Gesù e il peccato

Vai al blog

I miei articoli:

Il Papa

Padre Enzo Vitale risponde alla domanda di un lettore, a proposito dell’elezione del

Leggi Tutto »

Dio chiama tutti, anche chi ha peccato

Nel Vangelo di oggi, Gesù ci svela un segreto straordinario, ma senza giri di parole:

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola. E noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.”

Cioè… non una visita ogni tanto, non una toccata e fuga da turisti spirituali, ma una vera e propria convivenza divina!

Dio non cerca una stanza d’albergo nella nostra vita: vuole casa, stabilità, intimità.

Anche se abbiamo peccato e non siamo proprio modelli di santità.

Ma attenzione: non entra dalla finestra né con il piede di porco. Entra solo se trova la porta aperta e un cuore disposto.

Amare non è solo sentimento: è adesione concreta

Gesù è molto chiaro (e anche un po’ tagliente):

Chi mi ama… osserva.

Chi non osserva… non ama.

Chi commette un peccato (o più di uno), è ancora amato e sarà sempre accolto. A patto che si converta. Che abbandoni il peccato e segua Dio. Veramente. Non a chiacchiere.

Non che voglia spaventarci o metterci in riga come un sergente, ma ci sta dicendo una verità semplice e forte:

l’amore vero ha le maniche rimboccate.

Non basta dire “Signore, Signore”, se poi la tua vita va in direzione ostinata e contraria. È come dichiarare amore eterno… e poi dimenticare l’anniversario!

Chiesa: casa aperta, anche a chi ha peccato, ma con delle regole

È vero: Dio ama tutti. Sempre. In ogni momento.

E la Chiesa è e deve essere una casa accogliente per i peccatori (anche perché, spoiler: siamo tutti nella lista).

Ma accogliere non vuol dire avallare.

La misericordia di Dio non è una coperta per nascondere le scelte sbagliate, ma una forza che ci solleva per cambiare rotta.

È come se la Chiesa dicesse:

“Vieni così come sei… ma non restare così come sei!”

Perché il Vangelo non è un “tutto va bene”, ma un “tutto può diventare nuovo” se lasci spazio alla Parola e abbandoni il peccato.

Conversione: un restyling interiore che elimina il peccato

Cambiare vita non è una minaccia, è una promessa!

È come se Gesù dicesse:

“Fammi spazio. Metto ordine. Porto luce. E resto.”

Ma… bisogna volere questo cambiamento. Bisogna desiderare di lasciarsi il peccato e gli errori del passato, dietro le spalle.

Non si può dire: “Vieni, Signore!” e poi lasciarlo sul pianerottolo tra il disordine, le bugie e i peccati ben custoditi sotto il tappeto.

Dio salva l’uomo nella libertà

Dio salva tutti, ma non forza nessuno. Dio salva l’uomo nella sua piena libertà di abbandonare il peccato e cercare la salvezza.

Il suo amore è gratuito, ma la risposta non è automatica. L’amore si mostra coi fatti, non con i like!

Essere accolti è un dono, ma accogliere Lui dentro di noi implica una decisione vera: ascoltare la sua Parola e lasciarci cambiare.

Perché, alla fine, la vera conversione non è cambiare faccia, ma cambiare direzione. E quando lo fai… il Padre, il Figlio e lo Spirito non solo ti fanno visita: ti arredano il cuore di pace e verità.

Peccato