L’uomo dei sogni

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L’uomo dei sogni

Esiste veramente l’uomo dei sogni? Me lo chiede Chiara, ventiquattro anni, laureanda in lettere. E mi commuove. Cioè, ma quanto è bello che lei, proprio lei, legga il mio blog. E che mi chieda consigli? Voglio dire, è una ragazza della generazione Z! La generazione che meno di ogni altra sente qualunque debito non dico di riconoscenza, ma anche solo di autorevolezza a chi è più vecchio.

Lei, proprio lei, mi riconosce la competenza sufficiente a rispondere a una delle più annose questioni di sempre! Per lo meno, una delle questioni più annose nella vita di una donna. Per un uomo, invece sarebbe: chi vince il campionato quest’anno? Lei ha ventiquattro anni e legge i blog.

Già questa sarebbe una notizia. Chi l’ha detto che i blog erano morti oppure agonizzanti? Perché mai dovrebbero essere la preistoria del web? Invece lei è venuta nella mia villa vista mare, si è accomodata e, quando meno me l’aspettavo, ha sferrato la vera domanda con la d maiuscola: Esiste l’uomo dei sogni?

Dimmi che sogni fai…

L’uomo dei sogni esiste o no? Ottima domanda. Vorrei avere un’ottima risposta. Invece, indovina, ho un’altra domanda. Anzi, altre due. Non partiamo bene, direi. Non importa.

Ecco la mia domanda: quali sogni? Eh, lo so, è un colpo basso. Cosa non farei, per prendere tempo e riflettere.

L’uomo dei sogni è un esemplare che va bene per tutte, come le maglie elasticizzate taglia unica? O ce ne sono tanti quanti siamo noi? E se cambiamo sogni, dobbiamo cambiare anche l’uomo, o lui si adatterà ai nostri nuovi sogni? In definitiva, cosa intendiamo con questa fumosa espressione: l’uomo dei sogni?

Adesso mi sforzo di calarmi nel ruolo di una compassata consigliera amorosa. Che pondera la questione con la massima serietà. Forse l’uomo dei sogni potrebbe esistere. Molto dipende da cosa sogni. Se i tuoi sogni prevedono il pacchetto completo di uomo: bello-intelligente-comprensivo-galante-elegante-gentile somma di tutte le virtù al massimo grado, la vedo difficile.

Con questo non sto suggerendo certo a Chiara (né a nessun’altra) di accontentarsi del primo uomo sposabile che passa. Men che meno di uomini niente affatto sposabili (esistono, ve lo assicuro ed è meglio stargli alla larga). La soluzione non è farsi andar bene a forza un uomo mediocre.

Fra l’uomo dei sogni e un qualunque esemplare di maschio adulto e libero ci sono un milione di sfumature di grigio. Bisogna scegliere quella che più si adatta a noi (e non c’è bisogno dell’armocromista per farlo).

Perché cerchiamo l’uomo dei sogni

La seconda domanda è: perché noi tutte cerchiamo l’uomo dei sogni? Non potremmo semplicemente incontrare qualcuno e capire se ci piace o no? Non sarebbe più semplice? E invece no, noi vogliamo l’uomo dei sogni. Sogni che coltiviamo da quando eravamo poco più che bambine. E che abbiamo costantemente aggiornato, man mano che ci formavamo la nostra idea di amore.

Per questo, i nostri sogni includono tutti i film romantici che abbiamo amato, i libri che abbiamo letto, i racconti delle amiche. È estremamente difficile trovare un uomo che incarni tutto questo.

E più andiamo avanti nella ricerca, più accumuliamo sogni, che si traducono in una lista lunghissima di requisiti che gli uomini che conosciamo dovranno soddisfare, per passare la selezione e concorre al titolo di uomo dei nostri sogni.

Da sogni a incubi

È evidente che nessuno può superare una selezione di quel tipo. Chiara è ancora giovane, ha solo ventiquattro anni. Eppure, potrebbe già aver accumulato un consistente bagaglio di sogni, con cui valutare ogni bravo ragazzo che le capita a tiro. Sogni talmente puntigliosi da far impallidire qualunque essere umano in carne a ossa. I nostri sogni potrebbero trasformarsi nei peggiori incubi di sempre.

Il rischio più grande è quello di scartare, sulla base di requisiti teorici, uno o più partiti, che avrebbero potuto essere ottimi mariti. Questo perché il rapporto fra un uomo e una donna è un’alchimia così delicata che sfugge a ogni possibile previsione.

L’uomo da amare si trova solo al risveglio

Lo so bene io, che ho tentato mille mila volte di accoppiare amici single dei due sessi. Abbinamenti fatti in base a considerazioni tutte mie sulla loro possibile compatibilità. Compatibilità calcolata a tavolino. Studiata nei minimi dettagli, razionalmente. Una compatibilità creata da presunte affinità di carattere, interessi comuni, obiettivi. E poi rivelatasi puntualmente infondata.

Quello che pensiamo possa funzionare, per noi stessi o per altre le coppie, non sempre funziona. Direi che anzi, non funziona quasi mai. Al contrario, ci sono persone su cui mai avremmo scommesso e che invece formano coppie solidissime.

Allora conviene svegliarci da tutti questi sogni. Affrontare una realtà meno ideale, l’unica possibile. Dicono le Scritture: l’amore ricopre ogni colpa. (prov 10, 12). Tradotto per le ragazze in età da marito: si può fare a meno dell’uomo dei sogni. Invece amare un uomo normale.

Se ci si ama, si passa sopra ai difetti dell’altro. Gli si perdona la sua incapacità di ricalcare perfettamente i nostri standard. Di essere a immagine e somiglianza dei nostri desideri. È il momento di abbandonare i sogni e permettere a noi stesse di amare ed essere amate, senza condizioni. Coraggio Chiara! Anche la bella addormentata faceva probabilmente bellissimi sogni. Ma l’amore lo ha trovato solo al risveglio!

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