Evangelizzazione

Vai al blog

I miei articoli:

Il Papa

Padre Enzo Vitale risponde alla domanda di un lettore, a proposito dell’elezione del

Leggi Tutto »

Missione impossibile? No: missione di evangelizzazione

Il Vangelo di oggi, parla di evangelizzazione:

«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

“Strada facendo…” – l’evangelizzazione non è un annuncio da salotto

Gesù non dice “quando siete pronti” o “una volta stabiliti”, ma “strada facendo”. È dinamico, urgente, anti-burocratico. Il Vangelo non aspetta che tutto sia in ordine: si predica camminando, vivendo, affrontando le curve della strada con l’annuncio sulle labbra e la fiducia nel cuore. Niente pause di assestamento: la buona notizia va detta mentre si va.

E cosa si annuncia? “Il Regno dei cieli è vicino”. Non “lontano”, non “forse”, non “se vi comportate bene”. È vicino, già in atto, in arrivo come una brezza leggera ma inarrestabile. Non si tratta di portare una dottrina pesante o una morale da imporre, ma di proclamare che Dio è prossimo, attivo, presente.

Potere straordinario, cuore umile

Gesù dà ai suoi discepoli poteri che oggi farebbero impallidire un supereroe Marvel: guarire malati, risuscitare i morti (!), purificare i lebbrosi, scacciare i demòni. Il discepolo non è uno speaker motivazionale, ma un canale di guarigione, un portatore di salvezza concreta.

E qui arriva il colpo di genio evangelico: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Tutto ciò che sei, tutto ciò che porti, è un dono. Non lo vendi, non lo monetizzi, non lo capitalizzi. È la rivoluzione della grazia: niente listini, niente curriculum, niente tariffe. Una logica controcorrente, oggi più che mai.

L’arte del viaggio leggero

Ed ecco l’elenco più strano che un missionario possa ricevere: niente oro, né argento, né moneta, né zaino, né doppia tunica, né bastone. In pratica: vi mando in missione, ma senza equipaggiamento. È come mandare degli esploratori nel deserto con una borraccia vuota. Ma Gesù non è incosciente: vuole liberare i suoi da tutto ciò che li renderebbe prudenti, calcolatori, trattenuti.

L’annunciatore del Vangelo deve fidarsi, deve viaggiare leggero, perché se è zavorrato di sicurezze non vola, non sorprende, non ama. È un modo per dire: “Il Regno non si trasporta in cassaforte, si trasmette nel cuore a cuore”. E poi: “l’operaio ha diritto al suo nutrimento” – un modo per dire che Dio provvede, e che la fiducia nella Provvidenza è già testimonianza.

La pace come dono che cammina

Ecco la scena: si entra in una casa, si augura la pace, e si guarda cosa succede. Se quella casa è “degna” (cioè: aperta, accogliente, non perfetta ma ben disposta), la pace scende e rimane. Se no, ritorna al mittente. È un’immagine dolcissima e dinamica: la pace è come un uccellino che vola avanti, si posa solo se trova un ramo che la vuole.

La pace evangelica non è una parola generica, è una benedizione viva, capace di cambiare l’atmosfera. Ma attenzione: non si impone. Non è un’arma, ma un’offerta. E se non viene accolta, torna indietro senza rancore.

L’evangelizzazione come stile di vita

In questo piccolo brano, Gesù offre una teologia della missione condensata ma potentissima:

  • L’annuncio è in cammino, non da scrivania.
  • Il discepolo è guaritore, non venditore.
  • La missione è leggera, non strategica.
  • Il dono è gratuito, non contrattuale.
  • La pace è sensibile, non automatica.

È un’evangelizzazione povera ma potente, audace ma umile, gratuita e fiduciosa. Una follia per il mondo, ma una sapienza per il Regno.

Evangelizzazione