Intervista a Paolo Paolo Botti, laico, cattolico, responsabile dell’associazione Amici di Lazzaro. Si occupa di accoglienza, evangelizzazione, informatica e volontariato, promotore del progetto: Piena di grazia, un’Ave Maria solidale.
Chi sono gli amici di Lazzaro?
E’ una piccola associazione cattolica composta da poche decine di volontari impegnati in diversi ambiti. Ci occupiamo di doposcuola, corsi di lingua, ricerca lavoro, sostegno a famiglie e vittime di tratta e sfruttamento, sostegno ai convertiti al cristianesimo, missione ai cinesi e bengalesi, annuncio del Vangelo, promozione bioetica, lotta alle mgf e matrimoni combinati e tante piccole iniziative di servizio, preghiera ed amicizia coi poveri. Per chi volesse saperne di più, può consultare il sito: https://www.amicidilazzaro.it/index.php/chi-siamo/
L’Ave Maria solidale: parliamo del sito: www.pienadigrazia.com quale obiettivo vi proponete?
L’obiettivo è la preghiera: l’Ave Maria. Un’idea venuta a un nostro sostenitore a cui abbiamo aderito convintamente. L’idea è quella di pregare per ogni italiano. Specie per quelli che non lo fanno perché non riescono, non vogliono, non sanno. Per tutti comunque. E affidare idealmente ogni anima all’intercessione della Madonna. In modo che ognuno si presenti nell’ultimo istante della vita accompagnato dalla vicinanza di Maria “Nell’ora della nostra morte”. Un progetto forse utopistico. Ma bisogna provare. I tentativi di preghiera non sono mai vani.
A chi è rivolta l’iniziativa? Che beneficio può aspettarsi chi vi aderisce?
E’ rivolta a tutti, perché preghiamo per tutti. Chiunque può dedicare una preghiera. Un suggerimento che abbiamo dato è quello di guardarsi intorno. Hai un anziano solo nel palazzo, hai un collega scorbutico, hai un amico depresso, hai visto una signora senzatetto per strada e non sai che fare? Prega.
A fine giornata avrai detto 10-20 Ave Maria. Magari per persone che non conosci. Per quelle viste sulla metro o dal panettiere. La preghiera non è inutile. Apre il cuore e gli occhi e magari poi suggerisce anche aiuti concreti, dove si possono dare. Non è magica, ma aiuta a guarire il cuore e ritrovare forza e speranza. Quindi fa bene a noi quando preghiamo e misteriosamente fa bene a chi riceve questa preghiera.
Come sta andando?
La risposta è in linea con le aspettative? Per ora hanno aderito alcune centinaia di persone. Ma confidiamo nel sostegno di parroci, istituti religiosi, monasteri e movimenti per la sua diffusione e la continuità. Manderemo locandine e materiale a chi ne fa richiesta alla nostra email.
Una volta raggiunto l’obiettivo (oltre 58 milioni di Ave Maria!), cosa vi proponete?
L’obiettivo è lungo da raggiungere: oltre 58 milioni di Ave Maria. Ci vorranno anni. E’ probabile che ci allargheremo ad altre nazioni (le prime probabilmente Romania, Nigeria, Brasile) con altri siti in altre lingue. Ma il vero obiettivo è salvare anime. La nostra e quelle di chi ci sta intorno.
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