Chiara Corbella

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Chiara Corbella: una santa di oggi!

La Chiesa commemora Chiara Corbella Petrillo, una delle figure spirituali più luminose del nostro tempo, amata da giovani e adulti per la sua testimonianza di fede radicale, gioiosa e disarmante.

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Chiara Corbella Petrillo: la ragazza che ha detto sì alla vita (fino in fondo)

Una fede semplice, una gioia contagiosa, un amore che attraversa la sofferenza. Chiara non cerca la santità… ma la santità la trova.

📍 Roma, anni 2000. Un amore giovane, ma serio

Chiara nasce a Roma nel 1984. È una ragazza solare, normale, appassionata di musica, con una fede viva ma non ostentata. A 18 anni va a Medjugorje, e lì succede qualcosa: incontra Enrico Petrillo, un ragazzo toscano con la chitarra e lo sguardo intenso.

Iniziano a frequentarsi. Non è tutto rose e fiori: si lasciano e si riprendono più volte, ma poi… scelgono. E si sposano, nel 2008.

Non sono due santi su un piedistallo. Sono una coppia vera, che litiga, si ama, si mette in cammino insieme. Ma il cammino che li aspetta non è di quelli facili.

👶 Due figli, due croci, due santi in miniatura

Chiara rimane presto incinta. La gioia è grande, ma breve: la bambina, Maria Grazia Letizia, è affetta da un’anencefalia. In pratica, non ha parte del cervello e non potrà vivere a lungo.

I medici le propongono di interrompere la gravidanza. Ma Chiara e Enrico non ci pensano nemmeno: quella vita è un dono, anche se breve.

Maria nasce, vive 30 minuti, e muore tra le loro braccia. “Non è stato tempo perso,” dirà Chiara. “È stata una festa.”

Passa poco tempo e arriva un secondo figlio, Davide Giovanni. Ancora una diagnosi devastante: mancanza degli arti inferiori e gravi malformazioni.

La storia si ripete. Ma loro ripetono il “sì”. Anche Davide vive poche ore, sufficienti per essere amato pienamente.

🌻 Il figlio sano… e la malattia di Chiara Corbella

Nel 2010, la terza gravidanza: Francesco. Questa volta il bimbo è sano. Ma stavolta è Chiara ad ammalarsi: un carcinoma alla lingua, diagnosticato durante la gravidanza.

Cosa fare? Rinviare le cure per non rischiare il bambino. Chiara accetta la sfida. “Francesco deve nascere, poi vedremo.”

Francesco nasce il 30 maggio 2011, e lei inizia subito le cure. Ma il tumore avanza, inesorabile. Metastasi. Dolori. Limiti fisici. Ma nessuna disperazione.

☀️ Chiara Corbella: Una bellezza che disarma

Chiara non si lamenta mai. Non chiede perché. Sorride. Scrive lettere, incontra amici, consola. In un’intervista dice:

“La felicità non è avere una vita senza croce… ma avere Qualcuno per cui vale la pena portarla.”

Nel 2012, quando capisce che il tempo è breve, si prepara come per un viaggio: sceglie l’abito da sposa per essere sepolta, prepara con Enrico il futuro di Francesco, saluta tutti con grazia e pace.

Muore il 13 giugno 2012, a 28 anni, nel giorno di Sant’Antonio — e, ironia celeste, anche il giorno del loro primo bacio.

🌈 Il segreto della sua luce

Chiara non predica, vive. Il suo segreto? Una fede disarmante, incarnata, senza fronzoli. Non fa proclami, ma ogni scelta è una dichiarazione d’amore a Dio e alla vita.

Per questo tanti giovani si riconoscono in lei: perché non è perfetta, ma autentica. Fragile ma piena di grazia. Una ragazza di oggi, che avrebbe potuto vivere nell’anonimato, e invece ha illuminato il mondo con la sua fiducia assoluta.

📚 Il testamento spirituale di Chiara Corbella

Chiara lascia delle parole a Francesco, semplici e vertiginose:

“Abbiamo amato e siamo stati amati. Non abbiate paura di niente, perché niente succede per caso. Dio mette una verità dentro ognuno di noi, e tu devi solo cercarla e seguirla.”

💡 Curiosità “celestiali” su Chiara Corbella

  • Il suo funerale sembra una festa: chiesa piena, canti, sorrisi, lacrime vere ma serene.
  • Il processo di beatificazione è iniziato nel 2018. Non per creare una santa da icona… ma per condividere una luce.
  • Su di lei è stato scritto il libro “Siamo nati e non moriremo mai più”, che ha fatto il giro del mondo. Una frase detta da lei poco prima di morire.

🕊️ In sintesi: Chiara Corbella è viva

Sì, viva. Perché la santità non è roba da statue e incenso, ma è una vita data per amore. Chiara non ha fatto miracoli spettacolari.

Ma ha vissuto il Vangelo in pienezza, con una letizia che buca la morte.

La sua vita è un inno alla fiducia, una catechesi silenziosa per chi cerca un senso nella sofferenza, un modello fresco e credibile per chi pensa ancora che amare fino in fondo sia possibile.

Chiara corbella