Le parole di San Charbel
Condividere la nostra frase preferita su un santo preferito è qualcosa che fa bene da qualunque prospettiva la si guardi. Serve a noi, perché ripassiamo e ripercorriamo un’amicizia celeste, che ci guida e ci accompagna, e chi legge, per arricchirsi, impreziosirsi, avere uno stimolo.
La frase di oggi, è suggerita da Fabrizia Perrachon, che ha confidato di essere in difficoltà a sceglierne proprio una tra tante, bellissime, che la bimillenaria storia della Chiesa ci ha regalato. La scelta è alla fine caduta su San Charbel.
L’anima per San Charbel
La frase di San Charbel, il monaco ed eremita libanese, che più tutte ha colpito Fabrizia è questa:
“Non vendere l’anima al mercato del mondo, perché è troppo preziosa. Qualunque prezzo che il mondo la paghi è sempre irrisorio in confronto al suo valore.
Non venderla, perché il mondo non può pagare il suo prezzo che è il sangue di Cristo sparso sulla croce”.
Prima di commentare questa frase, è bene fare un respiro profondo. È incredibile come, in così poche parole, si possano condensare così tanti concetti e di così grande peso.
Quanto vale l’anima umana? Domanda difficile. Intanto, l’anima è un concetto astratto. Molto lontana dall’idea di valore, che assegnano agli oggetti della vita quotidiana.
Se il valore di un oggetto dipende da quanto è raro e prezioso, allora l’anima vale molto. Ciascuno di noi ne ha solo una, non può cederla, venderla, regalarla. L’anima è ciò che ci rende quello che siamo: creature destinate a salvarsi, se lo desiderano. E proprio per questa nostra salvezza, Gesù è morto in croce, adempiendo le profezie.
Gesù è morto per salvare gli uomini. Tutti indistintamente. Non c’è bisogno di iscrizioni a un qualche club, abbonamenti, esami di abilitazione. Gesù ci ha salvati gratis. Senza pretendere nulla in cambio.
Questo dono gratuito e universale, fa sì che gli uomini -ogni uomo- valga moltissimo. Che tu sia ricco o povero, bello o brutto, intelligente o no, ben istruito o semianalfabeta, la tua anima e la sua salvezza valgono il sangue di Cristo.
puoi davvero desiderare di più?
Lavorare per la propria salvezza
Appurato l’immenso valore che la nostra anima ha, agli occhi di Dio, si pone un’altra questione, altrettanto importante.
Gesù è morto per salvarci e dunque questa è una possibilità concreta per tutti… ma. C’è un ma. La salvezza va conquistata. E come? In due semplici mosse, le stesse che spiega San Paolo: con la fede e le opere.
Come dice giustamente Fabrizia, questo ci riporta immediatamente a quanto disse lo stesso Gesù:
“Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano.
Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.” (Mt 6, 19-21).
E dunque sta a noi, lavorare per la nostra salvezza.
