La pietra scartata

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Il libro della settimana: la pietra scartata

Il modo in cui sono venuta in possesso del libro: la pietra scartata, merita di essere raccontato. Ero in ospedale con mio marito, in una di quelle interminabili attese a cui le malattie ti abituano. Di solito mi porto un libro, un giornale, un quaderno per gli appunti. Di fronte all’inattività, anche quella brevissima, io vado in paranoia.
Questo horror vacui mi rende inquieta. Quel giorno non avevo nulla, ero uscita di casa di fretta e me ne ero accorta solo quando era tardi per rimediare.

Il mio sguardo è caduto su una cesta, in astanteria. Conteneva libri. Libri che altre anime in pena come noi avevano probabilmente lasciato lì, dopo averli letti, per destinarli a un nuovo inizio, con nuovi lettori.
Questa di lasciare i libri a disposizione nei luoghi pubblici la trovo una idea meravigliosa.
Mi sono alzata e sono andata a curiosare.

Ho scartato i soliti romanzi bestseller da cinquecento pagine e rotti. Quelli di autori americani, in grado di confezionare una narrativa che funziona come un congegno perfetto: trama ideale, colpi di scena al posto giusto, linguaggio evocativo.

Sono libri scritti con grande mestiere e forse per questo a me dicono poco. Preferisco testi più imperfetti, nati dal bisogno degli autori di dire qualcosa, più che da quello di intrattenere.

Erano quasi tutti così. C’erano un paio di gialli e anche un libro di narrativa rosa. Niente che avrei letto, nemmeno nell’inquietudine dell’attesa. Finché, dal fondo della cesta, è emerso un piccolo gioiello: La pietra scartata. Un libro che non conoscevo, di un autore che è una garanzia: Don Luigi Maria Epicoco.

La rivincita della pietra scartata

Il titolo del libro, “La pietra scartata”, richiama un versetto del Salmo 118: “La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo”. Questa frase biblica è il filo conduttore del libro e serve come metafora. La pietra scartata viene inizialmente rifiutata. Appare priva di valore, inadatta all’uso per cui la si vorrebbe destinare. Non farà parte del muro in costruzione. Ciò che viene scartato può apparire inutile, ed è qui che il salmo dice qualcosa di straordinario.

Il salmo ribalta la prospettiva: proprio quello che sembrava non valere nulla, che avevano gettato via, invece diventa essenziale nella costruzione. Diventa: “la pietra angolare”, ovvero un elemento essenziale della struttura.
La metafora della pietra scartata la possiamo sintetizzare così: parlami di speranza, senza parlarmi di speranza.

Una fede di scarti preziosi

I cattolici conoscono la metafora della pietra scartata, non attraverso il salmo, ma dalle parole di Gesù, che cita quella frase e ne dà una profonda interpretazione. La riportano tutti e tre i Vangeli canonici: Marco, Matteo, Luca. La citano gli Atti e San Paolo.

Lo stesso Gesù è una pietra scartata dai suoi simili, che lo mandano a morte, ma, nel disegno di Dio, diventa pietra angolare della Nuova Alleanza. E dunque si capovolge l’idea che gli scarti siano irrilevanti, inutili, inadeguati. Dio può farne grandi cose.

I temi del libro

Uno dei temi centrali del libro è la sofferenza. Don Epicoco invita a non interpretarla come una punizione o un peso insopportabile. Invece, può diventare un’occasione di crescita e salvezza.
Se proprio devi soffrire, visto che non puoi evitarlo, rendi la sofferenza feconda!

Il dolore non deve schiacciarci, ma va accettato e compreso in una prospettiva più ampia, quella del disegno di Dio. Epicoco incoraggia a guardare alla sofferenza come a parte di un cammino verso qualcosa di più grande.

Un altro tema importante, riporta al titolo: al concetto della pietra scartata, di rifiuto. Don Luigi invita a riflettere su cosa significhi essere scartati e su come questo possa influenzare il rapporto con sé stessi, con gli altri e con Dio.

Il rifiuto si può vivere come opportunità. Queste esperienze sono occasioni di una nuova comprensione di sé e del proprio valore.

Il libro è diviso in capitoli brevi. Come sempre, Don Epicoco utilizza un linguaggio semplice e diretto, arricchito da esempi tratti dalla vita quotidiana, dalla Bibbia e dalla sua esperienza di sacerdote.

Non c’è spazio per difficili questioni teologiche o dottrine comprensibili a pochi. Vi si ritrova la usuale delicatezza e comprensione del sacerdote, che ha reso i suoi interventi sempre preziosi e apprezzatissimi.

Il libro è particolarmente adatto al contesto attuale, in cui il successo e la performance sono spesso severi criteri sociali, che pesano su chi non riesce a essere conforme a questi standard.

Don Luigi Maria Epicoco parla di un Dio che si fa vicino, che non abbandona mai. Anche quando tutto sembra perduto. Il messaggio cristiano della croce e della resurrezione emerge con forza: c’è sempre la possibilità di una rinascita, di una redenzione.

In conclusione, “La pietra scartata” è un libro che offre speranza e consolazione. È una lettura consigliata non solo per chi vive un momento di difficoltà, ma anche per chi desidera approfondire il proprio cammino di fede e riflettere sul mistero della vita alla luce del Vangelo.

Con uno stile semplice e accessibile, Don Luigi Maria Epicoco riesce a trasmettere messaggi profondi e universali, rendendo questo testo un prezioso strumento di crescita spirituale e personale.

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