Sesso, droga, alcol: fine dell’età dell’innocenza

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Sesso, droga, alcol, che succede ai ragazzi?

Una brutta storia di sesso, droga alcol e abuso è trapelata qualche fa. Il fatto risale a Capodanno scorso. Una ventina di ragazzi fra i 15 e i 17 anni, avrebbe avuto rapporti sessuali con due ragazzine di soli 12 anni. I rapporti sono stati filmati con i cellulari e poi condivisi con altri via chat. Pare che tutti fossero alterati dal alcol e sostanze. Un micidiale mix di sesso, droga, alcol, ha causato il caso.

Ne emerge un rapporto disinvolto e irresponsabile con sesso, droga, alcol. L’uso di sostanze ha tolto ai ragazzi la lucidità. L’approccio con il sesso è stato degradante, volto a usare l’altro per i propri scopi. Sesso mirato alla propria soddisfazione fisica. Gli onnipresenti telefoni cellulari hanno documentato i rapporti intimi, per poi diffondere i video, con grave danno per le persone coinvolte.

Il parere dell’esperta

Ho chiesto alla Dr.ssa Manuela Deidda, psicologa e psicoterapeuta, che segue adolescenti e preadolescenti in difficoltà, di commentare. Ecco le sue parole:

La notizia di cronaca ci spinge a riflessioni psicologiche e sociali.

Sempre più nel mio osservatorio psicologico arrivano notizie simili. Preadolescenti e adolescenti si ritrovano in situazioni di forte pericolo per la propria crescita psichica, con esperienze molto precoci sul piano sessuale di forte impatto traumatico nella costruzione della propria identità.

Il caso descritto non è isolato. Noi psicologi ci accorgiamo che le nuove generazioni, influenzate dai media e dal massiccio ricorso ai cellulari, e da una forte diffusione delle droghe “leggere”, accedono in modo facile e poco ponderato ad atti sessuali. Rapporti fisici che possono condizionarli anche una intera vita sul piano emotivo, comportamentale e sessuale.

I ragazzi e le ragazze di oggi manifestano una forte perdita di consapevolezza e comprensione delle conseguenze delle loro azioni. Si ritrovano a fare certe esperienze, specie quelle sessuali. Non immaginano quanto queste, vissute in epoca molto precoce, possano condizionare la loro visione futura del rapporto di coppia, della sessualità e della intimità con l’altro sesso.

In questo accesso precoce alla sessualità, essi sottovalutano la dimensione del dominio e dell’abuso. Abuso che si cela in esperienze di intimità forzata con un’altra persona, coetanea o di età più grande. Perdono di vista il consenso della persona ai comportamenti intimi. Manca la valutazione critica delle conseguenze psichiche o anche fisiche (mediche) in quella persona.

La normalizzazione di alcol, sesso, droga nel mondo contemporaneo

Il mix di sesso, droga e alcol è oggetto di una sorta di normalizzazione. Sono ormai più di cinquant’anni, che sentiamo ripetere che certe droghe non sono poi così pericolose. I consumi non accennano a calare. Al contrario, si abbassa l’età media degli utilizzatori. La droga riguarda non più solo disadattati, persone marginalizzate. Il fenomeno riguarda un numero crescente di persone comuni.

Droghe: tutto quello che c’è da sapere

La cocaina

Da droga di élite, degli yuppies, la cocaina è diventata economica e popolare. Si sente dire che è una droga “igienica”, pulita, un aiuto per “tirarsi su”. Sostanza per gente bene integrata, che ha una vita normale. Mica come l’eroina, che è la droga dei disperati. https://www.micromega.net/binomio-alcol-e-cocaina/

Il 6,9% degli italiani ne ha fatto uso almeno una volta nella vita. Il 25% dei “consumatori” l’ha utilizzata per la prima volta entro i 18 anni. Il 30% lo ha fatto fra i 18 ed i 21 anni. https://www.politicheantidroga.gov.it/media/1845/cap2.pdf

Le nuove droghe sintetiche

Poi sono arrivate le droghe sintetiche. Anche di quelle si sente dire che sono solo pasticche. Niente di invasivo, quasi innocue. Le prendi in discoteca, per assicurarti qualche ora di divertimento. Che vuoi che sia? Una droga per liceali! Un’abitudine per passare una serata piacevole, di cui si sottovaluta la pericolosità. https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/07/droghe-e-discoteche-si-prende-una-pasticca-come-fosse-uno-shottino-e-cambiato-il-concetto-di-trasgressione/2957514/amp/

Il 4,1% degli studenti fra 15 e 19 anni ha utilizzato almeno una volta nel corso della vita una o più di queste nuove sostanze psicoattive. https://www.politicheantidroga.gov.it/media/3070/relazione-annuale-al-parlamento-2021.pdf

La cannabis

La cannabis è sempre più pervasiva. Anche lì: che sarà mai, è una droga “leggera”! E’ la droga delle feste, della socializzazione, della compagnia. Meno di tre mesi fa, la fondazione Veronesi lanciava un allarme a proposito della cannabis. La percezione dei rischi fra i giovani consumatori è bassa. Gli esperti spiegano che la sottovalutazione dipende anche dall’espressione: “droga leggera”.

Induce a pensare che sia meno pericolosa di quelle “pesanti”, considerate “da tossicodipendenti”. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/i-rischi-della-cannabis-perche-la-percezione-tra-i-giovani-e-diminuita-amp#section-2

Eppure anche le droghe “leggere” causano danni. La loro gravità dipende da quanto è precoce l’inizio del consumo. La cannabis può compromettere lo sviluppo del cervello, danneggiarne le capacità funzionali e cognitive. Il 27,2% della popolazione italiana ha fatto uso almeno una volta nella propria vita di cannabis. Il 15,4% dei consumatori hanno età compresa tra i 15 e i 34 anni, secondo  l’European Monitoring Centre for Drugs Addiction (EMgCDDA)  (dato 2022)

Ma anche l’alcol non è innocuo

E l’alcol? Nel 2020, il 18,2% dei ragazzi e il 18,8% delle ragazze fra gli 11 e i 17 anni, ha consumato almeno una bevanda alcolica. Negli ultimi dieci anni, per la fascia di età 18-24 anni si è passati dal 69,1% del 2010 al 73,5% del 2020. Tre giovani su quattro consumano alcol.

L’alcol serve per “sciogliersi”. Per essere disinvolti. Allenta i freni inibitori e permette comportamenti più audaci. Tutto questo non è privo di conseguenze. Il consumo di alcol in età adolescenziale può pregiudicare: memoria, controllo dell’attenzione, emozioni, capacità di critica, comportamenti ecc. anche in modo permanente. https://www.centrostudilivatino.it/bevande-alcoliche-aumenta-il-consumo-fra-gli-adolescenti/

Le droghe e l’alcol riducono la capacità di giudizio di chi le assume. Spiegano gli esperti che ormai è considerato accettabile alterarsi, con sostanze psicoattive. https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_dicembre_03/cannabis-consumo-record-tra-i-giovani-si-spaccia-anche-a-scuola-se-porti-clienti-la-dose-e-gratis-0a6b0bbf-9227-4eb0-9d73-f6f370cccxlk.shtml?refresh_ce

Lo sdoganamento del sesso “senza impegno”

Tuttavia, anche senza droga e alcol, l’atteggiamento nei confronti del sesso è cambiato.

Si sente da decenni che il sesso senza impegno vada bene. Si può fare sesso senza amore: per curiosità, per noia, per capriccio. Questo non sarebbe impoverimento della nostra umanità, ma conquista. Siamo stati martellati dall’idea che il sesso sia una forma di intrattenimento, un passatempo come un altro. Questi rapporti occasionali sono chiamati “libertà sessuale”. E’ stato detto che non c’è nulla di male ad andare con il primo, il secondo, il centoventottesimo che passa.

Il sesso fine a sé stesso sarebbe cosa buona e giusta sempre. Anche quando del bene dell’altra persona non ci importa niente. La nostra cultura predica che l’altro può essere semplicemente strumento per soddisfare noi stessi. Il principio è: se stai bene tu, che t’importa di cosa prova l’altro?

Sesso, droga, alcol, la fiera delle illusioni

Sesso, droga, alcol: i giovani li mettono insieme, nell’illusione di sperimentare un piacere più intenso, egoistico. Un piacere in cui l’altro scompare.

https://www.cosmopolitan.com/it/benessere-salute/a30430216/sesso-droga-effetti-chemsex/

Attraverso lo “sballamento” si cerca un sesso performativo. L’obiettivo è provare sensazioni più forti, una maggiore eccitazione, una durata superiore del rapporto. Un sesso vuoto di sentimenti e di autenticità. https://www.donnamoderna.com/news/societa/cos-e-chem-sex-sesso-droghe?amp=true

I ragazzi sono cresciuti in una cultura in cui non c’è più niente di male, tutto è lecito. Molti mettono in pratica ciò che hanno assimilato. Sesso, droga, alcol, perché no? Pensano tanti giovani e giovanissimi. La nostra società raccoglie i frutti di decenni di messaggi sbagliati.

La pedopornografia completa il quadro

A questa vicenda terribile, si aggiunge la pedopornografia. La diffusione delle riprese dei rapporti sessuali avvenuti fra minorenni, danneggia seriamente le due giovanissime.

E’ già accaduto che, donne filmate in atteggiamenti espliciti, si siano addirittura suicidate, per sottrarsi alla vergogna.

Danni a lungo termine di uno “sballo” di sesso, droga, alcol

Quali saranno le conseguenze di questo episodio, per le ragazze coinvolte?

Spiega la Dr.ssa Deidda:

Una esperienza di questo tipo sarà un trauma piuttosto grave per le due ragazzine. Non potranno avere più fiducia nei loro coetanei, che le hanno ingannate. Tale esperienza, se non elaborata cognitivamente ed emotivamente, lascerà un ricordo indelebile nella loro mente.

Gli abusi in età adolescenziale sono spesso alla base di problematiche psicologiche rilevanti. Ad esempio, causano disturbi di ansia, disturbi di panico, depressioni, disturbi della personalità, disturbi della sessualità in età giovanile e adulta. In questo caso l’aggravante è che le ragazze sono oggetto di scherno fra i loro coetanei. Le loro “prestazioni inconsapevoli” sono diventate materiale divulgativo sulle chat di messaggistica.”

Come combattere la diffusione di sesso, droga, alcol e i loro effetti fra i giovani?

Come si può agire per arginare la diffusione di sesso, droga, alcol e i loro effetti fra i giovani? I genitori devono riprendere le redini dell’educazione dei figli. Contrastare una cultura permissiva, ripristinando dei limiti. La famiglia deve insegnare una netta distinzione fra bene e male, lecito e illecito.

Avverte la psicologa che bisogna spiegare ai ragazzi: “i pericoli a cui vanno incontro quando riducono sé stessi a puri oggetti di godimento per qualcun altro o allo svilimento della propria dignità personale e della propria sfera intima.”

La comunicazione fra genitori e figli va coltivata. Ai ragazzi serve la guida dei genitori. Cosa non sempre facile. Avvisa la Drssa Deidda: “Purtroppo neanche le famiglie riescono più a sintonizzarsi con i ragazzi. I genitori non comprendono la necessità di dialogo, comunicazione dei figli. Né la trasmissione di informazione e messaggi che valorizzino vita sessuale, affettività e il rispetto della sfera più intima dei figli.”

Solo il dialogo e la vicinanza dei genitori previene le “esperienze dolorose e difficili che i ragazzi possono fare in contesti in cui l’empatia per l’altro e il rispetto della sua intimità (anche sessuale) non è più un valore da difendere e tutelare.”

La drssa Deidda è stata intervistata sulla pornografia qui: https://annaporchetti.it/2023/07/07/pornografia-fra-i-giovanissimi-parla-lesperta/

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