Le anime del purgatorio

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LA DEVOZIONE ALLE ANIME DEL PURGATORIO

Caro Padre, ho sentito, alcune volte, degli amici parlare delladevozione alle anime del Purgatorio? Ma è accettata dalla Chiesa? E a cosa serve?

«Non ho mai chiesto grazie alle anime del Purgatorio senza essere stata esaudita. Anzi, quelle che non ho potuto ottenere dagli spiriti celesti le ho ottenute per intercessione delle anime del Purgatorio».

Basterebbero queste le parole di santa Teresa d’Avila per rispondere alla domanda. Ma è necessario aggiungere altro.

Partiamo col dirci che ci sono passaggi del Vangelo che salteremmo volentieri a piè pari. Perché, nonostante l’infinita Misericordia divina, suscitano una certa preoccupazione. 

Al riguardo, mi viene in mente, il «siate voi perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48) 

«non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto» (Mt 5,18). 

Un mix di preoccupazione e inquietudine perché siamo chiamati ad essere perfetti come è perfetto Dio nonostante si faccia quotidianamente esperienza dell’essere abbozzati. O, peggio ancora, improvvisati barcamenandoci nel cammino verso il Cielo.

Il Paradiso, si sa, è luogo di perfezione.  Non stupisce che anche i più grandi santi, prima di esserne ammessi, abbiano trascorso un periodo di tempo in quel luogo di purificazione predisposto dalla provvidente misericordia divina e poco conosciuto quale è il Purgatorio.


Cos’è il purgatorio?

Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (1031) leggiamo: «La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze e di Trento. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore: “Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c’è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatticolui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro” (San Gregorio Magno)».

Se andassimo a scavare nel solco della millenaria tradizione della Chiesa, troveremmo migliaia di esempi di devozione alle anime del purgatorio.

Ne parlano S. Gertrude, S. Caterina da Genova, S.Roberto Bellarmino, S. Nicola da Tolentino, S. Caterina da Bologna, S. Teresa d’Avila, S. Leonardo da Porto Maurizio, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, S. Margherita Maria Alacoque, S.Giovanni Maria Vianney, S. Giovanni Bosco, S. Gemma Galgani, S. Faustina Kowalska, S. Pio da Pietrelcina, i beati Katharina Emmerick, Francesco Faà di Bruno, Giacomo Alberione… e l’elenco è solo all’inizio.

Uno scambio di favori per la comune salvezza

È qui, però, necessario rammentare come queste anime – imperfette ma salve sebbene in attesa di essere ammesse al Paradiso – aspettino da noi un aiuto spirituale.

È questo il senso, ad esempio, del far celebrare Sante Messe per le anime dei nostri defunti: aiutarle a liberarsi dal fuoco purificatore il prima possibile. 

Si sappia, però, che oltre alle Messe si possono anche fare opere di carità, come ci è insegnato nel secondo Libro dei Maccabei (12,42-46) in cui è riportato un famoso esempio di preghiera e di offerta elargita per intercedere a favore dei defunti.

Aggiungiamo, poi, che il suggestivo mistero della Comunione dei Santi (per me tra i più belli tra i dogmi di fede) porta con sé anche un’altra consolante verità.

Infatti, le anime purganti sono sì in attesa del nostro aiuto, ma allo stesso tempo, possono aiutare noi con la loro preghiera. Sono un aiuto straordinario per il quotidiano di ognuno di noi.

Tra i modi per aiutare le anime del Purgatorio ve n’è uno, storicamente molto antico. Si tratta di un’antica pratica diffusa nei conventi francescani dove, all’ingresso della cappella di ogni comunità, vi era appeso un tabellone con novanta numeri.

Ognuno di essi corrisponde ad una categoria precisa di persona: l’estrazione di un numero rimanda ad una particolare categoria di anime per la quale poter pregare.

Nell’epoca di internet, un mio conoscente, ha trasportato la devozione su di un’applicazione (gratis, non perché non vale nulla, ma al contrario, perché non ha prezzo) per telefoni: l’applicazione si chiama “il legame” ed è un ottimo metodo per aiutarci a pregare quotidianamente per questi nostri fratelli in attesa di liberazione dal Purgatorio.

La prova dell’azione delle anime del purgatorio

Ultima curiosità: per chi non credesse nella presenza e nell’azione delle anime sante del Purgatorio, invito a visitare la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Prati a Roma (anche conosciuta come Sacro Cuore del Suffragio o Chiesa delle anime del Purgatorio).

Tramite una porta che dà sulla sesta campata della navata di destra, si accede al “Museo delle anime del Purgatorio” che raccoglie testimonianze della presenza e dell’azione delle anime del Purgatorio. Una chiesa neogotica letteralmente incastonata tra i palazzi del Lungotevere Prati: si rischia di passarci davanti senza vederla. Non penso si possa restare indifferenti davanti a tutto ciò.

E, se non bastasse, iniziate a pregare per le Anime del Purgatorio, e poi mi direte… se non sono seconde a nessuno è proprio per la generosità del loro intercedere per noi che siamo ancora in cammino verso la Patria.

So per certo che molti fanno fatica a capire il mistero legato all’espiazione del Purgatorio e penso che, al riguardo, possano aiutare queste parole che il Signore rivolse a santa Faustina dopo aver visitato il Purgatorio: 

«La Mia Misericordia non vuole questo, ma lo esige la giustizia». E la giustizia può essere placata anche attingendo al tesoro delle indulgenze a favore delle anime purganti: e sono tantissimi i modi per lucrare un’indulgenza come si può leggere nel Manuale delle Indulgenze.


anime del purgatorio
il Blog di Anna Porchetti, rigorosamente vista mare!