La superbia

Vai al blog

I miei articoli:

Cos’è la superbia?

La superbia è uno dei sette peccati capitali e un difetto comunissimo, specie in quest’epoca. Avete presente l’amico, il parente, il collega che vuole sempre avere l’ultima parola? Quella persona che ne sa sempre di più, capisce sempre tutto, è convinto di essere più intelligente degli altri? La superbia è un vizio ingombrante.

Chi è superbo letteralmente non lascia spazio a niente né nessun altro. Al contrario, nelle vita finisce con l’occupare tutto lo spazio disponibile. Chiunque altro rischia di distoglierlo dal suo principale – spesso unico- interesse. Sé stesso.

Il superbo si piace molto, si ama, adora frequentarsi. Trova sé stesso la miglior compagnia possibile. Sta con gli altri solo per avere conferme della propria grandezza. Nei suoi rapporti personali cerca gente che lo veneri. Odia che gli si rubi la scena o gli si faccia ombra.

La superbia non solo è questione di carattere

I superbi sono irritanti e antipatici. Tuttavia, sarebbe un errore liquidare la superbia come semplice difetto caratteriale. Si tratta di un vero e proprio baco nell’anima. Chi ne soffre, prova un amore smodato, acritico, totalizzante per sé stesso. Per questo motivo, la superbia non va confusa con l’autostima. Un conto è volersi bene e avere consapevolezza dei propri meriti obiettivi. Altro è sentirsi misura di tutte le cose. La superbia diventa una forma di idolatria del sé. Il superbo eclissa Dio, con suo super-io. Gregorio Magno e Tommaso d’Aquino la reputano la regina di tutti i vizi.

La superbia fu il primo peccato

Il superbo nega a Dio il suo primato. Non a caso, la superbia è il primo peccato che gli uomini hanno commesso nella Bibbia. Per la superbia Adamo ed Eva perdono il paradiso.

Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E’ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?».

Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,

ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete».

Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!

Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». (Gen 3:1-5)

Ad Adamo ed Eva, nel giardino dell’Eden, non manca nulla. Non devono preoccuparsi di guadagnarsi da vivere con fatica. Possono servirsi dei frutti di tutti gli alberi e la loro nudità non è motivo di vergogna. Poi il serpente li tenta: se mangeranno del frutto proibito, diventeranno come Dio. Loro cedono e vengono scacciati e travolti da tutta la loro miseria umana. Ecco, questa pulsione umana di volersi divinizzare è la superbia.

Come riconoscerla

Non è difficile riconoscere un superbo, anche se non ne esiste un’unica tipologia. Ecco alcune forme in cui può manifestarsi la superbia.

Lo sbruffone

Lo sbruffone è un esibizionista. Ama essere al centro dell’attenzione. Pur di ottenerla, è disposto a tutto. È fra quelle persone brillanti, che raccontano barzellette, scherzano, ballano. Adora intrattenere gli altri e farsi ammirare. Spesso è l’anima delle feste. A piccole dosi, può risultare anche simpatico. Attenzione però: i suoi comportamenti non sono un modo disinteressato di passare del tempo in compagnia. Ogni sua azione è finalizzata ad ottenere visibilità e ammirazione generale. Per questo, non lascia spazio a nessuno e, se non riceve le attenzioni sperate, si offende o reagisce male.

Il sapientone

Sei un appassionato di scacchi, di storia antica, di vini? Qualunque sia la tua passione, il superbo sapientone giura e spergiura di conoscerla meglio di te. Non sopporta l’idea di non essere lui (o lei) a primeggiare. Il sapientone si mette in una posizione di superiorità e tratta tutti gli altri dall’alto in basso. Sfoggia le cose che sa, con un’arroganza disarmante. Se non sei d’accordo con lui, ti dice che non sai di cosa parli. Tutto quello che il sapientone non sa, per lui non esiste o non è importante.

Il falso modesto

Il falso modesto, specie se molto abile, riesce a mimetizzarsi bene. Finge di essere umile, ma lo fa in modo che le sue qualità risaltino di più. Lo si riconosce perché menziona continuamente i suoi successi o i suoi pregi, ma poi mostra di sminuirli. Se riceve un complimento, si affretta ad affermare di non meritarlo, di non aver fatto nulla di speciale. Esagera i propri difetti, per farsi smentire dagli altri. Alla lunga, il suo atteggiamento viene fuori. Mentre, all’inizio, può passare per una persona umile e bisognosa di rassicurazione. Il suo atteggiamento è superbia, travestita da umiltà.

L’infallibile

C’è una forma di superbia che è davvero comune: la presunta infallibilità. Il superbo infallibile è convinto di essere sempre nel giusto. Se sbaglia, non chiede mai scusa. Anzi, spesso si arrampica sugli specchi, pur di non ammettere di aver commesso un errore. Spesso accusa gli altri di averlo frainteso o di avercela con lui. Non ha una visione oggettiva della realtà. Considera ostile tutto ciò che mette in discussione il suo primato di infallibilità. Il modo migliore per attirarsi la sua antipatia, è fargli notare le sue défaillance.

L’arrogante

La superbia dell’arrogante è così evidente, che non occorre particolare attenzione per percepirla. L’arrogante ha un altissimo concetto di sé e delle sue capacità. Per effetto di questo, tratta con condiscendenza tutti gli altri. È la tipica persona che, quando non si ritiene trattata con adeguato riguardo, si inalbera. È spesso un egocentrico, perché la sua superbia allontana gli altri e lo isola dal mondo.

L’altezzoso

L’altezzoso lo riconosci, perché è il tipo che dice: lei non sa chi sono io! Come se questo dovesse immediatamente meritargli gli ossequi di tutti i presenti. Non ritiene nessuno o quasi alla sua altezza. Detesta che gli altri lo trattino alla pari, perché si sente superiore. Ama mantenere le distanze. Non dà confidenza facilmente. Se lo fa, si comporta come se stesse concedendo un privilegio.

Il prepotente

Il prepotente rappresenta una declinazione particolarmente sgradevole della superbia. Ai soliti difetti dei superbi, il prepotente aggiunge comportamenti aggressivi. Queste persone manifestano la loro voglia di imporsi sugli altri, tentando di sopraffarli. Spesso i prepotenti alzano la voce. Fanno fatica a contenere le loro reazioni. Hanno accessi di rabbia e assumono atteggiamenti dispotici

 Come gestire la superbia negli altri

Se ci capita una persona superba nella stretta cerchia degli amici o degli affetti? È bene ricordare che la sua superbia è un grande ostacolo alle relazioni. Per superbia Adamo ed Eva hanno pensato di uguagliare Dio. Figuriamoci come il superbo intende il rapporto coi suoi simili!

Evitare di farsi trascinare

Se il superbo ci investe con la sua supponenza, è meglio evitare dispute. Il superbo ama lo scontro. Desidera sovrastare l’altro, per provare la propria superiorità. Meglio non farsi trascinare in questi contraddittori, spesso sfibranti e mai costruttivi. Va bene esprimere il proprio parere. Difenderlo strenuamente rischia però di rivelarsi uno spreco di energie.

Arginare i comportamenti antisociali

Proprio quando il superbo mette in atto una escalation di aggressività e tracotanza, è bene dargli dei chiari segnali. Conviene arginare i comportamenti antisociali facendo notare quando esagera. È anche utile dirgli che il suo atteggiamento ferisce gli altri. Oppure che non è opportuno.

Non entrare in competizione col superbo

Meglio evitare la competizione col superbo. Poco importa se in quel particolare argomento siamo più esperti o meglio informati. Il superbo non riconoscerà mai di essere secondo a qualcun altro. Anche se è la verità. Gli manca l’oggettività necessaria.

Non dare troppo peso al loro atteggiamento

Il modo migliore per convivere con un superbo, è non prenderlo troppo sul serio. Il superbo ama troppo sé stesso, per essere interessante per gli altri.

Ho parlato dei vizi:

https://annaporchetti.it/2023/07/09/provare-invidia-e-suscitarla-prevenzione/ https://annaporchetti.it/2023/04/14/i-sette-peccati-capitali/

https://annaporchetti.it/2023/07/31/combattere-accidia/

https://annaporchetti.it/2023/08/22/la-gola-vero-vizio-capitale/

https://annaporchetti.it/2023/08/27/ira/

https://annaporchetti.it/2023/09/20/avarizia-vizio-capitale/

seguimi sul blog: www.AnnaPorchetti.it.

il mio libro si trova qui: https://amzn.to/3VqM5nu