L’importanza della fedeltà

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Amore e fedeltà

La fedeltà è ancora di moda? Pare di no. Vi ricordate la famosa scappatella? Pensavo l’avessimo seppellita. Credevo si trovasse ormai solo nelle commedie degli equivoci degli anni cinquanta e sessanta. Una cosa vecchia. Un gusto cinico per la trasgressione che dovremmo aver perso, in questa epoca che ormai ha trasgredito così tanto, da essersi annoiata. Questo pensavo.

Eppure, l’infedeltà coniugale non sembra essere tramontata. Anzi. Celebrità di tutto il mondo fanno a gara per tradirsi. Talvolta si lasciano, per inseguire questi nuovi amori. In altri casi, decidono rimanere insieme comunque, magari portando avanti la relazione extra coniugale. Alcuni lo chiamano poliamore, cercando di spacciarlo per qualcosa di assolutamente moderno. Il fatto è che l’infedeltà è sempre esistita e ha sempre distrutto grandi e piccole storie d’amore.

Dolly Parton, la cantante folk americana, ha commentato: La monogamia è una delle virtù più sopravvalutate. La monogamia è monotonia. E Jada Pinkett – che non conosco se non per essere la moglie di Will Smith – pare abbia una relazione matrimoniale aperta. I due hanno dichiarato: «Siamo una coppia aperta, il nostro segreto è la libertà».

Se entrambi sono d’accordo, che male c’è? Dirà qualcuno. In realtà, la mancanza di fedeltà è una grave minaccia, per la solidità di una unione.

Un amore può reggere senza la fedeltà?

Qualunque cosa vogliano farvi credere, la fedeltà è un ingrediente essenziale del matrimonio e dell’amore in generale. E questo, in qualunque cultura, paese, situazione. La fedeltà è un bisogno dell’uomo. Tutti desideriamo essere amati in modo esclusivo. Sogniamo di essere amati con tutto il cuore, di essere la persona più importante, nella vita di chi amiamo.

Non a caso, l’impegno alla fedeltà è una delle promesse che gli sposi fanno l’uno all’altro. Gli sposi decidono di mantenersi fedeli sempre: nella gioia e nel dolore, in salute in malattia, nella buona e nella cattiva sorte. Insomma, la fedeltà è uno dei pilastri del matrimonio. E si sa che, a tirare giù i pilastri, crolla l’intero edificio. La chiamata alla fedeltà è così importante, che non prevede eccezioni. Nemmeno se le cose vanno male, siamo dispensati dal mantenerci fedeli.

Il matrimonio è dono reciproco

Lo dice l’evangelista Marco, citando Gesù: “per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto” (Marco 10:12).

Col matrimonio si diventa una cosa sola. Ma esattamente, cosa vuol dire?

Se ti sposo, ti dono me stessa. Tu fai altrettanto. Il dono è completo, totale, incondizionato. Non posso dire: sì, ti dono me stessa, ma solo dal lunedì al giovedì, perché nel fine settimana voglio sentirmi libera di fare altri incontri. Né posso dire: ti sono stato fedele per un certo numero di anni. Adesso ho voglia di cambiare, di frequentare altre persone.

Se si pensa di potersi ritagliare una zona franca, si sta già contravvenendo al proprio impegno. Invece, proprio perché ci impegniamo a essere dell’altro e ad accogliere l’altro, il matrimonio non può prescindere dalla fedeltà. Per questo, tradire il coniuge è anche tradire sé stessi.

Il tradimento è un patto di lealtà

Il matrimonio è un patto di lealtà fra due adulti, pienamente consenzienti. Il Signore lo ha detto espressamente, poiché sa che noi uomini tendiamo a farci spesso degli sconti e a cercare compromessi, per fare quel che ci conviene.

Eppure dite: «Perché?» Perché il SIGNORE è testimone fra te e la moglie della tua giovinezza,
verso la quale agisci slealmente, sebbene essa sia la tua compagna, la moglie alla quale sei legato da un patto.
(Malachia 2,14)

La slealtà verso il coniuge gli infligge una grave ferita. Non va minimizzata, né presa sotto gamba, perché così fan tutti! Non giustificatevi pensando che anche il capitano della nazionale di calcio ha tradito la moglie. Si è fatta un amante anche quell’attrice così famosa e pure il frontman della mia band rock preferita. Non è previsto lo sdoganamento dell’infedeltà, legata ai costumi moderni. Dio condanna la slealtà senza appelli.

I rischi per la fedeltà

Saremo sempre belli, ben vestiti, innamorati come quel giorno, davanti all’altare? In quella circostanza tutto sembrava non solo possibile, ma anche facile. In realtà la vita insieme ci ha insegnato che abbiamo asperità di carattere. Che certi giorni non ci sopportiamo. Che abbiamo perso capelli e preso chili in più. A volte siamo troppo stanchi o amareggiati dalla vita, per guardare l’altro con gli occhi dell’amore.

Mantenersi fedeli è una questione di metodo, di coraggio e di speranza. La fedeltà è uno sport estremo. Un esercizio da duri. La nostra fragilità di umani ci induce in tentazione. Ci fa credere che scappare, se il matrimonio scricchiola, sia la soluzione migliore. Che in un’altra relazione e fra altre braccia, troveremo tutto quello che ci manca. Che la nostra fame di amore sarà completamente saziata.

Eppure, è tutta una illusione. Perché lo scricchiolamento è una caratteristica naturale e fisiologica dei matrimoni, così come dei pavimenti in parquet. Le assi di legno scricchiolano un po’, sotto il nostro peso, ma sono solidamente fissate al pavimento.

Amare affidando le promesse a Dio

La nostra imperfezione umana, il nostro essere peccatori, fa si che nessun essere umano possa riempire completamente il nostro bisogno d’amore. Non lo farà l’uomo (o la donna) che abbiamo sposato lustri o decenni fa. A maggior ragione non lo farà l’uomo (o la donna) che abbiamo incontrato in ufficio, in palestra, al supermercato. Lui (o lei) che attrae la nostra fantasia oggi, ha le stesse manchevolezze della persona che abbiamo sposato. Forse ne ha anche di più! Solo che adesso, da lontano, ancora non ce ne siamo accorti.

L’unica possibilità è affidare il nostro amore coniugale a Dio. Le sue promesse sono perfette e lui può colmarci di quell’amore che desideriamo e non troviamo. Lo diceva San Paolo, che bisogna puntare alto. Anzi, bisogna avere il coraggio di fare la puntata più alta di tutte. Quella che ci fa fare jackpot. Se avremo puntato sul sacramento, se manterremo la promessa di fedeltà, incasseremo tutto.

Chi viene istruito nella Parola, condivida tutti i suoi beni con chi lo istruisce. Non fatevi illusioni: Dio non si lascia ingannare. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione. Chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. Galati 6: 7-8

La fedeltà del cuore

La fedeltà non è però solo una questione di relazioni extra coniugali. È una lealtà più profonda, che richiede la purezza del cuore. Fantasie o desideri extra coniugali, anche se poi non li realizziamo, non ci rendono innocenti. Gesù è molto chiaro e sconfessa gli alibi dietro ai quali noi uomini talvolta ci nascondiamo. Ebbene sì, vale pure col pensiero!

Voi avete udito che fu detto: “Non commettere adulterio”. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. (Mt 5: 27-28)

Per questo è bene tenersi lontani da ogni situazione pericolosa. Ovvero da circostanze che ci portino a coltivare speranze o desideri su una persona che non è il marito o la moglie. Se anche queste speranze o desideri non si avverassero mai, avremmo comunque già tradito la fedeltà coniugale.

Abbiamo parlato di fedeltà anche qui: https://annaporchetti.it/2023/07/29/intimita-nel-matrimonio-intervista-a-nicoletta-musso-oreglia/

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