Manzoni, il gossip e le serie TV

Le serie TV sono un lusso che i giovani hanno e noi, alla loro età no: vi ricordate tutta la programmazione rigorosamente in diretta, ché, se arrivavi tardi, te la perdevi, fino alla prossima magnanima replica, e chi s’è visto, s’è visto?

Cancro, fede e (Dio)(co)incidenze

Se una volta la bestia nera erano gli attacchi di cuore, gli ictus e gli infarti, e prima ancora le infezioni: in testa la polmonite, la tubercolosi e le meningiti infantili, il male oscuro di questa epoca è il cancro.

San Mattia, la rivincita del panchinaro

Mattia è un discepolo convocato dalla panchina, quando un titolare -Giuda Iscariota il traditore di Gesù- ha preso un enorme cartellino rosso ed è uscito di scena, impiccandosi.

Lo strano caso del caso

Possiamo dirci che provengono dal caso (eventualmente dalla sfiga, dalla botta di fortuna, dalle coincidenze) o pensare che quello che accade fa parte di un preciso disegno.

Trovare la propria vocazione

Io vedo un grande pericolo in un mondo che cerca di convincerci ad abbandonare la nostra vocazione e a dedicarci a tutt’altro

Riflessioni sulla benedizione di amare (Simona Arcidiacono)

È stato un cammino lungo, qualche volta amareggiati perché siamo stati derisi. Siamo stati incompresi per aver lasciato le nostre certezze e abitudini per mettere tutto nelle mani di un giovane falegname esperto in pesca, una pesca particolare una pesca che nutre la nostra anima.

Il concerto del primo maggio

Si fatica a riconoscere quell’evento storico, nell’edizione di quest’anno. Definirla in tono minore è generoso.
A un certo punto, una delle conduttrici, la più originale, ha fatto un discorso. Anzi, lo ha letto. E finalmente ho trovato qualcosa di vagamente interessante. Ve lo riporto, così non rischio di citarlo imprecisamente.

Sant’Atanasio, il trionfo della verità

Oggi la chiesa celebra la memoria di San Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa, vissuto nel IV secolo. Atanasio ha attraversato uno dei periodi più burrascosi del cristianesimo antico.

Chi trova un amico…

Un mio amico svedese crede che la giovialità degli italiani, e in particolare dei meridionali, sia una strategia di sopravvivenza. Lui sostiene che, vista l’inefficienza di molte delle nostre istituzioni, l’unico modo di cavarsela sia avere una rete sociale che ti venga incontro.

Dio ci salvi dalle riunioni

Di come le riunioni siano diventate la più colossale perdita di tempo delle nostre vite, lavorative e non solo.