Priscilla e Aquila

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Priscilla e Aquila, uniti nella fede e nella vita

Priscilla e Aquila sono una coppia di sposi e santi. Personaggi importanti nel Nuovo Testamento, tra i primi convertiti e missionari della storia del cristianesimo. Li incontriamo negli Atti degli Apostoli e nelle Lettere di San Paolo. La loro vita e il loro esempio sono stati fonte di ispirazione per generazioni di cristiani.

L’incontro con San Paolo

Cosa sappiamo di questa coppia così straordinaria? Originari del Ponto, in Asia Minore, sono ebrei di nascita. La coppia vive a Roma, fino a quando l’imperatore Claudio espelle tutti gli ebrei dalla città (circa nel 49 d.C.).

A quel punto si trasferiscono a Corinto. Qui avviene l’incontro con San Paolo.

San Paolo è anch’egli un esule. E’ stato costretto a lasciare Roma, a causa dello stesso decreto di Claudio. I tre diventano amici. Condividono anche il mestiere. Anche Priscilla e Aquila sono tessitori o fabbricanti di tende. Come Paolo, Priscilla e Aquila desiderano mantenersi con la loro professione, mentre predicano il Vangelo. Non vogliono dipendere dalle comunità cristiane per il loro sostentamento.

Le affinità con Paolo sono ancora più profonde. Fra i tre, nasce una collaborazione stretta e fruttuosa. Paolo soggiorna con loro per un anno e mezzo a Corinto, in Grecia. In quel periodo, la coppia gioca un ruolo cruciale nell’opera missionaria e nell’evangelizzazione.

Priscilla e Aquila in missione con Paolo

La missione di Priscilla e Aquila non si limita a Corinto. Quando Paolo si trasferisce a Efeso, in Asia, la coppia lo segue. Efeso è una città importante. E’ capitale della provincia romana e ricco centro di commerci. E’ una metropoli di duecentomila abitanti, piena di templi pagani. Per importanza e posizione, è un luogo strategico per la diffusione del cristianesimo. In Efeso, Priscilla e Aquila continuano la loro opera di evangelizzazione e ospitano una comunità cristiana nella loro casa.

Qui incontrano Apollo. Ebreo di lingua greca, dalla profonda cultura biblica, viene da Alessandria d’Egitto. Annuncia il vangelo con generosità, ma la sua preparazione è imperfetta. Pare che Apollo conosca solo il battesimo di Giovanni e non sappia nulla degli insegnamenti di Gesù. Priscilla e Aquila colmano le sue lacune (Atti 18,26). Questo episodio dimostra la capacità della coppia di insegnare e correggere con amore e pazienza.

La Rete delle Prime Comunità Cristiane

Priscilla e Aquila ospitano generosamente i fedeli. Le loro case a Corinto, Efeso e successivamente a Roma, sono centri di vita cristiana. Lì i credenti si riuniscono per pregare, celebrare l’eucaristia e condividere la parola di Dio. Questa ospitalità è cruciale, in una fase in cui le nascenti comunità cristiane sono perseguitate e senza grandi mezzi.

Nelle sue lettere, Paolo menziona frequentemente Priscilla e Aquila. Non manca di sottolinearne l’ impegno. Nella Lettera ai Romani, li saluta con gratitudine: “Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; essi hanno rischiato la propria vita per salvarmi” (Romani 16,3-4). Così testimonia il legame profondo con la coppia, e la militanza di Priscilla e Aquila nella difesa della fede.

Priscilla e Aquila nella Chiesa

A un certo punto, si perdono le tracce della coppia. Le informazioni sul periodo successivo sono scarse. Secondo alcune fonti, la coppia torna a Roma, dopo la morte di Claudio. Lì continuano l’ opera di evangelizzazione. All’epoca, i cristiani erano spesso perseguitati e uccisi. Tuttavia, per Priscilla e Aquila non ci sono prove definitive del martirio. Sin dai primi secoli, la Chiesa li venera come santi. La loro opera ha certamente contributo alla diffusione del cristianesimo.

Eredità Spirituale

Priscilla e Aquila sono commemorati l’8 luglio nel calendario liturgico della Chiesa cattolica. La Chiesa Ortodossa ne fa memoria il 13 febbraio. La loro vita è un esempio di fede vissuta con coraggio e amore. Priscilla e Aquila sono un modello per i laici nella Chiesa. Con il loro esempio, mostrano che la chiamata alla santità è aperta a tutti i credenti. La loro vita matrimoniale e la fede sono due vocazioni che non si ostacolano. Anzi, si fondono. Ci ricordano l’importanza dell’ospitalità, dell’evangelizzazione quotidiana e della ricerca del bene comune.

Priscilla e Aquila evidenziano come anche la vita quotidiana sia occasione di testimonianza cristiana. Integrano la loro fede con la loro professione, dimostrando che ogni attività umana può essere un’opportunità per glorificare Dio e servire il prossimo.

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