Il 2 febbraio è una data importante per i cattolici- E’ una giornata nota come: la Candelora. Si festeggiano due importanti ricorrenze: la purificazione della Vergine Maria e la presentazione al tempio di Gesù. Si tratta di due celebrazioni di origine biblica e di antichissima tradizione. Due istruzioni date a Mosè da Dio stesso, perché le facesse osservare agli israeliti.
La purificazione di Maria
Nel Levitico, Dio dà a Mosè queste disposizioni:
Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Parla così ai figli d’Israele: “Quando una donna sarà rimasta incinta e partorirà un maschio, sarà impura per sette giorni; sarà impura come nei giorni del suo ciclo mestruale. L’ottavo giorno il bambino sarà circonciso. La donna poi resterà ancora trentatré giorni a purificarsi del suo sangue; non toccherà nessuna cosa santa e non entrerà nel santuario finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione. Ma, se partorisce una bambina, sarà impura per due settimane come nei giorni del suo ciclo mestruale; e resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.
Quando i giorni della sua purificazione, per un figlio o per una figlia, saranno terminati, porterà al sacerdote, all’ingresso della tenda di convegno, un agnello di un anno come olocausto, e un giovane piccione o una tortora come sacrificio per il peccato. Il sacerdote li offrirà davanti al SIGNORE e farà l’espiazione per lei; così ella sarà purificata del flusso del suo sangue.
Questa è la legge relativa alla donna che partorisce un maschio o una femmina. Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due giovani piccioni: uno per l’olocausto e l’altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote farà l’espiazione per lei, ed ella sarà pura”». Levitico 12, 1-8
Il 2 febbraio cade il quarantesimo giorno dalla Natività del 25 dicembre. In quella data la Vergine Maria compie la sua purificazione rituale. Nel cristianesimo antico, la chiesa latina dava molto risalto a questa ricorrenza. La Candelora era principalmente la festa della purificazione della Vergine. Dopo il concilio Vaticano II, questa festa di carattere così fortemente mariano viene reindirizzata per dare a Gesù la priorità.
La presentazione di Gesù
Nell’Antico testamento, Dio parla a Mosè e gli ricorda gli eventi dell’Esodo. Per convincere il testardo faraone a lasciar andare il suo popolo, Dio lo colpisce con sette piaghe. La punizione più grande, quella definitiva, consiste proprio nella morte dei primogeniti degli egiziani. Incluso il figlio del faraone.
I bambini degli ebrei si salvano, grazie al sangue degli agnelli. Le porte delle case, contrassegnate con questo sangue, vengono risparmiate. In cambio, Dio richiede che ogni primogenito degli ebrei gli appartenga. I genitori possono riscattarlo, con un sacrificio rituale.
Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato in possesso, tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del bestiame, se di sesso maschile, appartiene al Signore. Riscatterai ogni primo parto dell’asino mediante un capo di bestiame minuto; se non lo riscatti, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell’uomo tra i tuoi figli.
Quando tuo figlio domani ti chiederà: Che significa ciò? tu gli risponderai: Con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall’Egitto, dalla condizione servile. Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni primogenito nel paese d’Egitto, i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame.
Per questo io sacrifico al Signore ogni primo frutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito dei miei figli. Questo sarà un segno sulla tua mano, sarà un ornamento fra i tuoi occhi, per ricordare che con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire dall’Egitto». Esodo 13, 11-16
Di questo episodio dell’infanzia di Gesù parla il Vangelo di Luca:
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; Luca 2, 11-23
L’origine della Candelora
Durante la presentazione al tempio di Gesù, avviene un incontro molto importante. Nel tempio di Gerusalemme, Maria e Giuseppe incontrano il vecchio Simeone. L’evangelista Luca ce lo presenta come un uomo giusto e pio. Simeone accoglie Gesù a braccia aperte e lo benedice:
“Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele”. Luca 2, 29-32
I riti della Candelora
Simeone parla di Gesù come luce di Dio. Una immagine potente, che corrisponde alla definizione che Gesù dà di sé stesso:
Io sono la luce del mondo. Chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. (Giovanni 8,12)
«La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo” (Giovanni 1:9)
Durante la festa della Candelora, si benedicono le candele e i ceri. La candela è un simbolo cristiano. È il simbolo di Gesù, luce del mondo. Per questo, alla festa della Candelora tradizionalmente si benedicono le candele. Per un cristiano, nella festa della Candelora, tenere un cero acceso significa seguire Gesù. Buona festa della Candelora!
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