Il (quasi) anniversario del mio blog
Fra le date dei tanti anniversari, compleanni, onomastici, date di scadenza della dichiarazione dei redditi, della revisione auto e della pedicure, da qualche tempo ho aggiunto una nuova ricorrenza. È la nascita del blog. Ogni 18 del mese, ricorre la sua creazione. Un’idea folle che non so neanche io come stia riuscendo a mantenere in vita. Un articolo al giorno, dal lunedì al sabato di ogni settimana che Dio manda in terra. Io sono il contrario della metodicità, io che sono l’affanno e la disorganizzazione fatta persona. Eppure, per qualche misterioso motivo mi sono mantenuta fedele a questo progetto.
Scrivere come risposta a un bisogno introspettivo
Quando ho cominciato, mi sono detta: dai, Anna, adesso lo hai creato. Cerca di utilizzarlo, almeno ogni tanto. Un blog, per stare in vita, ha bisogno di essere aggiornato. Popolato di articoli e contenuti. Strada facendo ho scoperto che io avevo bisogno del blog molto più di quanto esso avesse bisogno di me.
La mia vita, come quella di gran parte delle donne, è fatta di famiglia, lavoro, casa, un minimo di cura personale, almeno per rimanere nei limiti della decenza estetica. È difficile che resti tempo e voglia per altro. Però le sfide intellettuali, emotive, individuali, ci aiutano a rimanere serene, equilibrate, soddisfatte.
Il mio blog mi ha insegnato che avere degli obiettivi personali è fondamentale, anche al prezzo di qualche ora di sonno. Anche se c’è una macchia di sugo sulle piastrelle di cucina, che mi fissa minacciosa. Vorrebbe inchiodarmi al mio senso di colpa. La contingenza quotidiana incombe sulle nostre giornate. Se le mangia.
La villa vista mare
Quando ho aperto il mio blog, scherzavo sull’idea che fosse una villa vista mare virtuale, dove riposarmi. Non ho mai posseduto una villa vista mare. Ma neanche una piccola casa. In verità non ho neanche una stanza che sia tutta mia. Nemmeno in questa casa che, all’inizio della nostra storia familiare, sembrava fin troppo grande. La mia casa, come la mia vita, si è riempita rapidamente. Non ci sono angoli liberi, cassetti vuoti, spazi inutilizzati. Non c’è un territorio fisico da colonizzare in casa. Né c’era uno spazio mentale disponibile, da adibire a qualcos’altro, prima del mio blog.
Invece adesso c’è. È uno spazio che mi è caro. Lo difendo con le unghie e con i denti, dalla quotidianità implacabile. Chiudo a chiave la porta della mia villa virtuale. Mi sistemo davanti alla vista mare e comincio a dare spazio ai miei pensieri. Rifletto e mi interrogo su cose che prima mi scivolavano addosso, per mancanza di occasioni di approfondimento. Penso a contesti e situazioni su cui non mi ero mai soffermata. Cose su cui avevo opinioni confuse, che ora si vanno via via precisando.
Per questo sono una persona diversa, rispetto all’inizio. Me ne rendo conto, quando rileggo gli articoli dei primi mesi. Allora mi dico che un poco sono cresciuta: ho imparato a spiegarmi meglio. Ho trovato la mia voce. Un po’ alla volta ho ampliato il mio campo d’azione. Ho smesso di parlare sempre e solo di me, delle mie paranoie e della mia vita quotidiana. Invece, ho intervistato e interrogato tante persone interessanti, laiche e religiose. Mi sono arricchita moltissimo umanamente e spiritualmente.
Il mio blog guarda avanti
Il mio blog è arrivato oggi all’undicesimo mesiversario. L’undicesimo mesiversario è già quasi un anniversario. Ora che cresce, come con ogni figlio e figlioccio, si fanno i piani per il futuro. Il nostro piano prevede la possibilità di crescere. Di continuare a dialogare. E soprattutto di essere letto.
Non c’è cosa più bella, per chi scrive, che sapere che qualcuno lo legge. Con affetto, attenzione. Talvolta magari senza condividere tutto, ma sempre in un dialogo rispettoso. Mi piacerebbe avere l’occasione di intervistare ancora tante persone. Avere più autori disposti a scrivere nel blog. L’idea di ospitare altre voci, esperienze, testimonianze mi piace moltissimo. Credo che questa pluralità aiuti a conoscere altri punti di vista e riflettere su noi stessi.
Vorrei occuparmi di nuovi argomenti di attualità. Non tanto perché il mondo abbia bisogno dei miei illuminati pareri. Più perché sono io a sentire la necessità di dare alla vita la mia interpretazione e condividerla con chi abbia interesse ad avere una relazione con me. Buona vita al mio blog!
seguimi sul blog: www.AnnaPorchetti.it.
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