Oggi è la festa della mamma
Festa della Mamma: l’amore che non si (s)piega
Oggi è la festa della mamma. Difficile dimenticarsene o non accorgersene, con tutto il bombardamento pubblicitario degli ultimi giorni. Giorni in cui tutti ci hanno ripetuto che la festa della mamma si stava avvicinando, avevi già pensato al regalo perfetto per la tua genitrice?
Io però vorrei usare l’occasione per riflettere su cosa significhi la maternità, al di là della festa della mamma.
C’è qualcosa di curioso, oggi, quando si parla di maternità. È come se fosse diventata una parola scomoda, quasi da maneggiare con cautela.
Nel racconto comune è sempre più identificata con la fatica, la rinuncia, la stanchezza cronica e la sospensione di progetti e divertimento.
Si parla di tempo che manca, di energie che si consumano come batterie vecchie, di conti che non tornano – né quelli economici, né quelli emotivi. Detto così, diventare mamme è un desiderio che non si spiega. Chi ce lo fa fare?
Fare la mamma non è una forma di martirio
Nessuna favola zuccherosa qui: essere madre non è un compito facile e veloce. Invece, comporta un lavoro invisibile e gigantesco, spesso non riconosciuto, mai retribuito, eppure quotidianamente richiesto.
È alzarsi di notte, quando il mondo dorme e tu sei l’unico essere umano sveglio, che presta conforto a un neonato urlante.
È imparare ad andare avanti con due ore di sonno e quando sembri aver esaurito la pazienza. È capire che il “tempo per sé” non è scomparso, si è solo trasformato, magari concentrandosi su cose che prima si davano per scontate e ora sembrano preziosissime.
Cose come un caffè bevuto ancora caldo, un pasto fatto per intero, senza interruzioni o una doccia senza intrusioni.
Ma c’è un rischio, grande e subdolo: che a furia di raccontare solo la fatica, ci dimentichiamo la bellezza, che è la parte più grande. Quella che riporta in arrivo il bilancio delle forze spese, verso i ricavi esistenziali.
Se non raccontiamo la bellezza, la maternità viene ridotta a un elenco di pesi da portare, come se fosse solo una forma raffinata di martirio moderno.
La festa della mamma serve a celebrare l’amore
E invece non è così. Non solo. La maternità è molto di più. È molto meglio. È- prima di tutto e sopra ogni cosa – amore. Un amore gratuito, incondizionato e viscerale.
Un dono che non chiede nulla in cambio, ma che sorprendentemente restituisce più di quanto si possa immaginare.
È un amore che guarisce chi lo riceve, ma anche chi lo dona. Perché amare così, senza condizioni, è una potentissima medicina contro l’egoismo, contro la voglia di tenere tutto sotto controllo, contro la superbia di voler essere perfetti.
Ti rende più vera, più umana. Ti strappa alla tua zona di comfort – quella dove un bel film è il divano ti aspettano – e ti lancia nella vita reale.
Ti porta a fare cose che, se non fosse per i figli, ti rifiuteresti di fare: imparare i movimenti de Il coccodrillo come fa. Ripetendoli a tempi, in sequenza perfetta, senza inciampare nel tappeto.
L’amore fa bene a tutti
È l’amore che ti fa dire “ce la faccio” anche quando sei certa del contrario. Che ti dà una forza nuova, quasi sconosciuta, per affrontare giornate di lavoro difficili, e sveglie all’alba per per mettere insieme il costume da broccolo della recita.
Ed è un amore che fa crescere i figli, sì – perché non c’è nulla di più efficace, per l’autostima, del sapere di essere amati – ma che fa crescere anche le madri.
Le tira fuori da sé stesse, le apre alla vita in modo nuovo, le rende capaci di imprese che, in qualunque altro momento, avrebbero classificato come “impossibili”. E fa sì che tutte queste mission impossible le mamme le facciano con gioia ed entusiasmo.
Essere madre non significa avere i superpoteri – anche se a volte farebbe comodo – ma scoprire che l’amore è l’unico vero superpotere che serve davvero.
E allora oggi, mentre il mondo si riempie di lavoretti colorati, poesie recitate a memoria e margherite nei vasetti per la festa della mamma, fermiamoci un attimo a guardare oltre.
Celebriamo quell’amore che trasforma, che dà senso, che ci ricorda ogni giorno quanto possiamo essere più grandi di noi stessi, quando ci dimentichiamo un po’ di noi per amare davvero.
Buona Festa della Mamma. E anche se la cheesecake si affloscia di nuovo… va benissimo così.
