Il mistero di San Prosdocimo

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San Prosdocimo: una vita e un mystery

Avreste mai immaginato che la vita di un santo antico, San Prosdocimo, diventasse una trama mistery? Eppure e’ cosi! Parte della sua vita e’ avvolta dal mistero e dalla leggenda. Secondo alcune fonti, Prosdocimo, greco di nascita, cultura e lingua (oltre che di nome) e’ un cristiano del I secolo d.C.

Giunge a Padova, inviato probabilmente da San Pietro, che lo ha battezzato. Nella citta’ veneta fonda la prima comunita’ cristiana. Siamo ancora nella prima generazione di cristiani. Uomini e donne vissuti nel primo secolo dopo Cristo. Coetanei di Gesu’ o poco piu’ giovani.

San Prosdocimo vescovo

Infatti, la tradizione racconta che San Prosdocimo riceve direttamente da San Pietro la nomina a vescovo di Padova e il compito di diffondere il Vangelo in quella terra. Padova, come gran parte del mondo, a quell’epoca, e’ ancora pagana. San Prosdocimo opera una vasta evangelizzazione.

Non a caso, l’iconografia tradozionale, lo ritrae con in mano l’ampolla battesimale, proprio perche’ autore della diffusione del battesimo. Prosdocimo converte sia la gente comune, che  nobili e magistrati romani. A Padova governa un prefetto, discendente di quel Massimo Vitaliano, inviato come prefetto da Giulio Cesare in persona, piu’ di 50 anni prima. La famiglia Vitaliano consolida il suo potere in citta’, al punto che la magistratura prefettizia viene gestita come un titolo ereditario e passa di padre in figlio.

Nel momento in cui Prosdocimo arriva in citt’ e’ prefetto un Vitaliano. Egli ha un male incurabile. Si rivolge al santo, che lo guarisce. Anche sua moglie si rivolge al santo. La coppia e’ sterile e di eta’ avanzata. Entrambi si convertono. Grazie alla mediazione di Prosdocimo, i due sposi riescono ad avere una figlia: Giustina. E’ qui che il mistero si infittisce.

L’incontro con Santa Giustina

Giustina e’ un personaggio molto noto ai padovani. E’ stata una giovane martire cristiana, probabilmente sotto l’imperatore Massimiano. Appartiene a quella prestigiosa famiglia prefettizia, i Vitaliano. E’ ricca e appartiene a una stirpe illustre. Eppure, questo non basta a risparmarle il martirio, per la sua fede.

La tradizione dice che, dopo il martirio, Prosdocimo stesso raccoglie le spoglie della giovane, della cui nascita si e’ reso intermediario. Desidera darle degna sepoltura, in un cimitero cristiano, della citta’. Su quel sacrario, alcuni secoli dopo, sorgera’ una chiesa che portera’ il suo nome.

La chiesa di Santa Giustina e’ una basilica bellissima, tutt’ora visitata da decine di migliaia di pellegrini ogni anno. Fondata nel VI secolo, ospita anche le reliquie di San Luca Evangelista, quelle di Giustina e dello stesso Prosdocimo, morto, secondo la tradizione a 113 anni.

Il mistero di Giustina

Ed e’ proprio su questi ultimi episodi, che si innesca la trama mystery. L’intreccio delle vite di santa Giustina e San Prosdocimo e’ avvolta dal mistero. Secondo alcune fonti, la giovane e’ stata martirizzata nel 304, il che renderebbe impossibile un suo incontro in vita con San Prosdocimo. Sarebbe cosi’ impossibile sia la sua miracolosa nascita, per opera del santo, sia la sua sepoltura, grazie a lui.

Ma allora, Prosdocimo e Giustina si sono realmente incontrati o no? Impossibile stabilire quale sia la verita’. Le fonti antiche fanno intrecciare le loro vicende e non ci permettono di sbrogliare la matassa.

Che si siano incrociati o no sulla terra, certo e’ che i due santi riposano ora vicini. Li ospita la chiesa di Santa Giustina ed entrambi sono fra i santi protettori piu’ cari ai padovani.

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