui. E dire che ai suoi tempi, le foto nemmeno esistevano. Esisteva però la nostalgia, anzi, forse l’ha inventata lui. O, almeno, l’ha resa grande. Quando è diventato uomo, ha sperimentato per la prima volta la perdita e l’assenza. Anzi, forse è diventato uomo, proprio perché ha perso chi amava. E su questo ha costruito vita e pensiero.
La verità -vi prego – sull’aborto
narrazione dell’aborto, improntata su una serie di falsità. Generalmente si descrivono le donne che abortiscono come ragazze giovanissime, povere, ignoranti. Delle eroine da romanzo d’appendice oppure da telenovela sud americana degli anni 80. Lì c’era sempre una ragazza bella e ingenua, sedotta e abbandonata dal cattivo di turno.
La maternità non è un mestiere
La maternità non è un hobby, né un mestiere. Non è una rivendicazione sindacale. Quello che si dimentica è che dietro alla maternità che è dono, privilegio, fortuna grandissima, c’è soprattutto una scelta d’amore. Non si diventa madri per rendere felici sé stesse.
Restare al nostro posto
il Signore ha un piano per ciascuno di noi. Non ci chiede di salvare il mondo o risolvere ogni problema. Invece, vuole che restiamo esattamente dove siamo. Ci chiede di stare dentro a questo mondo e a questi problemi.
Fiori, frutti e figli
cosa aspettarci dai figli, in questa epoca in cui ci raccontano che tu sei arco e i figli freccia. E va bene che li scagli altrove, ma almeno vorresti qualche garanzia che, prima di spiccare il volo, qualcosa da te l’avessero preso.
L’adolescenza è un bel posto, ma non ci vivrei
L’adolescenza è un gran bel posto, ma non ci vivrei. Ci penso ogni volta che ci ho a che fare. Sembra impossibile, ma anche noi abbiamo attraversato l’adolescenza. Ripensarci richiede un grande sforzo di memoria. E comporta un esercizio di stupore, Ma davvero ci vestivamo così? Davvero ci cotonavamo i capelli e li riempivamo di […]
Dove sta andando la maternità?
La maternità divina Oggi la Chiesa cattolica di rito romano celebra la divina maternità di Maria (nel rito ambrosiano, quella festa cade nella sesta domenica di avvento, detta festa dell’incarnazione). Una festa importante, ora che la maternità tutto appare meno che divina. Non credo ci sia stato un contesto storico e culturale che ce l’avesse […]
Educare
permalosi
La ricerca di un figlio
permalosi
Genitori e figli
Genitori e figli I tempi cambiano, anche nei rapporti fra genitori e figli figli. Una volta il modo di educare era diverso. C’era probabilmente meno confidenza e meno comunicazione coi figli. Spesso le famiglie erano più numerose e le abitudini erano differenti. E non si tratta di stabilire cosa sia meglio, se l’educazione di oggi […]
La pubblicità ci racconta
Le pubblicità raccontano la contemporaneità In questi giorni l’Esselunga fa parlare di sé, con una pubblicità che qualcuno considera coraggiosa e controcorrente, altri retriva e ingiusta. Lo so, ne hanno parlato tutti. Gli opinionisti e i giornalisti e gli psicologi e gli avvocati civilisti. Ma anche: la parrucchiera, il benzinaio, il barista, il vicino di […]