Sia fatta la tua volontà. Quante volte lo abbiamo detto? e quante volte abbiamo davvero riflettuto sul significato di questa frase? Quando ero ragazza io, questa frase la sentivo usare più o meno con questo spirito: caspita, che fregatura! Avrei preferito mille volte che questa cosa non fosse successa, ma si vede che così doveva andare. Sarà stata la (insondabile, ineludibile, incomprensibile) volontà di Dio. Mettiamoci il cuore in pace.
Credo di averla io stessa pensata in questo modo, in molte occasioni. Sia fatta la volontà di Dio era un modo per dire: rassegniamoci, facciamocela andare bene. Anche se bene non va.
D’altro canto, di fronte agli eventi della vita, che si presentano inaspettati, indesiderati, sfavorevoli, non c’è altra consolazione che accettarli, pensando di assecondare la volontà di Dio. Perché, visto che Dio è bene, anche la sfiga – quella che tale appare – da qualche parte porterà. A qualcosa servirà. Anzi, come direbbe San Paolo, probabilmente concorrerà al bene. Anche se per adesso proprio non sembra.
La volontà di Dio e quella degli uomini
Perché, sia chiaro, che se la volontà di Dio coincide perfettamente con la mia, io mica ci penso, a Dio. Mica gliene rendo merito. Invece, ritengo di essere bravo a farmi gli affari miei. Il difficile arriva quando io desidero qualcosa che non si verifica. Qualcosa che non riesco a ottenere.
Questo è particolarmente difficile, per noi. L’uomo è stato sulla luna, costruisce grattacieli altissimi, riesce a connettere persone lontane decine di migliaia di chilometri. Per l’uomo moderno è dura accettare di non avere in controllo degli eventi. Di doversi piegare a una realtà che non ha scelto e che non gli piace. Cosa vuole dire fare la volontà di Dio? E, soprattutto, perché?
La via di salvezza
Fare la volontà di Dio è essenziale per la salvezza. Gesù lo dice più volte:
È la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Giovanni 6. 40
Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre Matteo 12, 50
Non chiunque mi dice: “Signore, Signore!” entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Matteo 6, 20
Accettare la volontà divina accomuna tutti i credenti e li rende fratelli di Gesù e figli di Dio:
Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre Marco 3, 35
Gesù stesso obbedisce alla volontà del Padre:
Gesù disse loro: “Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua.” Giovanni 4, 34
Anche quando per farlo, deve pagare un prezzo altissimo:
Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta Luca 22. 42
Se fare la volontà di Dio è il requisito che permette di ottenere in premio la vita eterna, cosa bisogna fare in concreto?
Accettare il disegno divino
Rispettare i comandamenti è sicuramente un buon inizio, per fare la volontà di Dio. Ma non necessariamente basta. Occorre amare il prossimo, come Gesù ci ha amati, al punto di dare la vita per noi. E poi, bisogna coltivare la fiducia in Dio.
Affidarsi a Lui, con l’incrollabile speranza che tutto ciò che avviene nelle nostre vite, sia parte di un disegno divino. Ricordare, anche nella disperazione, che Dio non ci abbandona mai. Mai si dimentica di noi.
Lui ha un disegno su ciascuno di noi personalmente e sul destino umano. E lo scopo di questo disegno, a volte tortuoso e incomprensibile, è far trionfare il bene. Questo bisogna continuare a credere. Anche contro l’evidenza.
La Vergine e la volontà di Dio
Pensate alla Vergine Maria. Una ragazzina che non conosce uomo, a cui viene annunciato che avrà un figlio. Ma non un figlio qualsiasi – che già sarebbe incredibile!- niente meno che il figlio di Dio. Mandato sulla terra per una nuova ed eterna Alleanza.
Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre.Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine Luca 1, 31-33
C’è di che avere paura. Paura da scappare via di corsa. Ci starebbe di immaginare che ci sia una fregatura da qualche parte. Come si fa ad accettare una cosa così inaspettata nella propria esistenza? Senza dire di no, né fare mille domande. Eppure, Maria non ci pensa nemmeno per un attimo:
Maria disse: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola” Luca 1, 38
Fare la volontà di Dio come libera scelta
Gesù, Maria, Giovanni Battista, gli Apostoli, tutti loro accettano la volontà di Dio. Ma non in modo passivo, fatalistico, rassegnato. Loro abbracciano consapevolmente e volontariamente il loro destino. Confidano in Dio e non si preoccupano d’altro. Sanno che tutto il resto verrà, per via dell’amore di Dio, che provvede a fornire agli uomini quello di cui hanno bisogno:
Dunque, non state a preoccuparvi troppo, dicendo: ‘Che cosa mangeremo? che cosa berremo? come ci vestiremo?’. Sono gli altri, quelli che non conoscono Dio, a cercare sempre tutte queste cose. Il Padre vostro che è in cielo sa che avete bisogno di tutte queste cose. Voi invece cercate prima il regno di Dio e fate la sua volontà: tutto il resto Dio ve lo darà in più. Matteo 6, 31-33
Non sempre quello che ci attende è un destino eroico. A volte siamo chiamati a vivere esistenze assolutamente normali. Ma anche nella nostra normalità, c’è l’impronta di Dio. A volte Dio vuole che restiamo semplicemente dove siamo.
Questo è il vero senso del fare la volontà di Dio: essere aperti alla sua volontà e fiduciosi nella sua misericordia. Se abbandoniamo anche noi l’ossessione per il presente, per le nostre necessità spicciole e ci mettiamo nelle mani di Dio, al servizio dei suoi progetti, non potrà accaderci niente di male, né mancarci nulla.
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