La Messa in Tv

Vai al blog

I miei articoli:

La validità della Messa in Televisione

Caro Padre, la Messa in televisione è valida per il fedele che assiste?

Un proverbio abbastanza diffuso recita: «Lontano dagli occhi, lontano dal cuore», come a dire che quanto non abbiamo sottomano, sott’occhio, prima o poi ce lo scordiamo. 
E qui l’etimologia di scordare (la “s” posta prima del “cordare”) ci dà un grande aiuto nel capire che si tratta di un allontanamento da quanto ha a che fare con le “corde del cuore”, organo, per definizione, dell’amore umano.

L’esperienza (mia, ma credo anche vostra), invece, ad un attento e obiettivo esame, dimostra l’esatto contrario.

Noi tendiamo a dimenticare tutto quanto non è vicino al nostro cuore, tutto ciò che, per l’appunto, non “ci sta a cuore”. E quindi il proverbio corretto dovrebbe essere «Lontano dagli occhi, perché lontano dal cuore».

La distanza nei rapporti

Ci sono amicizie che durano una vita pur trovandosi ai lati opposti del globo: queste palesano tutto il calore della loro essenza nel momento in cui, coloro che ne sono coinvolti, hanno la possibilità di incontrarsi e abbracciarsi… anche a distanza di anni.

Allo stesso modo, si possono issare cortine di ghiaccio tra persone che condividono la stessa quotidianità se non ci stanno a cuore, se – per usare l’immagine prima accennata – non sono “accordate” al nostro cuore.

Ma cosa c’entra questo con la domanda posta?

Ebbene: nessuno, a meno che sia impossibilitato fisicamente, si pone il problema di partecipare ad una santa Messa tramite canali telematici. In particolare la Messa in televisione.

Perché la messa in televisione non sostituisce quella reale

Chi Dio ce l’ha a cuore, fa di tutto per partecipare alla Messa in presenza, corre in Chiesa, perché vuole essere “cuore a cuore” con il proprio Amato.

Certo è che, l’invenzione della Santa Messa televisiva è stata una cosa straordinaria!

Pensiamo a quanti anziani e malati hanno grande consolazione, perché non possono lasciare il proprio letto di dolore? O magari o non hanno un’anima generosa disposta ad accompagnarli in Chiesa.

Qui non mi dilungo nel far notare quale grande forma di carità possa essere il rendersi disponibili verso qualcuno che, impossibilitato, gradirebbe essere accompagnato, ma ne parleremo.

Il Verbo si fece carne

Il centro del Cristianesimo, non lo dimentichiamo mai, è in quelle parole del Vangelo di san Giovanni: 

«Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv, 1,14).

L’incarnazione è la dimostrazione del desiderio di Dio di unirsi alle sue creature, di farsi vicino, prossimo.

In quest’ottica si deve comprendere come la partecipazione alla Messa in televisione non abbia nessun termine di paragone con la celebrazione in presenza.
È come – proviamo ad immaginare – il fare continue videochiamate a chi si potrebbe incontrare ed è a pochi minuti da casa nostra: il non togliere le pantofole e l’andare a trovarlo, tutto sommato, è dimostrazione di disinteresse.

Senza, poi, aggiungere che, per chi è in grazia di Dio, la Messa in televisione non permette di fare la comunione, di nutrirsi del Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo. Si fa, infatti, solo la comunione spirituale che è ben altra cosa di quella sacramentale.

Non si ha l’obbligo di fare la comunione. Tuttavia, si è tenuti (questo il III comandamento) a partecipare alla Messa, ad essere presenti al Calvario incruento che si ripete tutte le volte che un sacerdote celebra l’eucaristia.

Altri vantaggi della Messa in presenza verso la Messa in televisione

La partecipazione in presenza, inoltre, coinvolge tutto il corpo nella celebrazione, grazie ai vari momenti dello stare in piedi, in ginocchio o seduti. È un modo di “rispondere” a quanto avviene sull’Altare, oltre al coinvolgimento con le proprie risposte orali e ai momenti di silenzio (che sono un tempo liturgico).

Il Signore si rende presente nella celebrazione della Messa confermando quanto Lui stesso ha promesso: «dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,20). Altro che solitudine da schermo vissuta dal divano di casa propria!

Ferma restando la lodevole opportunità offerta a quanti non possono uscire di casa per motivi reali e gravi, tutti quanti gli altri, si ponganoquesta domanda: “quanto mi sta a cuore il Cristo?”.

E la risposta darà anche indicazioni in merito alla partecipazione in tv, fermo restando il fatto che la Santa Messa seguita in tv non soddisfa il precetto festivo.

Messa in televisione
il Blog di Anna Porchetti, rigorosamente vista mare!