Matteo, il deserto e la Quaresima
Cercare di vivere la Quaresima all’ interno del mese giuseppino dove si è circondati di zeppole e bignè non è mai semplice. Ci si sente un po’ come sulle montagne russe: un sali e scendi di emozioni. Che la tentazione delle tentazioni sia proprio questa? Riuscire a scavare dentro di sé fino a trovare il bandolo della matassa. Quel nodo interiore che è lì e che non schioda neanche se canti mentre esegui i passi della coreografia di Perdono di Tiziano Ferro.
Perdonare
Perché sei consapevole che tu Perdoni ma non dimentichi. E tu sei nel deserto proprio per fare luce sulla tua fragilità più grande. Il non riuscire a dimenticare. Ci sono cose che risalgono a galla come gli oggetti dispersi tra le onde del mare. Quei momenti che neanche lo Spirito Santo riesce a cancellarti. Ed è lì che ti arriva la tentazione delle tentazioni il chiederti se ne vale ancora la pena, se hai avuto le allucinazioni, nel deserto può capitare!
Uscire dal proprio deserto
Il segreto è aprirsi al prossimo proprio nel deserto. Deserto non vuol dire rinchiudersi per 40 giorni in una clausura cittadina, non uscire, non incontrare persone, digiunare. E’ esattamente l’ opposto. Vuol dire uscire dal proprio deserto, dal proprio satellite e dal recinto che ci si è creati intorno e condividere con chi ti sta accanto attimi di smarrimento.
In compagnia con Matteo
La Parola va condivisa. I nostri dubbi vanno condivisi così come le certezze, i traguardi, i sogni. Vi sto scrivendo dopo essere stata in compagnia di Gesù in Matteo nel capitolo 4 versetto 1-11. Immaginate di essere in sfida con il demonio. Per anni ho sempre pensato che fosse una favoletta. Un po’ come quelle immagini stile cartone animato che si trovano in alcuni libri di catechismo per bambini anni 80.
Fronteggiare il deserto
E invece esiste eccome. Il deserto aiuta anche a imparare a riconoscerlo. A prendersi del tempo per imparare a fronteggiarlo. E quali erano le armi del passato e che sono ancora sempre quelle che sono a disposizione gratuitamente per aiutarci? La preghiera, i Sacramenti, l’ Eucarestia, il Rosario, il tempo per curare la nostra anima a livello spirituale. Se cadete in tentazione non c’è nulla di male aiuta a scoprire come essere e diventare più forti. Coraggio proseguiamo questo cammino quaresimale. Ci si vede sul Golgota. A presto.
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