San Giustino Martire: il filosofo in cerca della verità che trova Cristo
Chi era San Giustino?
Immagina un giovane appassionato di filosofia, in giro per il Mediterraneo alla ricerca della verità con la T maiuscola. Incontra stoici, platonici, pitagorici… ma nessuno lo convince davvero.
Poi, un giorno, lungo il mare, uno strano vecchietto gli parla dei profeti e del Cristo crocifisso. Risultato? Il filosofo converte il cuore e la mente. Nasce così San Giustino, uno dei primi grandi intellettuali cristiani.
Vita: da Nablus a Roma, passando per Platone
Giustino nasce intorno al 100 d.C. a Flavia Neapolis, l’odierna Nablus in Samaria (attuale Palestina). È un giovane di buona famiglia, educato alle grandi scuole filosofiche del tempo: cerca nel pensiero greco un senso alla vita.
Studia con gli stoici (che lo lasciano perplesso), con i peripatetici (che gli sembrano troppo avidi), e infine con i platonici, con cui simpatizza… almeno fino a quel fatidico incontro sulla spiaggia.
Un anziano (forse un cristiano anonimo?) lo sfida a guardare oltre: la verità non è un’idea, ma una persona. Il giovane filosofo si innamora del Cristo crocifisso. Da quel momento, Giustino diventa cristiano e, come lui stesso dice, «filosofo vero».
Pensiero di San Giustino: quando la fede incontra la filosofia
San Giustino è il primo grande apologeta cristiano. Il termine “apologeta” non vuol dire che chiede scusa, ma che difende la fede. E lui lo fa con gli strumenti della filosofia greca, costruendo ponti tra il mondo pagano e quello cristiano.
Al centro del suo pensiero c’è il Logos, la “ragione” o “verbo” divino: per Giustino, tutti gli uomini hanno in sé dei semi del Logos. Questo vuol dire che chi cerca sinceramente la verità, sta già cercando Cristo, anche senza saperlo.
«Tutto ciò che è stato detto di buono da chiunque, appartiene a noi cristiani», scrive.
Insomma, la verità non ha passaporto!
Opere di San Giustino: tra Apologie e Dialoghi
San Giustino scrive in greco e le sue opere sono rivolte sia ai pagani che ai cristiani, sempre con uno stile ragionato e limpido. Le principali sono:
1. Prima Apologia
Scritta all’imperatore Antonino Pio, è una difesa brillante del cristianesimo. Spiega cosa fanno davvero i cristiani (spoiler: non mangiano bambini, come si mormorava!) e introduce una descrizione della Messa del II secolo, straordinariamente simile a quella di oggi.
2. Seconda Apologia
È più breve e un po’ più polemica. Qui Giustino denuncia le persecuzioni ingiuste e ribadisce che i cristiani non sono criminali, ma cittadini esemplari.
3. Dialogo con Trifone
Un confronto immaginario con un ebreo, che diventa un’occasione per Giustino di dimostrare che Gesù è il Messia atteso e che le Scritture si compiono in Lui. È anche uno dei primi tentativi di dialogo teologico tra cristiani ed ebrei.
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Martirio e canonizzazione di San Giustino: la verità fino alla fine
Nel 165 d.C., sotto l’imperatore Marco Aurelio, Giustino viene arrestato a Roma. Interrogato dal prefetto Rustico, rifiuta di sacrificare agli dèi. La risposta è ferma:
«Nessuno che sia retto di mente passa dalla verità all’errore».
Viene condannato a morte insieme a sei compagni e decapitato. È subito venerato come martire. Il suo nome entra nei calendari liturgici, e oggi lo festeggiamo il 1° giugno. Non ha bisogno di un processo formale di canonizzazione: è santo per acclamazione del popolo di Dio.
Curiosità e aneddoti
- 🧠 È il primo “teologo pubblico” della Chiesa: non scrive solo per i cristiani, ma per l’imperatore stesso!
- 📖 Descrive una Messa del II secolo con dettagli precisi: lettura delle Scritture, omelia, preghiere, offerta, eucaristia. Insomma, un biglietto da visita liturgico per l’Impero!
- 🏛 Studia a Efeso, dove forse ascolta anche i racconti degli ultimi discepoli di Giovanni. Vive a Roma, probabilmente fonda una scuola filosofico-cristiana.
- 🎓 È oggi considerato patrono dei filosofi e degli intellettuali cristiani.
- 📚 I suoi scritti influenzano pensatori successivi come Tertulliano, Origene, e lo stesso Agostino.
San Giustino un “filosofo cristiano” che sa ancora parlare al nostro tempo
San Giustino è l’apologeta della ragione aperta alla fede, il pensatore che non smette mai di cercare, e proprio per questo trova. Non ha paura di confrontarsi con il pensiero greco, anzi: lo valorizza per annunciare la novità rivoluzionaria del Vangelo.
E oggi, in un tempo di scetticismo e ricerca interiore, ci dice ancora:
“Cerca con sincerità. Non avere paura della verità. Perché la verità ha un volto, ed è quello di Cristo.”
Buona festa di San Giustino!
Che possa ispirarci a unire testa e cuore, fede e ragione… sempre con un po’ di sano spirito critico!
