La devozione delle Mille Ave Maria
Non ricordo esattamente come/dove/quando ma, parecchi anni fa, ho scoperto (o me l’ha fatta scoprire qualcuno) la devozione delle Mille Ave Maria.
Tranquilli, non sono da recitare tutte insieme, di fila, una dopo l’altra. O meglio, c’è chi lo fa ma noi, che non siamo i primi della classe né gli arrivati della situazione, seguiremo il consiglio fornito e ne reciteremo quaranta nei venticinque giorni che precedono il Santo Natale.
Cosa sono le mille ave Maria
Andiamo con ordine. Che cosa sono esattamente queste Mille Ave Maria? A cosa servono? E chi li ha inventate? Per rispondere a tutte queste domande, andiamo direttamente nell’introduzione della devozione, che recita quanto segue:
“La devozione delle Ave Maria risale a S. Caterina da Bologna. La Santa era solita recitare mille Ave Maria la notte del Natale. Nella notte del 25 dicembre 1445 era assorta nella contemplazione dell’ineffabile mistero e nella sua pia pratica. Quando le apparve la Vergine SS., che le porse il Bambino Gesù, Caterina lo intrattenne fra le sue purissi-me braccia – come lei stessa si esprime – per lo spazio di una quinta parte di un’ora… A ricordo del prodigio, le figlie della Santa nel Monastero del Corpus Domini, ogni anno, nella notte santa, ripetono le mille Ave Maria, devozio¬ne entrata ben presto nella pietà dei fedeli. A rendere più facile il pio esercizio, le mille Ave Maria vengono recitate – quaranta ogni giorno – nei 25 giorni che precedo¬no il Santo Natale, dal 29 novembre al 23 dicembre. Il ripetersi del saluto angelico alla Vergine SS. con la meditazione del mistero riuscirà, per le ani¬me devote, preparazione efficace al Santo Natale”.
Che meraviglia! Santa Caterina da Bologna si che era una tosta!
Recitava ben mille Ave Maria in una sola notte! Altro che noi, che ci lamentiamo per un solo Rosario, chiedendoci – a volte – come può essere che Maria Santissima a Medjugorje l’abbia chiesto intero (ossia quattro corone, duecento Ave Maria) ogni giorno.
Mille Ave Maria equivalgono a venti rosari interi. Non male, eh? Non è roba per mezze cartucce, ovvio. Noi possiamo imitare Santa Caterina e approfittare di questa sua straordinaria abitudine (dal latino abitus, cioè vestito, qualcosa che ci cade a pennello, che ci copre e ci protegge) e prepararci al Santo Natale. Bene. Con calma.
La devozione delle mille ave Maria
Si recita: Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.
Ad imitazione di S. Caterina loderemo la gran Madre di Dio per il suo sacro parto, con queste quaranta salutazioni angeliche per ottenere da lei protezione in vita ed assistenza nella morte, affinché da questa terra di pellegrinaggio possiamo giungere agli eterni luoghi del Paradiso.
PRIMA DECINA
In primo luogo, recitando dieci Ave Maria, ed altrettante benedizioni, considereremo l’ineffabile mistero della Incarnazione del Verbo, e la gran dignità della Vergine nell’essere stata eletta Madre dell’Altissimo. Ave Maria…
Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti scelta come Madre di Dio.
SECONDA DECINA
In secondo luogo, recitando dieci Ave Maria, ed altrettante benedizioni, mediteremo l’umiltà del re del cielo, che elesse una vile abitazione per il suo Natale, e la gioia che ebbe Maria nel vedere l’unigenito del Padre da lei nato nel presepio. Ave Maria…
Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale divenisti Madre del Figliuol di Dio.
TERZA DECINA
In terzo luogo, recitando dieci Ave Maria ed altrettante benedizioni. Attentamente ci ricorderemo della perfetta diligenza di Maria Vergine, quando adempì gli uffici di Marta e di Maddalena, nel contemplare il suo figliuolo Redentore a servizio ed assisterlo ancora tenero bambino. Ave Maria…
Sia benedetto, o Maria, il primo palpito materno che provasti per il Figliuol di Dio.
QUARTA DECINA
In quarto luogo, recitando dieci Ave Maria, ed altrettante benedizioni, considereremo la grande riverenza, con la quale Maria, più al cuore, che al seno, abbracciava, stringeva, baciava e adorava il suo e nostro Dio, fatto uomo per nostro amore. Ave Maria…
Sia benedetto, o Maria, il primo bacio che desti al Figliuol tuo e Figlio di Dio.
L’ULTIMA SERA (23 DICEMBRE)
Sia lode per sempre a Dio, poiché ad imitazione della nostra Santa, abbiamo compiuto questo devoto esercizio.
Preghiamo la Regina degli Angeli che, come frutto particolare, si degni essa, la Madre di Gesù e Madre nostra, di ottenerci, in vita, un vero pentimento dei nostri peccati, e la eterna salvezza dell’anima, alla nostra morte.
PREGHIAMO: O Dio, concedi a noi tuoi fedeli di essere sostenuti dall’intercessione di Santa Caterina, dalle cui virtù noi siamo attratti lieti verso i tuoi misteri.
Per Cristo nostro Signore. Amen”.
Buone mille Ave Maria
Che dire? Possiamo cominciare… Buonepreghiere e devozioni a Maria a tutti!
Articolo scritto da Fabrizia Perrachon
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