Dritte sul primo appuntamento

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Consigli sul primo appuntamento

Una giovane lettrice del blog mi scrive, chiedendomi consigli per il primo appuntamento. E io non vorrei deluderla anche se, a pensarci bene, il mio primo e ultimo (e unico) primo appuntamento risale al mesozoico. Un’epoca oscura in cui, se eri fuori casa e dovevi telefonare a qualcuno, ti toccava infilarti in un parallelepipedo di vetro, lungo e stretto e provvisto di porte. Ragione per cui i fatti tuoi che dicevi al telefono, restavano tuoi e non raggiungevano ogni forma di vita intorno a te, nei dieci metri circostanti.

Un’epoca in cui, per pagare qualcosa, ci volevano delle monete fisiche, vere, reali, puzzolenti e delle banconote spiegazzate. Tempi in cui contavi il resto, non come ora, che i pagamenti sono così virtuali che nemmeno ti accorgi di spendere. Il mondo era popolato di oggetti ormai obsoleti, come: le sveglie, gli orologi, le rubriche del telefono e le macchine fotografiche con la pellicola.

Sì, insomma, non ho ricordi molto vividi del mio primo appuntamento. Tuttavia non sarà questo a fermarmi, dal dare consigli inutili e strampalati. Che poi, il primo appuntamento non è una cosa necessariamente da pischelli. La mia amica Martina il primo appuntamento con quello che adesso è suo marito, l’ha avuto passati i quaranta (lo so, Martina, tu gli avevi detto di non averne più di trentaquattro. Ma tanto, quando Carlo ha scoperto la verità, già ti amava).

Cosa non fare al primo appuntamento

Non è semplice dare i dieci (o dodici o sette) consigli per un primo appuntamento perfetto. Con violini e farfalle nello stomaco. Partiamo allora dalla parte più facile: cosa assolutamente non fare al primo appuntamento.

Accettare il primo appuntamento a casa sua

Ce lo raccontavano le nonne: non accettare caramelle dagli sconosciuti! E meno che mai appuntamenti. Perché anche se il tipo è carino, è amico dell’amico del cugino del tuo collega e l’hai già visto un paio di volte, diciamoci la verità: è uno sconosciuto. Non è assolutamente sensato andare a casa di uno sconosciuto. O invitarlo a casa tua. Meglio vedersi in un posto pubblico e neutro. Così, se ti dovessi accorgere che è un tipo sgradevole, puoi elegantemente tagliare la corta e sparire nel nulla.

Esiste un altro ottimo motivo per cui non è il caso di incontrarsi a casa di lui (o a casa tua). Questo potrebbe generare l’aspettativa di un dopo cena (o dopo appuntamento) a cui sarà poi difficile e antipatico sottrarsi. E lo so che “no” vuol dire “no” eccetera eccetera. Però evitare di rimanere sola con uno sconosciuto a casa sua, è un mezzo sicuramente efficace per evitare situazioni indesiderate.

Puntare tutto sul look

Ok, è ovvio voler ben apparire a un primo appuntamento. Ma senza esagerare. Il look crea aspettative in noi stessa e nell’altro. Pensa alla delusione se, dopo tre ore di trucco e parrucco, la manicure con le unghie vetrocementate e chi più ne ha più ne metta, ti ritrovi a passare una serata noiosa. Magari con uno che ti parla del torneo di calcetto scapoli e ammogliati, in cui è capocannoniere da tre anni di fila!

Scegli un profilo basso. Non un aspetto che urli: “vado fuori con l’uomo dei miei sogni” ma piuttosto un: “esco con un ragazzo simpatico, per passare una serata gradevole”. Così, nessuno si farà male.

Ascoltare

Lo so che la tentazione sarebbe parlare di te. E magari fare bella figura. Raccontare che fai aerobica high impact quattro volte alla settimana. Dirgli e che hai vinto la gara canora di Lido del vattelappesca l’estate scorsa. E che cucini la torta di mele migliore nell’emisfero australe. Però, in un buon primo appuntamento, è quasi più importante ascoltare che parlare.

Perché, mentre sei tutta intenta a svelarti, magari ti sfuggono cose che lui dice, che potrebbero farti piacere. O, al contrario, indurti alla fuga. Quindi ascolta quest’uomo. E alza la soglia di allarme, se i suoi discorsi non ti piacciono.

I soldi

Personalmente diffido delle persone che parlano continuamente di soldi. Di tutto il denaro che hanno e che vogliono ostentare. Diffido anche di quelli che dicono di non avere denaro e lo desiderano spasmodicamente. O di quelli che sbavano per i patrimoni altrui. Queste tipologie incarnano i tre vizi capitali estremi: l’avidità, la superbia e l’invidia. Meglio stare alla larga.

Le lamentele

Non mi piacciono nemmeno le persone che parlano male degli altri. Se ti accorgi che il tuo cavaliere della serata non risparmia bordate a destra e a manca: ad amici comuni, colleghi, parenti, persino al cameriere che vi serve la cena, forse è una persona da tenere alla larga.

Il sesso

Pare che esista anche una tipologia particolare di uomo da scartare al primo appuntamento. L’erotomane logorroico. Mi dicono le amiche single che ci sono uomini inclini a parlare ossessivamente delle loro abilità amatorie. Anche a perfette sconosciute e in contesti insoliti, come davanti a un piatto di orecchiette alle cime di rapa. Non è che io sia moralista, ma mi pare una cosa parecchio fuori luogo. Chi lo fa, o è ossessionato dal sesso (e allora non ci interessa). O sta tastando il terreno, per capire se saremo una facile avventura (e allora non ci interessa). Comunque uno così non è scusabile in nessun caso. Non è seducente o intrigante. E’ solo un porco o un disagiato. O entrambe le cose.

Immaginarti chissà che già al primo appuntamento

Eh lo so, il romanticismo è una cosa bellissima. Ma quando è unilaterale è un boomerang. Anche se l’uomo in questione ti piace, ha una buona cultura, è simpatico, non immaginarti che succederà chissà che. Al rientro a casa, non consultare il sito di Zara Casa, per aprire la lista nozze. Non cominciare a fare la lista degli invitati al matrimonio. O a pensare alla destinazione per la luna di miele. Non farti film strani. Alla lunga, potresti scoprire che non ti piace. O tu non piaci a lui. O magari vi piacete, ma lui non è per le relazioni stabili.

Frequentalo, senza aspettarti che per forza sia l’uomo della tua vita. Cerca invece di conoscerlo. E se ti rendi conto che non fa per te, allontanati il prima possibile. Perché le illusioni sentimentali, una volta che ti si piantano nel cuore, è difficile sradicarle. Meglio allontanarsi, finché il coinvolgimento sentimentale non è ancora forte. Domina le emozioni, non fartene travolgere. All’inizio vacci piano. Procedi coi piedi di piombo.

Sentirti in colpa se lui paga il conto al primo appuntamento

Chiariamo una cosa: se un uomo ti invita fuori per la prima volta, non è elegante che si aspetti di dividere il conto. Non vi conoscete, ti ha invitato lui, ha scelto (auspicabilmente) un posto che poteva permettersi. Alla decima o centesima o millesima volta che uscite insieme, puoi dividere. O addirittura pagare tu. Ma non al primo appuntamento. Non è una questione di soldi, ma psicologica.

Un uomo che non vuole prendersi il rischio di offrirti una cena o un pranzo o una merenda, non è davvero interessato a te. È uno che si sta guardando intorno e cerca di investire, in questa fase esplorativa, meno risorse possibile.

So qual è l’obiezione. Molte amiche mi dicono che preferiscono pagare la loro parte, per non creare nel loro accompagnatore aspettative di una ricompensa. Io questa la trovo una idea orrenda. Un uomo che si aspetta qualcosa in cambio perché ha pagato il conto, va scaricato istantaneamente. Tu non sei nel menù.

Tuttavia, se non vuoi rischiare di trovarti in una situazione imbarazzante, puoi ridurre l’impegno della serata. Invece di una cena, virare su una cosa meno impegnativa: un caffè, un tè, un gelato, un aperitivo. Un’occasione che ti permetta comunque di decidere se ci sono le basi per continuare a frequentarvi, senza incidere sulle sue tasche in modo eccessivo. Se poi ti rinfaccia pure il tè o il gelato, a quel punto sai che mollarlo è la cosa più giusta da fare.

Lo spirito del primo appuntamento

Quello che raccomando di non perdere di vista è lo scopo del primo appuntamento. Che non è quello di ricevere complimenti, di essere strepitosa, di raccontargli tutto il tuo passato o parlargli (già) del vostro futuro. Lo scopo del primo appuntamento è capire se ci sarà un secondo appuntamento. Perché, nell’agenda della ragazza assennata, gli appuntamenti hanno una forma di imbuto. In tanti possono avere la chance di un primo appuntamento conoscitivo. Ma molti meno arriveranno al secondo e poi ancora più avanti. Dovrai fare selezione. Uno su mille ce la fa. A te serve un uomo da amare. Non una riunione di condominio.

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