Martiri di oggi

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Martiri di oggi, come nella Bibbia

Chissà perché, quando si parla di martiri, il pensiero va a luoghi o epoche lontane, eppure, esistono martiri di oggi. Persino nel passato recente e nel tollerante e moderno occidente ci sono martiri cristiani. Oggi vorrei parlare di una donna straordinaria: Maria Teresa Ferragud Roig.

Ve la ricordate quella madre di sette figli, martirizzata con loro, nel libro dei Maccabei? Li conforta perché affrontino la morte senza paura, confidando in Dio.

«Non temere questo carnefice (…) accetta la morte perché io possa riaverti insieme con i tuoi fratelli il giorno nel giorno della misericordia» (Mac 7,29). 

il racconto biblico può sembrare un grandioso esempio di fede, lontanissimo dalla nostra realtà, ma così non è. Vorrei raccontare la storia di Maria Teresa e delle sue quattro figlie, martirizzare nel 1936, in quella Spagna che, oltre a essere dietro l’angolo, ha avuto anche una storia religiosa di grande valore.

Maria Teresa Ferragud Roig: una madre “tutta d’un pezzo” e le sue figlie martiri di oggi

Ci sono storie che parlano di fede, amore e coraggio, e poi c’è quella di Maria Teresa Ferragud Roig, che sembra racchiuderle tutte in una sola vita.
Nata ad Algemesí, in provincia di Valencia, il 14 gennaio 1853, Maria Teresa non ha mai fatto le cose a metà. Fin da giovane, nelle fila dell’Azione Cattolica, viveva una spiritualità robusta e concreta: messa e comunione quotidiana, adorazione eucaristica, devozione mariana, e, soprattutto, una carità che non conosceva sosta.

Non era una donna da pie illusioni: per lei fede significava azione. Non a caso, la ritroviamo come presidente della conferenza di San Vincenzo, instancabile nel dare una mano ai più bisognosi.

Quando decise di sposarsi, sapeva esattamente cosa cercava: un uomo che condividesse la sua visione di vita. E lo trovò in Vincenzo Silverio Masiá, un uomo altrettanto devoto e generoso.

Una coppia così non poteva che formare una famiglia straordinaria: ben nove figli, cresciuti con amore, preghiera e uno stile di vita semplice e solidale. La gente del paese li chiamava “la famiglia tutta santa” – e non per modo di dire.

La persecuzione

Tra quei figli, sei risposero alla vocazione religiosa: due cappuccini e quattro suore di vita contemplativa. Di queste ultime, tre – Vincenza, Gioacchina e Francesca – diventarono cappuccine nel monastero di Agullent, mentre Raimonda scelse di essere agostiniana scalza.
Nel 1936, con lo scoppio della guerra civile spagnola, i loro conventi furono chiusi e si rifugiarono tutte nella casa paterna.

Per Maria Teresa, ormai 83enne, fu un dono inaspettato: riavere accanto le sue “bambine” era una gioia, anche se loro continuarono a vivere in silenzio e raccoglimento, come se fossero ancora in clausura.

Il pomeriggio del 19 ottobre, però, la loro serenità venne spezzata: miliziani entrarono in casa e arrestarono le quattro suore. Maria Teresa avrebbe potuto salvarsi. La sua età avanzata le garantiva una certa protezione.

Ma non ci pensò nemmeno per un istante: una madre non abbandona mai i propri figli, nemmeno di fronte alla morte.

Per sei giorni rimasero in cella, aspettando la sentenza. Il 25 ottobre, festa di Cristo Re, arrivò la loro ora.
Sul luogo dell’esecuzione, Maria Teresa chiese solo una cosa: di essere uccisa per ultima. “Coraggio, figlie,” diceva alle sue ragazze, “è questione di un attimo, mentre l’eternità durerà per sempre.” Una ad una, le vide cadere, con il nome di Cristo Re sulle labbra, mentre lei continuava a incoraggiarle.

Così caddero tutte, martiri di oggi: Maria Jesus (Maria Vincenta Masià Ferragud), nata il 12 gennaio 1882, Maria Veronica (Maria Joaquina Masià Ferragud), nata il 15 giugno 1884, Maria Felicidad Masià Ferragud, nata il 29 agosto 1890, e Josefa della Purificazione (Josefa Ramona Masià Ferragud), nata il 10 giugno 1897, che al momento della morte aveva appena completato 39 anni.

Martiri di oggi: storie universali

Quando arrivò il suo turno, rispose con fermezza ai miliziani che la provocavano: “Finora ho seguito Cristo e lo farò fino alla fine. Dove sono andate le mie figlie, andrò anch’io.” Anche loro, malgrado tutto, dovettero riconoscere la grandezza di quella donna, tanto che, dopo averla uccisa, uno di loro ammise: “Questa donna era davvero una santa.”

Le loro vite furono spezzate, ma il loro esempio rimase vivo. Giovanni Paolo II, che ammirava profondamente Maria Teresa e le sue figlie, le beatificò nel 2001, riconoscendo in loro una testimonianza luminosa di fede e amore fino alla fine.

Una storia straordinaria, quella di Maria Teresa e della sua “famiglia tutta santa”, che ci ricorda che il coraggio e la fede non sono mai gesti isolati, ma scelte quotidiane che possono ispirare anche chi le incontra a distanza di decenni.

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