Il libro del venerdì è dedicato al patrono di Milano

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Il patrono di Milano e la sua vicenda avventurosa

Non faccio mistero della mia passione per le vite dei santi. Specie di quelli che hanno avuto un’esistenza avventurosa, come il patrono di Milano: Ambrogio. Il mio consiglio di lettura del venerdì riguarda proprio lui. Il Libro in questione, che si intitola: Ambrogio di Milano, è molto più di una agiografia. Vi si riconoscono tutti i meriti del vescovo divenuto poi patrono di Milano. Tuttavia, ci troviamo davanti a una ricostruzione storica molto meticolosa. Cesare Pasini, sacerdote e già autore di altri libri di argomento sacro, ha raccolto una mole vastissima di dati. Lo scopo è quello di restituire un ritratto fedele della personalità di Ambrogio. E di raccontare gli eventi storici che lo videro protagonista.

A caccia di tracce

Pasini scandaglia ogni elemento utile. Cita le lettere che il patrono di Milano scrisse ai familiari. E anche quelle più ufficiali, a molte illustri figure del tempo. Ambrogio era in rapporti con imperatori, magistrati romani, studiosi. Il santo patrono di Milano compose anche svariate opere. Da esse emergono le sue idee, il suo stile, il carattere. Di Ambrogio hanno scritto in tanti: suoi contemporanei, e autori posteriori. Tracce della vita di Ambrogio sono sparse ovunque, Il saggio presenta un paziente lavoro di raccolta e ordine.

Un Ambrogio inusuale

Il biografo racconta tutte le tappe della vita di Ambrogio. Sin dall’infanzia. Di questi primi anni, così come della giovinezza di Ambrogio si sa poco. E’ dopo la consacrazione a vescovo, per acclamazione popolare, che la vita di Ambrogio finisce sotto i riflettori. Di lì in avanti, ogni suo gesto, verrà annotato e tramandato.

Grazie a questo grande lavoro di conservazione, sappiamo oggi molto di lui. Conosciamo le sue sfide, fra arianesimo e paganesimo. Sappiamo del delicato ruolo di mediatore svolto, dopo la morte violenta dell’imperatore Graziano. Ci è nota la sua posizione verso la corte dell’Imperatrice Giustina. Infine, conosciamo a fondo il suo rapporto con Teodosio.

Un patrono non comune

Il libro è anche ricco di curiosità e aneddoti poco noti. E’ indubbio che Ambrogio abbia una vicenda originale. Il suo mix di risolutezza, rigore, mitezza, gli conquistarono subito l’affetto dei Milanesi. Affetto che seppe conservare e accrescere. Al punto che, sin da subito dopo la morte, si cominciò a considerarlo il candidato ideale al ruolo di patrono della citta.

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