Il Battesimo di Gesù nel Giordano: Quando Anche Dio Fece il Primo Tuffo
C’è qualcosa di straordinariamente affascinante e (possiamo dirlo?) anche un po’ curioso nel Battesimo di Gesù nel Giordano. Non perché ci fosse qualcosa da lavare via – dopotutto, parliamo del Figlio di Dio – ma perché questo momento è un mette insieme spiritualità e vita quotidiana.
Dunque, prendiamoci un momento per guardare a questo evento dall’esterno.
In Fila al Giordano per il battesimo, Come tutti gli altri
Immagina la scena: un giorno imprecisato dell’anno 30 d.C. Gesù è già in mezzo a noi, ma nessuno lo sa ancora.
È un giorno come tanti, presso il fiume Giordano. L’acqua scorre, Giovanni Battista, in divisa d’ordinanza da eremita (cintura di pelle, tunica di peli di cammello, dieta a base di cavallette), battezza a ritmo serrato.
Arrivano i pentiti, la gente comune, i pubblicani, anche persone poco raccomandabili, per gli standard puristi dei farisei e dei rotori della legge.
Qualcuno magari era solo lì per caso o per passaparola. Questa del battesimo era proprio una novità, normale che attirasse anche tanti curiosi. Nella folla, spunta Gesù.
Giovanni probabilmente avrà avuto un piccolo sobbalzo: “Aspetta, TU vuoi essere battezzato? Non dovrebbe essere il contrario?”.
Ma Gesù, con quel suo stile calmo e disarmante, gli avrà risposto qualcosa tipo: “Tranquillo, Giovanni, facciamo le cose per bene. È giusto così.”
Ed eccolo lì, il Figlio di Dio, in fila come tutti gli altri, senza chiedere trattamenti speciali. Nessun “Salto della Fila” nessuna tribuna VIP, nessun favoritismo, anche se Lui è il figlio del Grande Capo. Solo umiltà pura.
Un Battesimo con Effetti Speciali
Quando arriva il turno di Gesù, succede il momento clou. Giovanni lo immerge nell’acqua e… BOOM! Il cielo si apre, lo Spirito Santo scende sotto forma di colomba e una voce (che immaginiamo solenne ma amorevole) risuona: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.”
Insomma, il Battesimo di Gesù svela immediatamente la natura straordinaria di quell’uomo, che è ancora un perfetto sconosciuto ai più, ma è destinato a diventare l’uomo più famoso al mondo. Una vera celebrity!
Ora, proviamo a metterci nei panni degli altri presenti. Probabilmente qualcuno, con l’acqua ancora gocciolante dalla testa, avrà sussurrato: “Ehm… hai visto anche tu il cielo che si apre o sto avendo un colpo di sole?”.
E la colomba? Per un istante, Giovanni avrà probabilmente pensato: “Ma perché le mie sessioni di battesimo non includono mai questi effetti speciali? Devo alzare il livello della produzione!”
Il Messaggio del Tuffo nel Giordano
Certo, il battesimo di Gesù non era un semplice gesto simbolico. Era un momento che sanciva l’inizio della sua missione, un segnale forte per l’umanità.
Con questo gesto, Gesù ci ha insegnato che nessuno è “troppo grande” per fare il primo passo.
Non ha detto: “Io sono già perfetto, non mi serve questo rito”. Anzi, si è messo accanto a noi, condividendo l’esperienza umana al 100%.
E Noi, Cosa Impariamo?
Beh, se Gesù non ha avuto esitazioni a farsi battezzare, con tutto l’amore e l’umiltà che lo contraddistinguevano, forse possiamo prendere ispirazione.
Possiamo ricordare di vivere ispirandoci alla sua umiltà.
E la prossima volta che vediamo qualcuno fare un tuffo nel fiume (o nella piscina del villaggio vacanze), pensiamoci: quel primo “bagno rituale” di Gesù nel Giordano non è stato solo un atto di fede, ma anche una celebrazione di umiltà e di solidarietà con il mondo intero.
In fondo, se il Figlio di Dio ha scelto di fare fila per il battesimo, possiamo anche noi affrontare le nostre file… magari senza lamentarci troppo.
Il battesimo di Gesù nella liturgia
Esiste una festa dedicata al battesimo di Gesù nei riti di quasi tutte le Chiese.
Nel rito romano, la festa del Battesimo del Signore ricorre nella domenica dopo l’Epifania e conclude il Tempo di Natale.
Il giorno successivo inizia il Tempo ordinario. Nelle Chiese cristiane in cui l’Epifania cade il 6 gennaio, la festa del Battesimo cade nella domenica compresa tra il 7 e il 13 gennaio.
In quelle Chiese in cui l’Epifania non è festa di precetto, il Battesimo di Gesù si celebra il lunedì seguente 8 o 9 gennaio.
Nel Messale del 1962, si prevede la “Commemorazione del Battesimo del Signore” come festa da celebrare il 13 gennaio; quando però questo giorno cade di domenica, prevale la festa della Sacra Famiglia, che ricorre nella domenica dopo l’Epifania.
Più anticamente, nel calendario tradizionale tale Commemorazione non esisteva, ma si leggeva il Vangelo del Battesimo del Signore nel giorno dell’Ottava dell’Epifania.
Nelle Chiese che seguono il nuovo calendario ortodosso, battesimo del Signore viene celebrato il 6 gennaio. Le Chiese che seguono il calendario giuliano, invece, celebrano la stessa festa il 19 gennaio.
Nelle Chiese protestanti dove esiste questa festa, essa generalmente cade la domenica che segue l’Epifania.
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