Dalla regola all’amore
Che posto ha l’amore, nella vita spirituale degli uomini? E non parlo di un tipo particolare di amore, come quello fra uomo e donna o quello fra genitori e figli. Io parlo dell’amore in senso generale. L’amore-carità di cui parla San Paolo.
Pensiamo all’Antico Testamento, nel libro dell’Esodo. Il Signore ha liberato gli ebrei dalla schiavitù degli egiziani. Li ha tratti in salvo. A un certo punto, Dio mette in chiaro con Mosè le regole -le basi proprio. Dio condensa in dieci comandamenti il comportamento retto degli uomini. Consegna queste dieci regole a Mosè, perché le trasmetta al popolo di Israele, con l’avvertenza che non si tratta di consigli o di opinioni, ma di veri e propri comandamenti.
Oltre a questi principi morali, Dio indica a Mosè una quantità di regole pratiche su come mangiare, comportarsi, su cosa sia puro e impuro. Un sacco di regole e proibizioni.
Egli vi annunciò la sua alleanza, che vi comandò di osservare, cioè i dieci comandamenti, e li scrisse su due tavole di pietra. A me in quel tempo il Signore ordinò di insegnarvi leggi e norme, perché voi le metteste in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso. Deuteronomio 4, 14-15
E gli ebrei prendono queste regole sul serio. Sanno che l’obbedienza alle leggi del Signore è condizione per rimanere nell’alleanza.
I farisei e la legge
Succede però che, a un certo punto, passi una applicazione formale e rigida delle regole. Una osservanza priva di un vero valore morale. Una specie di conformismo religioso. Fra tutti, primeggiano i farisei.
Loro le regole le rispettano tutte, scrupolosamente. Ciononostante, sono spesso persone aride, superbe, piene di disprezzo e malevolenza per i propri simili.
A questo punto entra in scena Gesù. E spiega subito che le leggi morali e il comportamento umano si basano sulla sostanza e non sulla forma. Fa un esempio che scandalizza i conformisti, a proposito dell’osservatissimo riposo sabbatico.
Poi disse loro: Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato Marco 2,27
Ma se le regole in sé non sono necessariamente il modo di onorare Dio, qual è il comportamento retto da adottare?
Il comandamento dell’amore
Gesù chiarisce subito: quello che conta è l’amore.
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri Giovanni 13, 34-35
Che significa? Gli altri comandamenti derivano da questo unico principio. Perché, se amo il prossimo come Gesù ha amato noi, non lo deruberò, non lo ucciderò, non desidererò le sue cose o sua moglie. Se amo il prossimo, non dirò falsa testimonianza.
Chi ama il prossimo, ama anche Dio:
ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli già piccoli, l’avete fatto a me Mt 25, 40
I vangeli dell’amore
Siccome il Signore lo sa bene, che le cose gli uomini le capiscono sempre un po’ come fa comodo a loro, questo messaggio lo ha ripetuto in modo chiaro. A scanso di equivoci, lo si ritrova in tutti i Vangeli, con parole solo leggermente diverse. Anche gli altri evangelisti citano il comandamento di amore verso il prossimo, e lo integrano con quello verso Dio:
« Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Ama il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti » Mt 22,37-40
«Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi.» Mc 12,29-31
«Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso» Lc 10,27
Cosa vuole dire Gesù all’uomo? Che, ad un’anima spiritualmente matura, non serve proibire questo e quello. Non serve fornire regole dettagliatissime su quello che si può e non si può fare. Se il principio che guida il comportamento degli uomini è l’amore per Dio e per i fratelli, allora abbiamo automaticamente la risposta su ciò che è bene e ciò che è male. Se amo qualcuno, non gli farò del male. Ogni mia azione sarà ispirata all’amore.
L’amore che salva
Del resto, Gesù stesso, nella casa del fariseo, spiega l’importanza dell’amore per la salvezza:
Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama». Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati». Luca 7, 47-48
La donna sconosciuta ha molti peccati, ma il suo amore è sufficiente ad ottenere il perdono.
E oggi? Non esistono più i farisei. Ma lo spirito farisaico non è morto. A volte rischiamo di rispettare con zelo e impegno le norme della liturgia e dimenticare l’amore. Trascuriamo il fatto che ciò che deve ispirare l’azione dei credenti è l’amore. Tutto il resto viene di conseguenza.
L’amore è nel DNA dei cristiani. È quella caratteristica che li accomuna, anche nelle molte differenze individuali. Gesù stesso lo dice: è dall’amore che avrete gli uni per gli altri, che tutti capiranno che siete miei discepoli.
Impegno per la quaresima
Allora, per questo ottavo giorno di quaresima, l’impegno è coltivare l’amore. chiedersi, ogni volta che si agisce, se siamo animati da amore per Dio e per il nostro prossimo. O se invece, stiamo semplicemente facendo quello che ci piace, che ci conviene, che ci fa sentire a posto con la coscienza.
Eppure, Dio da noi non cerca la perfezione, ma l’amore. L’amore vale più della perfezione, per salvarci l’anima. E questa è una notizia meravigliosa, perché la perfezione è irraggiungibile, mentre ad amare possiamo provarci e magari riuscire.
Lo diceva anche San Giovanni della Croce: al tramonto della vita, saremo giudicati sull’amore
Ne abbiamo parlato qui: https://annaporchetti.it/2023/12/21/la-beneficenza-finta-e-la-carita-vera/
e qui: https://annaporchetti.it/2023/04/28/a-proposito-di-carita-intervista/
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