Gesù, a distanza di duemila anni, continua a farci riflettere e a interrogarci. Come viveva? Che rapporto aveva con la società del tempo? Come si vestiva? In che modo appariva ai suoi contemporanei? Che aspetto aveva? Tutte queste domande restano aperte.

Non ci sono risposte esplicite e chiare a riguardo. I vangeli, che ne hanno custodito e tramandato la memoria, non si sono preoccupati di registrare alcuni dettagli. La loro priorità è stata dare testimonianza della vita e della predicazione, della morte e della resurrezione di Gesù, non raccontarci come si vestiva o che timbro aveva la sua voce.

I limiti delle fonti evangeliche

Oltre a questo, esistono altre ragioni, che hanno condizionato il modo in cui questi episodi di vita sono stati raccontati. I vangeli sono stati raccolti in un momento successivo, rispetto agli eventi che raccontano. Sono passati alcuni decenni, i ricordi si sono affievoliti, confusi, sono stati in parte messi in dubbio o giudicati poco rilevanti. Alcuni degli evangelisti hanno costruito i loro testi su resoconti ascoltati, e non hanno visto in prima persona quello che Gesù ha detto e ha fatto.

Oltre a tutto questo, è ovvio che i contemporanei di Gesù non hanno annotato quegli aspetti della sua persona o del comportamento, che erano perfettamente in linea con la cultura e con le abitudini del loro tempo.

A noi, che leggiamo il vangelo duemila anni dopo, sfuggono tanti elementi del contesto, che erano invece chiarissimi addirittura ovvi, per i contemporanei di Gesù, e che quindi non hanno menzionato.

Queste sono alcune delle difficoltà che si pongono a chiunque oggi, tenti di ricostruire alcuni aspetti della vita quotidiana di Gesù, del suo carattere, del suo aspetto.

L’uomo Gesù

Nonostante la scarsità e l’incertezza di notizie di questo tipo, l’uomo Gesù è ancora al centro delle nostre indagini. A lui è dedicato il libro della settimana: L’uomo Gesù.

Curato dal biblista e docente di Storia del Cristianesimo, Mauro Pesce e da Adriana Destro, professoressa di antropologia e saggista, questo libro si propone proprio di recuperare accenni, frammenti, minuscole tracce, disseminate nel testo evangelico. A partire da queste, si può tentare di dare risposte e una forma più chiara al Gesù uomo.

Il libro include sette capitoli: i luoghi della sua vita, la predicazione itinerante, le persone che incontra, la socialità, la fisicità e le emozioni, i sentimenti e i desideri.

Alcuni aspetti della ricostruzione

Il libro si interroga sul motivo ricorrente della predicazione itinerante di Gesù. Una scelta singolare, la sua. Partire lasciando la propria casa, la propria attività, senza bagaglio né provviste, con addosso solo le proprie vesti, appare un comportamento inusuale.

Eppure, è l’unico modo per incontrare persone che, al contrario, hanno poca o nessuna attitudine agli spostamenti. Molti di coloro che decidono di seguirlo o di credere in lui, fanno parte di quella massa di contadini o pescatori, che mai si sposta dal proprio piccolo villaggio, dove abita e si procura di che vivere. Se non fosse Gesù a visitare quelle comunità e quei singoli, l’incontro sarebbe impossibile.

Il libro mette anche in luce il fatto che Gesù doveva apparire, almeno nell’aspetto e nelle abitudini, un uomo del suo tempo, coerente con la sua condizione. Ovvero vestito come ci si aspettava da un ebreo adulto, con modi di fare adeguati alle situazioni. Un uomo né ricco, né povero, dignitoso al punto che in molti, sia di condizione umile che importanti, non avevano esitazione a invitarlo in casa loro.

Il Gesù del Vangelo

Gesù rimane un Giudeo, estraneo e non interessato ai cambiamenti sociali che derivavano dalla dominazione e dal contatto coi conquistatori romani. Tutta la sua predicazione, sebbene rivoluzionaria, si svolge in continuità con l’aspirazione giudaica di onorare Dio e di vederlo trionfare sugli uomini, restituendo al suo popolo la libertà e la giustizia.

Il libro è denso di spunti, analisi, riflessioni. Anche dove non è possibile avere risposte certe o definitive, mette episodi evangelici ben noti, in una nuova prospettiva di interpretazione.

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