Adorazione eucaristica

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I miei articoli:

Adorazione eucaristica: riflessione di Fabrizia Perrachon


C’è un asso nella manica, un jolly imbattibile che tutti i fedeli possono “giocare” nel proprio cammino di vita: parliamo di Adorazione Eucaristica. La potenza di inginocchiarsi in preghiera davanti al Santissimo Sacramento è seconda solo alla partecipazione alla Santa Messa.

Lì, quanto è esposto, Gesù è vivo e presente, pronto ad ascoltare, consolare ed elargire Grazie e piene mani. Questo atto d’amore e di fede del valore immenso è reciproco. Sarebbe riduttivo pensarlo solo dal nostro punto di vista.

Stando davanti a noi, infatti, il Signore si dona in maniera sublime, silenziosa ma universale, appunto come amore totale nei nostri confronti e credendo in noi, povere creature limitate e fallibili.
Lo stesso facciamo – o, almeno, tentiamo di fare – noi nei Suoi confronti.

L’ineguagliabile tesoro dell’Adorazione eucaristica

Forse per qualcuno e in certi momenti di particolare difficoltà può sembrare “strano” che nella Particola ci sia realmente l’Onnipotente. Tuttavia, se si persevera nello scoprire questo tesoro ineguagliabile, la vita davvero cambia “da zero a cento”!


L’Adorazione Eucaristica è il “segreto” del progresso spirituale per ogni uomo e per ogni donna e molti santi lo hanno non solo scoperto ma praticato e consigliato.

Pensiamo, solo a titolo di esempio, a ciò che disse Santa Teresina del Bambin Gesù: “Se la gente conoscesse il valore dell’Eucarestia, l’accesso alle chiese dovrebbe essere regolato dalla forza pubblica”.

Oppure a Sant’Alfonso Maria de Liguori, che affermò: “Se gli uomini ricorressero sempre al Santissimo Sacramento per trovare rimedio ai loro mali, certamente non sarebbero così infelici come sono!”.

E ancora a ciò che scrisse Santa Faustina Kowalska: “Ero inginocchiata davanti a Gesù esposto nell’Ostensorio per l’adorazione. Improvvisamente scorsi il Suo volto vivo e luminoso. Egli mi disse: «Quello stesso che vedi qui davanti a te, è presente alle anime per mezzo della fede. Per quanto, nell’Ostia, io sembri senza vita, in realtà mi trovo in essa pienamente vivo ma, perché io possa operare dentro ad un’anima, essa deve possedere una fede così viva come Io sono vivo dentro all’Ostia»”.

Innamorarsi del Santissimo Sacramento


I Messaggi della Madonna a Medjugorje (a maggior ragione ora che la Santa Sede ne ha approvato il culto) sono un compendio mirabile che ci aiutano a comprendere il valore dell’Adorazione Eucaristica: “Adorate senza interruzione il Santissimo Sacramento dell’altare.
Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione. In quel momento si ottengono grazie particolari” (15 marzo 1984).

“Oggi v’invito ad innamorarvi del Santissimo Sacramento dell’altare. Adoratelo, figlioli, nelle vostre parrocchie e così sarete uniti con tutto il mondo.
Gesù vi diventerà amico e non parlerete di lui come di qualcuno che appena conoscete. L’unità con Lui sarà per voi gioia e diventerete testimoni dell’amore di Gesù, che ha per ogni creatura. Figlioli quando adorate Gesù siete vicini anche a me” (25 settembre 1995);

“Vi invito a lavorare alla conversione personale. Siete ancora lontani dall’incontro con Dio nel vostro cuore, perciò trascorrete più tempo possibile nella preghiera e nell’adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare, affinché Egli vi cambi e metta nei vostri cuori una fede viva e il desiderio della vita eterna. Tutto passa, figlioli, solo Dio rimane” (25 marzo 2008).

“Figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore perché la preghiera possa riempire la vostra vita e voi, figlioli, ogni giorno sarete soprattutto i testimoni del servizio: a Dio nell’adorazione ed al prossimo nel bisogno” (25 settembre 2015).

Il cammino sicuro dell’Adorazione eucaristica


Ecco dunque che l’Adorazione Eucaristica si configura come un cammino sicuro alla sequela di Gesù, in grado non di evitarci le prove della vita ma di darci fede, forza, coraggio e speranza per affrontarle con uno sguardo diverso.

Siamo certi che Lui è con noi e non ci abbandona mai, anche se non sempre – o non subito – riusciamo a rendercene conto.

Io stessa posso testimoniare, con molta umiltà ed altrettanta gioia, che le Grazie più grandi le ho ricevute in preghiera davanti al Santissimo.

Molte “sante ispirazioni”, come mi piace definire quelle idee che non potrebbero mai venirmi da sola ma che Lui mi suggerisce proprio quando sono ai Suoi piedi.


Il Primo Giovedì del mese è, per eccellenza, il giorno dedicato all’Adorazione Eucaristica, come molto bene ci è stato donato attraverso le rivelazioni alla beata portoghese Maria Alexandrina da Costa. (a questo link tutte le informazioni complete sulla devozione https://www.preghiereperlafamiglia.it/primi-sei-giovedi-del-mese.htm).

La ricorrenza dell’istituzione dell’Eucarestia

Perché proprio il giovedì? Dalla Sacra Scrittura sappiamo essere il giorno in cui Gesù ha istituito il sacramento dell’Eucarestia.

Ha anche lasciato un testamento all’intera umanità le parole delle agli apostoli: “Prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me” (Lc 22,19).
Ancora una volta, l’invito è “provare per credere”: adorare è amare, è sperare, è sentirsi uniti a Gesù, è vivere in pienezza, è gustare già qui in terra un anticipo di Paradiso!
Fabrizia Perrachon

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