La scelta del padrino

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Padre Enzo spiega come scegliere il padrino

Buongiorno Padre, come scegliere il padrino e la madrina per mio figlio, prossimo cresimando?

Una domanda sempre attuale anche se sembra destinata all’inutilità, considerato l’inesorabile diminuzione del tasso di natalità italiano.
Sul venir sempre meno bimbi al mondo si possono individuare tante ragioni di ordine sociale, economico e culturale, ma non si può fare a meno di riscontrare la sfiducia immane nei confronti della vita umana. Che Dio ci aiuti!

Detto ciò, senza uscir fuori traccia, per rispondere alla questio ci viene in aiuto il Codice di Diritto Canonico (CIC è la sigla del testo dalle iniziali in latino Codex Iuris Canonici): complesso di norme che regolano la vita della Chiesa di rito latino(e anche ambrosiano). 

Il Diritto Canonico e il padrino


Il CIC dedica 5 canoni (872-874) per i padrini di battesimo e 2 (892-893) per quelli di cresima. 

In alcuni luoghi ho sentito parlare anche di “padrini di comunione” ma, senza troppi giri di parole, diciamo che trattasi esclusivamente di figure atte a rispondere ad una motivazione di tipo venale: per il regalo! 

E che si scelga un padrino partendo dall’aspetto economico – dal regalo che farà – non sorprende nessuno. Tanto meno può sorprendere il fatto che la scelta cada su criteri di affabilità, simpatia o amicizia che nulla hanno a che fare con il senso vero di questo ruolo.

Io parlerei, usando una parola fuori moda, di “vocazione” all’esser padrini. I padrini hanno il compito di aiutare ad essere vero testimone di Cristo».

Perché parlo di vocazione? Richiede un impegno – e qui siamo al minimo sindacale! – nel pregare per i propri pupilli.

Chi ha tanti “figliocci” (così da alcuni sono chiamati battezzandi e cresimandi di cui si è padrini) sappia che è in grave debito, se non ha mai pregato o lo ha fatto raramente, per i propri. 

Il padrino si fa caricodell’ onere – cosa non facile – di richiamare all’ordine (sempre paternamente e non con stile da gerarca nazista) qualora ci si allontani dalla fede professata.

Andando, invece, a quanto ci dice il Codice, colpisce che la presenza del padrino non è obbligatoria ma indicata «per quanto è possibile». Di certo, qualora scelto, ha compiti precisi in ordine all’accompagnamento.

Da questo deriva che non si possa scegliere qualcuno che non viva la fede in modo coerente, o peggio ancora, con idee e stili di vita che sono in dissonanza con il Credo professato.

Le caratteristiche del prescelto

Il prescelto – che non può essere uno dei genitori – deve avere precise caratteristiche.  Oltre ad essere cattolico, deve aver compiuto 16 anni (le eccezioni spettano al parroco o al vescovo), aver l’intenzione di esercitare l’incarico conferito, aver ricevuto i sacramenti della cresima e dell’Eucaristia, non impedito da qualche pena canonica. 

Inoltre, bisogna sceglierne uno solo (maschio o femmina indifferentemente) ma se sono due non possono essere due uomini o due donne. Interessante che nel caso della cresima si suggerisca di scegliere come padrino lo stesso scelto per il battesimo. Questo ad attestare come ci debba essere una continuità nel cammino di accompagnamento.

È pur vero, comunque, che sono sempre più le diocesi che stanno, di fatto, eliminando la figura dei padrini a causa di tanti abusi. A me, personalmente, di certificati di idoneità falsi, tra le mani, ne sono passati non pochi.

Gente che non aveva compiuto i 16 anni, conviventi, divorziati-risposati, per non parlare poi di associati alla massoneria o con condotte di vita contrarie alla fede cattolica.

Indubbiamente, e questo ce lo dobbiamo dire, mai si potrà trovare il padrino perfetto: siamo tutti in cammino. Ma di certo non si potrà scegliere chi scientemente vive in contrasto con il Credo cattolico. 
Magari non scegliamo “Il padrino” di Francis Ford Coppola che ordina omicidi nel momento stesso della celebrazione del sacramento, ma non bisogna arrivare a capo di una famiglia mafiosa per essere impediti in questo ruolo.

Certo è – e mi taccio – nel guardare quella famosa scena del film chi l’ha girata dimostra di aver capito perfettamente il senso delle promesse battesimali e dell’essere padrino, mostrandone, per contrapposizione, cosa non bisogna essere.

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