Le buone maniere a tavola: consiglio di lettura

Vai al blog

I miei articoli:

Le buone maniere a tavola

Le buone maniere a tavola: perché ce ne preoccupiamo? Lo abbiamo capito sin da bambini: ci sono regole precise, quando si mangia. Praticare o no le buone maniere a tavola, distingue la persona educata da chi non sa comportarsi. Per non fare cattive figure, bisogna sapere esattamente cosa fare. Ci sono prescrizioni per stare seduti, bere, tagliare, mangiare i vari tipi di alimenti.

I primi manuali di buone maniere a tavola sono apparsi nel Medioevo. I destinatari erano i membri di una classe emergente: la borghesia. Dovevano acquisire comportamenti che li rendessero bene accetti nei nuovi ambienti, in cui riuscivano a essere ammessi.

Altri destinatari dei manuali di bon ton erano i sacerdoti. Nei conventi confluivano uomini di varia estrazione sociale e culturale. Serviva un codice comune, che ne uniformasse i comportamenti. Per lo meno negli aspetti della vita comunitaria, come i pasti.

Le buone maniere a tavola sono diventate sempre più importanti. Il loro peso cresceva, man mano che le necessità della vita sociale aumentavano.

Le buone maniere a tavola, come riflesso della cultura

Il libro che consiglio questa settimana è proprio dedicato a questo argomento. Si intitola infatti: Storia delle buone maniere a tavola. Ma non aspettatevi un elenco di norme per fare bella figura a una cena formale. Il libro è molto di più. Infatti, l’autrice, Margareth Visset, docente universitaria, ha minuziosamente ricostruito lo sviluppo delle buone maniere a tavola.

Ha raccolto usi e costumi a tavola, di varie civiltà, passate e presenti. Emerge che ciascuna cultura ha sviluppato in modo originale e autonomo un suo specifico codice di comportamento durante i pasti. Alla base delle buone maniere a tavola, ci sono rapporti gerarchici, necessità igieniche, desideri o paure. Ogni popolo ha riflesso nelle abitudini a tavola, le convenzioni sociali.

Curiosità sullo stare a tavola

Leggendolo apprenderemo, ad esempio, com’è nato il brindisi. Come i rituali del brindisi si siano evoluti dall’antichità ai giorni nostri. Scopriremo quali significati si condensavano nei gesti e nelle frasi di accompagnamento ai brindisi.

Come si è modificato il modo di stare a tavola? E in che modo è cambiato il numero di portate o la disposizione dei posti intorno al tavolo? Com’è nata e cambiata l’abitudine di conversare durante il pasto? La Visser racconta nel libro queste e molte altre curiosità.

Storia, antropologia, filosofia, letteratura sono le fonti a cui l’autrice attinge. Ci accompagna così in un viaggio alla scoperta delle buone maniere a tavola. L’autrice menziona opere pubblicate nell’antichità e aneddoti storici. Cita raccomandazioni di personaggi famosi, su come stare degnamente a tavola. Parla di molti argomenti correlati al cibo. Anche se in apparenza lontani: ad esempio il cannibalismo. Parla di rituali religiosi alimentari nell’antichità e oggi.

Ogni aspetto relativo al consumo dei pasti in comunità viene esaminato. Sia in occidente, che in paesi molto lontani, come l’Oriente e l’Africa. Quattrocento trenta pagine che scorrono via in modo molto piacevole. Circa settanta pagine di bibliografia, offrono infiniti spunti di approfondimento a lettori curiosi.

il libro è in vendita su Amazon: https://amzn.to/44L4Gyq

Seguimi sul Blog: www.annaporchetti.it

il mio libro si trova qui: https://amzn.to/3VqM5nu

per ricevere gli aggiornamenti su blog e podcast, iscriviti al canale Telegram: https://t.me/annaporchetti

buone maniere a tavola