Metti una volta un pettegolo…

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Avere a che fare con un pettegolo

Come si riconosce il pettegolo? Ne ha sempre per tutti. Conosce i più intimi particolari delle vite altrui. Soprattutto le magagne. Anche se non siete amici, né avete confidenza, ve li riferirà subito. Non vede l’ora di farlo. Qualunque informazione sugli altri, di cui venga a conoscenza, la diffonderà alla velocità della luce.

Questo è l’identikit del pettegolo. Prima o poi tutti ci imbattiamo in qualcuno che pratica l’antica prassi del pettegolezzo. Nessun segreto è al riparo, se il pettegolo è nei paraggi. Diciamo la verità: spettegolare è un’attività comunissima.

C’è chi spettegola per hobby. Altri hanno fatto dei pettegolezzi una passione. Se nelle amicizie, al lavoro, in famiglia c’è un pettegolo, ce ne accorgeremo subito. Perché i pettegolezzi arrivano ovunque. E colpiscono come pietre. Tutti possiamo essere oggetto delle curiosità morbose di qualcuno. Il problema del pettegolo è che getta discredito sulle persone di cui sparla. Il pettegolezzo nasce dalla volontà di danneggiare la reputazione altrui.

Perché il pettegolo si comporta così?

Perché il pettegolo si comporta così? Alla radice del pettegolezzo c’è spesso l’invidia. Alcune volte, chi diffonde pettegolezzi lo fa per gestire potere, in un contesto sociale. In altri casi, il pettegolo cerca visibilità e attenzione. I pettegoli non sono tutti uguali. Ecco alcuni profili comuni di pettegolo.

Il pettegolo ciarliero

Questo individuo sfrutta ogni momento di socialità per diffondere pettegolezzi e raccoglierne. Riesce ad attaccare bottone in ogni momento: al bar, in fila in posta, all’uscita della chiesa, in pausa pranzo. Il pettegolo ciarliero è generalmente una persona estroversa e comunicativa. Questo è il motivo per cui spesso ha un discreto seguito. Le sue chiacchiere distraggono ed intrattengono.

Per queste ragioni, molte persone in buona fede potrebbero ritrovarsi ad ascoltarlo O condividere col pettegolo informazioni su se stessi o su altri, alimentando le fonti di cui il pettegolo è sempre alla ricerca. Questo accade anche a chi solitamente condanna i pettegolezzi.

Il pettegolo ciarliero ama essere al centro dell’attenzione e sapere cose prima e meglio degli altri. Chiunque può essere oggetto dei suoi pettegolezzi. Il pettegolo ciarliero non ha obiettivi preferenziali. A lui interessano tutti e tutto.

L’apparente giovialità del pettegolo ciarliero non deve trarci in inganno: non è meno pericoloso di altri tipi di pettegoli. Anzi, talvolta, proprio il suo modo di fare così accattivante ci fa abbassare la guardia. Bisogna prestare molta attenzione. Non fatevi ingannare dall’idea che quei pettegolezzi siano sono: “quattro chiacchiere in compagnia”. E ricordate che chi parla degli altri davanti a voi, non esiterà a parlare di voi con gli altri.

Il pettegolo maligno

Il pettegolo maligno non ha la leggerezza del pettegolo ciarliero. A differenza dei pettegoli ciarlieri, i maligni non diffondono pettegolezzi per il semplice piacere di farlo. Per il pettegolo maligno, le informazioni da divulgare sono uno strumento, con cui raggiungere altri scopi.

Questa tipologia di persone usa il pettegolezzo per screditare chi considera ostacolo per i propri interessi. Per questo, il pettegolo maligno usa pettegolezzi gravemente pregiudizievoli dell’immagine di chi ne è oggetto. Di solito, non sparla di chiunque. Si concentra invece su coloro che vuole danneggiare. E li colpisce senza pietà.

Se prende di mira qualcuno, può causargli seri danni. Il pettegolo maligno parte da qualche comportamento reale della vittima. Comportamenti sotto gli occhi di tutti. Li esagera e li deforma, per suffragare la sua tesi. Per questo i suoi pettegolezzi sono spesso diffamatori. Diffidate di chi parla male di altre persone. Specie se sospettate che abbia un vantaggio nel farlo.

Il pettegolo salvatore

Il pettegolo salvatore sostiene che il suo spettegolare sia un servizio di pubblica utilità, reso al mondo. Non sempre ne è realmente convinto. Tuttavia, questa è la sua giustificazione ufficiale. Spesso si nasconde dietro a un falso amore per la verità. Se date retta a lui, vi racconterà che ha ottime ragioni per dire quello che dice. E che lo fa a proprio rischio, perché è la cosa giusta da fare.

Vi dirà che ha lo scopo di mettere in guardia tutti dalla negatività del soggetto in questione. E lo fa per preservare gli interessi della collettività. Per questo è difficile metterlo di fronte alla inappropriatezza del proprio comportamento. Conviene non farsi intrappolare da questa narrazione pseudo etica del pettegolezzo.

Il pettegolezzo è peccato

Il pettegolezzo non è solo spiacevole. E’ anche peccaminoso. Nelle Sacre Scritture, pettegolezzo e pettegolo sono spesso condannati. I segreti altrui devono essere custoditi con la nostra migliore diligenza e discrezione.

Discuti la tua causa con il tuo vicino, ma non rivelare il segreto altrui; Proverbi 25,9

Il problema del pettegolezzo è che semina la divisione:

L’uomo perverso semina contese, il maldicente disunisce gli amici migliori. Proverbi 16: 28 

Tutto questo è contrario alla fratellanza e alla carità, da praticare gli uni verso gli altri.

Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Romani 12,10

La zizzania cresce insieme al grano buono e può rovinarlo. Gesù usa questa parabola con i discepoli. Vuole metterli in guardia da maldicenze, divisione, male, che rischia di mescolarsi al bene, nel campo del mondo. Conviene guardarsi da chi semina ostilità, attraverso maldicenza e pettegolezzo.


Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. Quando l’erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. Matteo 13,24-30

Il comportamento più saggio è tenere la bocca chiusa. Evitare di diffondere parole che screditino l’altro.

Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra è prudente. Proverbi 10:19

E San Paolo raccomanda:

Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta. Efesini 4:29

Consigli per gestire il pettegolo

Cosa fare allora, se si ha a che fare con un pettegolo? Ecco qualche consiglio.

Evitare di dare retta ai loro pettegolezzi

Se capitate vicino a un pettegolo, non prestategli ascolto. Cambiate argomento. Andate via con un pretesto. O, se preferite, dite chiaramente che non amate parlare degli assenti.

Non rivelate mai nulla al pettegolo

Per prudenza, evitate di rivelare al pettegolo informazioni su voi stessi o su altre persone, che possano essere deformate o diffuse. Se non potete evitare il pettegolo, spostate sempre la conversazione su terreni neutri.

Non credete alle voci che mette in giro

Non date credito alle voci messe in giro dal pettegolo. Anche se dovessero sembrarvi verosimili, ricordatevi la fonte ed esercitate prudenza e distacco.

Fate attenzione a non contribuire alla diffusione di altri pettegolezzi

Non riferite mai a nessuno le informazioni rivelate dal pettegolo. Nemmeno prendendone le distanze. Interrompete la catena di diffusione delle delazioni.

Occhio al pettegolo! Se lo conosci, lo eviti!

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