Chanel, la storia dietro l’icona

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Chanel

Chanel è un marchio iconico di moda, ormai conosciuto in tutto il mondo. Ma, dietro questo marchio, simbolo di lusso ed eleganza, c’è una persona e una storia singolari.

Gabrielle Chanel nasce in un paesino della Loira, nel 1883. Il padre è un venditore ambulante di scarso talento e peggiore fortuna, che sposa la madre, solo perché è incinta di Gabrielle, la seconda figlia della coppia. La famiglia affronta anni difficili, segnati dalla povertà, dalla malattia della madre e dall’inaffidabilità del padre.

Si potrebbe pensare che, con queste premesse, Gabrielle sia destinata a una vita grama e oscura. Ma la ragazza ha talento, ambizione, spregiudicatezza.

Gabrielle Chanel diventa Coco

Si chiama ancora Gabrielle, la giovinetta che abbandona il convento delle suore in cui si è rifugiata, dopo la morte della madre. Gabrielle vuole cercare la sua strada fuori da quelle mura. Vuole prendersi tutto quello che la vita non le ha dato, anche se non sa ancora come.

Comincia a cantare in un caffè. Lì prende quel soprannome, Coco, che l’accompagnerà per sempre. Glielo affibbiano , traendolo da un verso di una canzone. Ma non è quello l’approdo definitivo. Gabrielle ama la moda e ha un certo stile, che nessuno le ha mai insegnato.

Apre un piccolissimo laboratorio da modista, inizialmente passa inosservata. Eppure, un passo alla volta, il suo talento per l’abbigliamento e l’eleganza, la renderà amata e contesa dalle donne più eleganti di Parigi.

Crea un profumo, che battezzerà Chane n5, che le donne di tutto il mondo ancora considerano un simbolo di seduzione e ragfinatezza.


Una vita infelice

Mentre gli affari procedono a gonfie vele e Coco è una imprenditrice di enorme successo, l’amore rimane un miraggio lontano.

Coco ama ed è amata da molti uomini. Alcuni ricchi e nobili. Tuttavia, con nessuno di loro la relazione supera la prova del tempo. Nessun amante la chiede in moglie.

I suoi amori naufragano e lei continua ad essere signorina, Mademoiselle. Non si sposerà mai, né avrà mai figli.

La sua vita viene raccontata come un romanzo, nel libro che rappresenta il mio consiglio di lettura della settimana.

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