Sabato scorso, mentre giravo per un mercatino di libri usati, la mia attenzione è stata catturata da un libro su Madre Teresa di Calcutta. Di lì a pochi giorni, il 5 settembre, si sarebbe celebrata la sua memoria. Siccome non credo molto alle coincidenze, ho dedotto che quel libro fosse capitato sulla mia strada per qualche buon motivo, e l’ho comprato. Assieme a una dozzina di altri. Sono certa che anche, in quei casi, ci saranno ottimi motivi per leggerli. In attesa di capirli, mi sono portata avanti a comprarli.

Quando penso a Madre Teresa, mi vengono in mente ricordi d’infanzia. Andavo alle scuole elementari, la mia maestra era una religiosa e si chiamava Suor Delia. Suor Delia ci parlava molto di Madre Teresa, della sua decisione di lasciare il suo piccolo paese nei Balcani, per andare fino in India, dove la vita umana valeva poco e nessuno di prendeva cura dei malati, dei poveri, dei fragili.

Questa immagine si è scolpita con forza nella mia memoria. Erano gli anni 80 e ottenere informazioni da luoghi e persone lontane era quasi un’impresa. Per quello ho continuato a seguire Madre Teresa, man mano che la fama delle sue opere di misericordia si diffondeva. Col tempo, i mezzi di comunicazione diventavano più pervasivi, più tempestivi. Si parlava sempre di più di lei, delle meraviglie che riusciva a compiere in un paese lontano e poverissimo. Meraviglie che arrivavano dalle sue forze e da quelle delle sorelle di cui si era circondata e dall’aiuto di Dio.

La vita di Madre Teresa

l libro che voglio segnalare oggi, si intitola: la vita di Madre Teresa, ma non ne è l’autobiografia. Come svela il curatore, Gonzales Balado, Madre Teresa non avrebbe mai acconsentito a scrivere di propria iniziativa un’autobiografia. Glielo impediva l’umiltà e anche la grande mole di lavoro che svolgeva quotidianamente. Tuttavia, molte delle sue dichiarazioni e dei suoi discorsi venivano annotati e registrati.

Sono proprio questi materiali che hanno provvidenzialmente fornito il materiale necessario a questo libro. Non ci troviamo di fronte a una autobiografia di tipo classico. Non c’è un ordine cronologico sistematico. Solo nella seconda parte del libro, il curatore annota alcune date e vicende biografiche salienti.

Santa Teresa racconta poco di sé, della sua storia. Alle notizie biografiche si alternano episodi vissuti, riflessioni di tipo spirituale, tante storie di poveri e malati, soccorsi e assistiti nei loro ultimi momenti. Il testo mostra con chiarezza il carattere e la visione della Santa, che dichiara che la sua vera vocazione è nata quando è riuscita a vedere Gesù nei bisognosi.

In fondo, è questa forma di empatia che sta alla base della carità: non amare Dio in astratto, ma vedere Cristo sofferente negli uomini. Madre Teresa di Calcutta è una santa, ma la sua figura è cara a molti laici e non credenti. L’amore che ha ispirato tutta la sua vita, viene percepito trasversalmente alle appartenenze e alle idee personali.

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