Nasceva oggi San Josemaría Escrivá (1902-1975), sacerdote spagnolo e fondatore dell’Opus Dei, una delle figure più innovative della Chiesa cattolica del XX secolo.
La sua intuizione centrale? Che la santità non è riservata solo a monaci, sacerdoti o suore, ma può (e deve) essere vissuta da chiunque, nella vita quotidiana, attraverso il lavoro e le attività ordinarie.
La Visione dell’Opus Dei
Fondato nel 1928, l’Opus Dei (che in latino significa “Opera di Dio”) è un prelatura personale della Chiesa cattolica.
Il suo obiettivo principale è aiutare le persone a vivere una fede autentica nel contesto delle loro vite di tutti i giorni.
Per Escrivá, il lavoro umano non era solo un dovere o un mezzo per guadagnarsi da vivere, ma una strada per raggiungere Dio.
Questa prospettiva ribaltava l’idea tradizionale di santità, spesso associata alla fuga dal mondo.
Escrivá predicava che la vita laica, con le sue gioie e difficoltà, fosse una palestra spirituale. Che tu fossi un operaio, un avvocato, un insegnante o un genitore, ogni piccolo gesto quotidiano poteva diventare un’offerta a Dio.
Le Novità Introdotte dall’Opus Dei
1. Centralità del Lavoro: L’Opus Dei ha sottolineato per la prima volta che il lavoro professionale non è solo un’attività “neutra”, ma può essere santificato se fatto con amore, dedizione e onestà.
2. Universalità della Santità: Escrivá ha promosso l’idea che tutti, non solo i consacrati, sono chiamati alla santità. Questo messaggio di “democratizzazione della santità” era rivoluzionario.
3. Laici come Protagonisti: A differenza di altri movimenti religiosi del tempo, l’Opus Dei ha sempre dato un ruolo centrale ai laici, considerandoli protagonisti nella missione di diffondere il messaggio cristiano nel mondo.
4. Formazione Spirituale Personalizzata: Attraverso ritiri, incontri e direzione spirituale, l’Opus Dei offre strumenti pratici per integrare fede e vita quotidiana.
Una Spiritualità Contemporanea
La forza dell’Opus Dei sta nella sua capacità di parlare alla modernità. Escrivá è stato un innovatore che ha reso la fede accessibile a chi non si sente chiamato alla vita consacrata, ma desidera vivere una vita cristiana autentica nel mondo.
Il suo messaggio, pur suscitando critiche e incomprensioni, rimane un invito universale: trovare Dio non in luoghi lontani o straordinari, ma nel cuore delle nostre giornate. Per Escrivá, “Dio ti aspetta nel lavoro, nella famiglia e nelle piccole cose”. Un pensiero semplice, ma capace di trasformare una vita.
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