Don Pino Puglisi

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La storia di Don Pino Puglisi

Oggi la Chiesa ricorda un santo dei nostri giorni: Don Pino Puglisi. Un sacerdote che ha vissuto la sua missione in un contesto difficile, spendendosi per rappresentare una alternativa al male, al degrado morale, alla criminalità.

Don Pino Puglisi nasce a Palermo il 15 settembre 1937 nel quartiere di Brancaccio, uno dei più difficili e malfamati della città. La sua è una famiglia semplice: il papà è un calzolaio e la mamma una sarta.

In famiglia non mancano però i valori, in primo luogo la fede. Il giovane avverte molto precocemente la vocazione ed entra in seminario a 16 anni. Don Pino prenderà i voti a 22 anni, nel 1960.

Sin dai primi incarichi, Don Pino si trova a contatto con realtà sociali infiltrate dalla mafia. Il sacerdote decide di dedicarsi all’opera di sottrarre i giovani al reclutamento della criminalità organizzata.

Dare un futuro sano ai giovani

Quello che gli sta a cuore, è mostrare ai ragazzi che possono avere un futuro sano, al riparo dalla mafia, dalla sua economia malsana e dai suoi equilibri di potere. Don Pino Puglisi predica il Vangelo, insegna ai ragazzi che l’onestà e il rispetto della legge sono necessari per condurre una vita onorevole.

Fonda il Centro Padre Nostro, dove i ragazzi di Brancaccio possono aggregarsi, giocare, vivere una vita sana, lontane dalle influenze mafiose.

Don Pino Puglisi dà segnali forti: non accetta donazioni da persone con una vita non limpida, rifiuta come padrini di battesimo personaggi compromessi con la mafia e non esita a denunciare la criminalità organizzata, persino durante le omelie.

Nel quartiere, la comunità è unita da forti legami alla mafia, fino a solidarizzare coi criminali, visti come benefattori, rispetto a uno stato assente. Don Pino vuole mostrare che esiste un’alternativa buona, onesta, attenta ai bisogni delle persone, senza il secondo fine di arruolarli nella manovalanza criminale.

L’assassinio di Don Pino Puglisi

Tanti, nel quartiere, gli vogliono bene e gli sono grati, ma questo apostolato gli crea anche molti nemici. In primo luogo, proprio i mafiosi a cui ricorda i loro peccati.
I boss della mafia, a cui Don Pino Puglisi ha pestato i piedi, non esitano a vendicarsi, facendolo uccidere, nel giorno del suo compleanno, il 15 settembre del 1993. Don Pino ha solo cinquantasei anni.

Il suo è un particolare tipo di martirio, ovvero di testimonianza: la predicazione del Vangelo per salvare i giovani dalla minaccia di perdersi. La Chiesa riconosce che l’intera vita di Don Pino Puglisi è stata dedicata al suo ministero e lo beatifica, nel 2013.

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