Abbasso lo spreco, evviva il riuso

Vai al blog

I miei articoli:

La rivoluzione del riuso

Forse non tutti se ne sono accorti, ma è in corso una vera e propria rivoluzione. Quella del riuso. La nostra è stata per decenni la cultura dell’usa-e-getta. La plastica e la carta per uso industriale hanno cambiato le nostre abitudini. Sono definitivamente tramontati tovaglioli e fazzoletti in stoffa, le bottiglie e barattoli in vetro hanno lasciato il posto a quelli in plastica. Stessa cosa è avvenuta con i mobili. Oramai quasi tutti sono in laminato plastico. Gran parte delle fibre che indossiamo sono sintetiche. Sono in plastica i giocattoli dei nostri figli, i sacchetti in cui conserviamo e trasportiamo gli alimenti.

Questi materiali, molto più economici, hanno reso inutile il riutilizzo. Potevamo permetterci di produrre beni da usare poco, addirittura solo una volta e di cui poi disfarci. La cultura dell’usa-e-getta ha così tanto pervaso i consumi che, ad un certo punto, riparare qualcosa è diventato più complicato e costoso che ricomprarla. Tutto questo non accade senza conseguenze. Produrre ogni volta da zero, smaltire i rifiuti che non si possono riciclare, ha un costo economico ed ambientale.

La situazione ci sta spingendo a un uso più consapevole degli oggetti. E ci fa recuperare, seppur solo in parte, l’abitudine che era stata delle generazioni precedenti: di fare del riuso una scelta costante. Da attuare ogni volta che si può. Oggi vorrei parlare del riuso di alcuni oggetti che fanno parte della nostra vita e che forse con troppa leggerezza buttiamo via. Oggetti che possono avere un riuso che permette di risparmiare e di inquinare meno.

I quotidiani: idee per il riuso

Il quotidiano è un bene effimero per definizione. Va in stampa di notte e, quando all’alba arriva in edicola, le notizie che riporta – se non altro quelle di attualità- sono già vecchie. Le news corrono sul filo: le informazioni si sono smaterializzate e digitalizzate. Si aggiornano in tempo reale. Ciononostante, la carta stampata ha ancora i suoi estimatori. C’è chi non rinuncia  a comprare un quotidiano, pur sapendo che ha vita così breve. A mezzogiorno è già invendibile. D’altro canto, i più si limitano a sfogliarlo. Cosa fare di tutta quella carta? Ecco alcune idee per il riuso.

Il riuso in cucina: per liberarsi dei residui di frutta e verdura

Dovete pelare le patate, pulire i fagiolini, mondare i peperoni o i carciofi? Stendete sul piano di lavoro un paio di fogli di quotidiano. Alla fine del lavoro, potete appallottolarli con il loro contenuto di residui organici e buttare via tutto insieme.

Il riuso per la cura della casa: Proteggere il fondo dei pensili

Avete un pensile di cucina in cui conservate olio, aceto, salsa di soia o altre sostanze che potrebbero inavvertitamente macchiare il fondo del mobile? Per evitarlo, usate uno o due fogli di carta di giornale. Metteteli sul fondo del pensile e appoggiatevi sopra le bottiglie: assorbiranno eventuali gocce di liquidi che possono sporcare il mobile.

Lavare i vetri: un antico riuso

Lavare i vetri con la carta di giornale è un trucco usato da nonne e mamme. Permette di pulire bene la superficie dei vetri, senza lasciare antipatici aloni.

Rivestire i libri

Avete libri scolastici o vocabolari che usate spesso? Volete proteggerne le copertine dall’usura quotidiana? Potete foderarle con carta di giornale e scotch. Saranno cosi al riparo da macchie di inchiostro, sporco e graffi.

Per i regali

Avete finito la carta da regalo? Un’idea carina, ecologica ed economica è utilizzare i fogli di un quotidiano. Si tratta di un riuso molto pratico, perché un foglio aperto di un quotidiano è più grande dei comuni fogli di carta da regalo ed è più facile da piegare.

Nella scarpiera

Dovete mettere via delle scarpe a cui tenete particolarmente? Potete appallottolare la carta di giornale e inserirla all’interno. In questo modo, le scarpe manterranno la loro forma. Specie se, come me, tenete le scarpe un po’ troppo pigiate fra loro, in una scarpiera cronicamente insufficiente.

Il riuso antipolvere

Avete armadi o mobili alti e difficili da pulire? Potete appoggiare sulla loro superficie piana un foglio di carta di giornale. Il foglio raccoglierà la polvere e basterà cambiarlo spesso, per evitare che si accumuli polvere là dove à difficile pulire (personalmente lo faccio anche con la parte superiore del frigo.

I sacchetti di carta per alimenti

I sacchetti di carta in cui avvolgiamo il pane, possono essere riutilizzati in diversi modi.  

Proteggere patate, cipolle e tuberi

Ci sono verdure come le patate le cipolle ed altri tuberi, che diventano inutilizzabili, se cominciano a germogliare. Il modo migliore per evitare questo processo, è tenerli al riparo dalla luce. Per questo scopo, possiamo avvolgerli nella carta del pane, prima di riporli in frigo. Per questo uso, la carta di giornale non si presterebbe: infatti è meno igienica e inoltre, la verdura sarebbe a contatto con l’inchiostro.

Il riuso in cucina: le fritture

La carta del pane è perfetta per mantenere la frittura asciutta e tiepida. Dovete aprire il sacchetto in due, e appoggiare gli alimenti fritti, scolati dell’olio in eccesso, verso la parte del sacchetto che è stata all’interno. Quella che era a contatto con il pane. È una opzione meno costosa della carta casa, ma altrettanto efficace.

Sempre a proposito di riuso per le fritture, è possibile mettere il pan grattato nella carta del pane e tamponare l’alimento da impanare fra i lembi della carta. In questo modo, si impana, senza sporcare altri contenitori.

Come cestino del pane

Se arrotolate le estremità del sacchetto del pane, ne ricaverete un cestino, in cui mettere il pane da servire a tavola. A fine pasto, se il pane è avanzato, potete semplicemente richiudere il sacchetto di carta e inserirlo in un sacchetto di plastica per alimenti (come quelli per il freezer), pe evitare che indurisca. Se invece il pane è finito, potrete buttare il sacchetto, a differenza di un cestino del pane, non avrete bisogno di liberarvi delle briciole.

Per conservare la frutta fresca

Alcuni frutti con una buccia soffice (pesche, prughe fragole, albicocche, ciliegie ecc) sono più a rischio di sviluppare muffa, a causa dell’umidità del frigo. Avvolgerli nella carta del pane, è un’ottima opzione di riuso. La carta assorbe parte dell’eccesso di umidità, aumentandone la conservabilità.

Il riuso dei collant

Non c’è nulla di più usa-e-getta dei collant. Se siete come me, rischiate di metterli al mattino e smagliarli entro mezzogiorno. Fortunatamente, anch’essi si prestano al riuso.

Per pulire superfici che si graffiano

Avete padelle antiaderenti o un piano cottura in acciaio scintillante che non volete graffiare? Come fare a pulirli, se hanno qualche incrostazione? Uno o più collant appallottolati, possono fungere da spugna che non graffia le superfici delicate. Potete strofinare a volontà, senza correre rischi.

Con le saponette

Avete dei pezzetti di saponetta troppo piccoli per essere usati con disinvoltura? Metteteli tutti in un collant e chiudetene l’estremità con un nodo. Afferrando questo “salsicciotto”, potrete lavarvi le mani, utilizzando comodamente anche pezzi di sapone piccolissimi.

Come profuma biancheria

Volete un profuma biancheria discreto e comodo? Prendete un pezzo di cotone idrofilo, imbevetelo del vostro profumo preferito o di oli essenziali, mettetelo in un collant e chiudete l’estremità con un nodo. In alternativa, potete riempirlo con il pot-pourri che preferite. Otterrete un profuma biancheria di riuso per i vostri armadi e cassetti.

Per rimuovere lo smalto

Volete togliervi lo smalto? I dischetti o le salviette levasmalto sono una opzione costosa. Perché non impiegare un pezzo di collant? Basta impregnarlo di solvente per unghie e strofinare via i residui di smalto.

Fra i capelli

La moda del riuso dei collant fra i capelli, l’aveva lanciata la cantante Madonna, negli anni 80, benché non l’avesse inventata lei. I collant si possono usare come fasce o come per legare i capelli. A differenza degli elastici, non stringono e non spezzano i capelli e per questo motivo, possono risultare molto più comodi di fasce, elastici e fermacoda.

Il riuso in giardino

Avete delle piante con rami da legare fra loro o a un bastoncino infisso nel terreno? Potete fare un cordino con un pezzetto di un collant. Si tratta di un riuso comodo, perché il collant è elasticizzato e quindi più maneggevole, rispetto a un cordino di altro tipo.

A tavola

Avete aperto una bottiglia di vino rosso e temete che, nel versarlo, qualche goccia vi macchi la tovaglia? Legate intorno al collo della bottiglia un piccolo rotolo fatto con un collant. Una sorta di “sciarpa” che tratterrà eventuali gocce, impedendo che scendano per la lunghezza della bottiglia.

Ecco dunque qualche idea per più di un riuso, Mettetevi all’opera!

Seguimi sul Blog: www.annaporchetti.it

il mio libro si trova qui: https://amzn.to/3VqM5nu

per ricevere gli aggiornamenti su blog e podcast, iscriviti al canale Telegram: https://t.me/annaporchetti

riuso