Vita da blogger
Il mio blog è nato un anno fa, e con lui la mia avventura come blogger. Ci sono alcune cose che questa esperienza mi ha insegnato. È fantastico, perché molti non credono che sia possibile imparare cose del tutto nuove a cinquanta e più anni. Forse non lo pensavo neanche io. E invece!
Ecco quello che la vita da blogger mi ha insegnato.
Un blog è come la mezza maratona
Se scrivi tutti i giorni, la tua scrittura migliora. È un po’ come allenarsi per la mezza maratona.
All’inizio sudi, ti stanchi. Ti viene il fiatone. Ti fanno male le gambe. È così è per la scrittura. Perdi in filo. Perdi le virgole. Non ti vendono le parole giuste. Senti che non sei riuscita a dire quello che volevi. Ma poi, un articolo al giorno una frase dopo l’altra sul tuo blog, e diventi padrona della tua scrittura. Invece che esserne travolta e trasportata dove nn pensavi, ti metti al timone e la guidi dove vuoi tu. Diventi un vero blogger quando finalmente la scrittura lavora per te.
Il blocco dello scrittore per il blogger
Il blocco dello scrittore vale pure per il blogger. Ma è un problema sopravvalutato. Enormemente.
Avete presente il blocco dello scrittore? Pare che persino Hemingway ne soffrisse, di tanto in tanto. È l’incubo della pagina bianca che incombe. La tua mente è bianca come la pagina: non solo mancano le idee, ma persino le parole. Il blocco dello scrittore (o del blogger) è il più grande incubo. Hai il piano editoriale, la scaletta pronta e non riesci a scrivere nemmeno una riga.
Passano minuti e ore e ci sei solo tu, con la dannata pagina bianca, che ti guarda beffarda e sembra volerti sopraffare. Ma se vuoi fare il blogger sul serio, lo devi sconfiggere. Perché per fare il blogger, devi scrivere spesso e con regolarità. È così che impari a riempire le pagine, anche quando, in principio L, ti pareva di non aver nulla da dire. In realtà poi capisce che può più la disciplina che l’ispirazione.
Il blogger sa di non sapere
Il blogger ha l’animo socratico. Cerca di tirare fuori la verità dagli altri. E sa di non sapere. Essere blogger ti porta a questa consapevolezza. Dovendo cercare sempre nuovi spunti e argomenti, capisci di sapere molto poco del mondo che ti circonda. Troppo poco. Il blogger non è solo continuamente a caccia di notizie e stimoli. È anche qualcuno che deve leggere, informarsi, capire.
Spaziare da un terreno a un altro. Acquisire velocemente una opinione su quello che avviene nel mondo. O talvolta nel suo quartiere. Essere blogger ti fa uscire da quella confortevole bolla che tutti abitiamo, nella vita quotidiana. Ti spinge altre i tuoi limiti e i tuoi interessi.
Il blogger sa se una cosa non gli compete
un blogger si documenta, ma dopo un po’ capisce che non può scrivere di tutto. Ci sono cose per cui documentarsi non basta. Ci vuole una conoscenza specifica. Approfondita. Il bello dell’essere blogger e che ti da la consapevolezza dei tuoi limiti. Quando ho provato il desiderio di affrontare temi spirituali, mi è stato subito chiaro che ciò eccedeva le mie possibilità.
Ho chiesto a dei sacerdoti di trattare temi legati alla fede, all’interpretazione e al commento del Vangelo, a delle riflessioni sulla liturgia. È stata una esperienza bellissima e spero di poter ospitare ancora queste bellissime voci.
Allo stesso tempo, per parlare di esperienze importanti, che non ho vissuto in prima persona, ho trovato tante persone disposte a rendere la loro testimonianza. Ne sono nate delle interviste, in cui raccontare cose che mi faceva piacere trattare.
Il blogger vede gente e fa cose
il fatto di essere blogger mi ha fatto guadagnare inviti, interviste, conoscenze nuove che mi hanno incuriosita e arricchita. Ricevo anche tante mail di persone che mi leggono. Per qualche strana ragione, la gente è incuriosita dall’idea di una persona che scriva tutti i giorni o quasi. Tanti ti chiedono perché lo fai, cosa ti interessa. Qualcuno vuol sapere dove trovi l’ispirazione e altri quanto ci metti a scrivere un articolo. Questo sfata il mito che la gente non legga. Non è vero: le persone leggono e giustamente promuovono, bocciano o rimandano i blogger e i loro contenuti.
Scrivere serve ma non basta
Quando ho cominciato, pensavo che, per essere blogger, bastasse scrivere. Mi dicevo: quello lo puoi fare. È vero, si trattava di scrivere non su un foglio o su un file di word, che sono esperienze con cui ho familiarità. Il blog è un contenitore nuovo. Non somiglia a nessuna delle esperienze di scrittura tradizionali. Un contenitore che ha le sue caratteristiche e le sue regole.
Per esempio, la temibile SEO. È una cosa che non sapevo nemmeno esistesse. Le app che gestiscono i blog analizzano quanto i tuoi contenuti siano interessanti per i motori di ricerca come google. E, in base a quello, ti danno un punteggio. Proprio così: una pagella. Aveva proprio ragione Eduardo de filippo: gli esami non finiscono mai! E all’inizio, essendo una cosa del tutto nuova, ho impiegato del tempo a capire come prendere la sufficienza.
Un vero blog ha anche delle immagini
Poi ho dovuto imparare a creare immagini. Questo perché io avevo sempre pensato al blog come a una pagina di diario, ma messa nel web. Invece i blog sono schizzinosi: non gli basta un contenuto scritto. Loro vogliono anche la forma. Vogliono che la tua pagina sia bella da leggere e bella da vedere. Almeno, che ci si avvicini.
La partenza ritardata
E, soprattutto, come blogger ho imparato che esiste uno strumento che si chiama “programmazione post”. Una cosa simile alla partenza ritardata degli elettrodomestici. Quella specie di magia per cui puoi decidere che la tua lavatrice incomincerà il ciclo nell’esatto momento in cui tu ti stai collegando in teleconferenza con Boston. E magari non sei nemmeno nella stessa stanza.
Coi blog è lo stesso. Puoi scrivere oggi quello che i tuoi lettori vedranno domani, o la settimana prossima. Detto fra noi, vista la mia difficoltà a programmare e a trovare il tempo, non ho spesso usato la pubblicazione programmata. Però so che esiste. Un giorno chissà, i miei articoli saranno tutti pubblicati mentre io mi rotolo ancora nel letto.
Come tutto è iniziato: https://annaporchetti.it/2022/10/18/mi-faccio-un-blog/
e qui le varie ricorrenze: https://annaporchetti.it/2023/04/18/il-blog-compie-6-mesi/
https://annaporchetti.it/2023/09/17/l11esimo-mesiversario-del-mio-blog/
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