La Vergine Maria

Vai al blog

I miei articoli:

I NOMI CON CUI SI VENERA LA VERGINE MARIA

Caro Padre, la fede cattolica dice che la Madonna è una sola, eppure i nomi con cui la Vergine Maria è conosciuta sono tantissimi: perché? E sono tutti veri? E quanti sono?

Il numero dei titoli mariani… e chi può saperlo? Magari esiste un elenco ufficiale ma, sono sincero, io non lo conosco. Una cosa però la so: questa curiosità conferma uno dei detti teologici più diffusi in relazione alla Vergine Maria: «de Maria numquam satis, de Maria iam satis».

Esso ci ricorda come della Vergine Maria, allo stesso tempo, pur sembrando aver detto tanto, siamo sempre nella situazione di chi non sa quasi nulla.

Le litanie lauretane

Certamente, i titoli ufficiali rivolti alla Vergine Maria sono raccolti nelle famose litanie lauretane. Chi è abituato a recitare il Santo Rosario giornalmente, le conosce benissimo. Sono i nomi con cui si chiede alla Vergine Santa di pregare per noi, ripetendolo, al fine del S. Rosario, per più di 50 volte.

Alcuni di questi titoli sono abbastanza recenti: Madre della Chiesa è stato introdotto dal santo Papa Paolo VI. Regina della Famiglia arriva da san Giovanni Paolo II. Papa Francesco ha introdotto Madre della Misericordia, Madre della Speranza e Sollievo dei Migranti.

Pochi sanno, invece, che esistono anche altre litanie che la Chiesa recita al termine del Rosario della Beata Vergine Maria. Sono famose le litanie a San Giuseppe (che si possono recitare il mercoledì) e quelle al Sacro Cuore (che hanno nel venerdì la loro giornata di riferimento).

Tornando al discorso relativo alla Madonna, desidero però chiarire che questo appellativo, in se stesso, non è liturgico: e con questo non sto dicendo che non si debba usare, dato che è dimostrazione dell’alta dignità che il santo popolo di Dio riconosce alla Vergine Maria.

La Vergine Maria, ovvero Nostra Signora

Il termine Madonna, infatti, viene dalla contrazione del termine latino mea Domina, che sta per “mia signora” o “mia padrona”. Parola che porta in se un sapore medioevale, in cui era ben chiaro e diffuso il rispetto al mondo femminile smarrito ai giorni nostri.

Al riguardo mi viene in mente quanto mi raccontò, qualche anno fa, un mio fraterno amico sacerdote: in aereo, si scandalizzò, perché una gentile assistente di volo, rivolgendosi alla suora seduta accanto a lui, le rivolse la parola chiamandola “signora”.

Questo indisposte il mio confratello che condivise alla religiosa il suo disappunto. Ma l’anziana suora, che sapeva il fatto suo, fece notare al giovane sacerdote che quel titolo era per lei un complimento, proprio perché lo stesso usato per rivolgersi alla Madre di Dio.

Mi viene in mente come a Fatima, la Vergine Maria, sia da tutti venerata come “nostra Signora” (e poi si aggiunge) di Fatima. Un titolo, quindi, a cui si aggiunge il nome del posto. Questo non serve solo a ricordare dove è apparsa, quanto, piuttosto, che Lei è anche la Signora-Padrona del luogo di cui prende il nome.

Ecco, allora, che grazie alle migliaia di apparizioni sparse per il pianeta, noi abbiamo un’infinità di titoli con cui la Vergine Maria è pregata. Essi sono manifestazione di un affetto senza pari che sembra aver generato una competizione in cui tutti sono vittoriosi.

La Madre celeste

Come sopra detto, non so quanti siano i titoli della Madonna, ma so che tra tutti, Lei è e rimane la Mamma di Gesù e di ognuno di noi.

E mi impressiona anche un altro aspetto che pur sembrando una mera curiosità, dice, invece, dell’importanza del poterci a Lei rivolgere.

Mentre i cristiani trovano nuovi e sempre originali titoli da dedicare alla Santa Madre di Dio, i demoni – come manifestano durante gli esorcismi – non possono mai nominarla. Quasi che, per la loro immane impurità, neanche ne possono sfiorare il nome. E dire che noi, invece, che siamo invitati da Lei a dire il rosario ogni giorno, ci facciamo problemi nel farlo con regolarità…

Seguimi sul Blog: www.annaporchetti.it

il mio libro si trova qui: https://amzn.to/3VqM5nu

per ricevere gli aggiornamenti su blog e podcast, iscriviti al canale Telegram: https://t.me/annaporchetti