San Francesco di Sales: Il Santo della Dolcezza (e della Pazienza con Tutti)
Se c’è un santo che probabilmente sorriderebbe benevolo anche di fronte a un articolo umoristico su di lui, quello è San Francesco di Sales.
Nato nel 1567 in Savoia, è diventato famoso per la sua dolcezza, la sua incredibile pazienza e il suo modo straordinariamente umano di far capire a tutti che essere santi non vuol dire essere perfetti, ma cercare di amare Dio e il prossimo senza perdere il sorriso.
Un uomo santo… ma con stile
Francesco era destinato alla carriera legale (suo padre voleva un avvocato in famiglia), ma lui preferiva occuparsi di un altro tipo di “cause perse”: le anime. Diventò sacerdote e poi vescovo di Ginevra, una città dove la maggior parte delle persone era passata al protestantesimo.
Insomma, il suo lavoro non era esattamente una passeggiata nel parco. Eppure, Francesco aveva una strategia unica: non alzava la voce, non si arrabbiava mai e, soprattutto, non insultava nessuno.
A differenza di altri “duri” dell’epoca, lui sapeva che le persone si convincono meglio con un pizzico di dolcezza che con un pugno di ferro.
San Francesco di Sales è il santo delle lettere (e della scrittura creativa)
Non c’erano social media all’epoca, ma Francesco fu un precursore della comunicazione a distanza. Quando la gente non voleva ascoltarlo dal vivo, si mise a scrivere trattati e lettere per spiegare la fede cattolica in modo semplice e affascinante. È così che ha inventato il “marketing spirituale”: lasciava bigliettini sotto le porte dei protestanti!
Pensateci, è il santo patrono dei giornalisti per un motivo: con la penna riusciva a far più conversioni di quanti riuscissero a fare i teologi con i sermoni.
Pazienza da record
Si dice che avesse la pazienza di un monaco zen (anche se il monachesimo zen non era ancora di moda in Europa). Una volta, un uomo particolarmente nervoso lo insultò in pubblico. La risposta di Francesco? Un sorriso.
E quando gli chiesero perché non avesse risposto a tono, disse: “La nostra lingua è l’unico strumento che diventa più tagliente con l’uso. Meglio tenerla sotto controllo.” Se questo non è zen ante litteram, cosa lo è?
Il suo messaggio: la santità è per tutti
San Francesco di Sales è famoso per aver detto: “Sii quello che sei e sii ben fatto.” In pratica, un invito a smetterla di tentare di essere qualcun altro e concentrarsi invece sul miglioramento di sé stessi, sempre con amore e gentilezza.
Ha scritto un libro, Filotea – Introduzione alla vita devota, in cui ha spiegato che non serve diventare eremiti per essere santi. La santità è possibile anche per un panettiere, un sarto o, perché no, un giornalista. Basta fare tutto con amore (e magari con un po’ di pazienza, come insegnava lui).
San Francesco di Sales è il santo che ci serve oggi
In un mondo in cui urlare sembra la norma, San Francesco di Sales è il promemoria che si può ottenere molto di più con un po’ di dolcezza e umorismo. Se mai vi trovaste a scrivere un post su di lui, ricordate: l’ironia e il sorriso sono armi potentissime, e probabilmente lui stesso approverebbe. Del resto, è il santo patrono dei comunicatori, e chi meglio di lui sa che anche un messaggio serio può essere trasmesso con leggerezza?
Quindi, quando la vita diventa stressante, ricordatevi il motto di Francesco: calma, dolcezza… e magari un bigliettino gentile sotto la porta.
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