Sabotarsi da sé
Sabotarsi da sé stessi e non rendersene conto, possibile? E’ un problema più comune di quello che pensiamo. Ci sono persone a cui accade costantemente. Sembra che alcune cose della loro vita non vadano come vorrebbero, senza motivo. Quando si avviano al successo, subentra sempre un imprevisto che manda tutto a monte. Le persone intorno a loro, li maltrattano o sembrano avercela sempre con loro.
Pare incredibile, eppure è proprio così. In amore non trovano mai la persona giusta. Anche se non gli manca niente: sono persone carine, educate, simpatiche.
Cambiano lavoro e, nel giro di poco, si trovano circondati da ostilità. Malgrado siano persone gentili, disponibili, miti.
A volte hanno un sogno, ma non riescono mai a realizzarlo. Però non è mai per loro responsabilità. E’ invece -sempre- per cause esterne. Quello che capita loro è di essere travolti da eventi, indipendenti dalla loro volontà.
Perché va tutto storto
Può sembrare che si tratti di sfortuna, di coincidenze negative, di colpi di scena inaspettati. Idem con le persone. In apparenza, le persone negative, cattive, egoiste o invidiose capitano tutte sulla loro strada. E se invece non fosse un caso?
Se fossero essi stessi a sabotarsi da sé? L’ipotesi affascinante sta alla base di questo libro, che si intitola: Il piccolo sabotatore dentro di noi. L’autrice, Michaela Muthig, psicologa tedesca, sostiene che spesso, dietro a queste vite non completamente realizzate, siano le persone stesse ad avere comportamenti con cui finiscono col sabotarsi da sé. Secondo questa teoria, il sabotaggio è un meccanismo che scatta dentro di noi, spesso in reazione a situazioni della nostra vita passata. Eredità dell’infanzia, della giovinezza, di esperienze precedenti che modificano la percezione del presente.
E’ il nostro cervello a sabotarsi da sé
L’autrice svela alcune tipiche dinamiche che si attivano quando è il nostro cervello a sabotarsi da sé. Ci sono persone che sono convinte in partenza di fallire. Continuano a sbagliare fino a ottenere conferma al fallimento previsto. Ci sono poi barriere che si mettono fra sé stessi e la realtà. Ritenere di avere dei buoni motivi per fare quello che si fa, o di non poter fare nulla per modificare una situazione sono tutti ostacoli a esprimere il proprio potenziale. Spesso, queste persone non riescono ad ammettere di sabotarsi da sé, nemmeno quando messi di fronte all’evidenza. Il libro analizza una serie di brevi casi concreti, che l’autrice ha raccolto nel corso del suo lavoro. Spiega così passo passo quali meccanismi entrano in gioco quando una persona inizia a sabotarsi da sé.
Come disinnescare l’auto sabotaggio
Nell’ultima parte del libro, la psicologa mostra alcune tecniche utili a evitare di sabotarsi da sé. In pratica, si suggerisce di identificare il “sabotatore” che è in noi. Una volta smascherato, bisogna comportarsi come se fosse un estraneo, con cui cercare un terreno comune di collaborazione. Il sabotatore può essere convinto. Con lui si possono negoziare delle soluzioni che permettano alla persona di evitare le trappole del sabotarsi da sé.
Una lettura estremamente interessante. Tutti, anche se non siamo sabotatori sistematici, a volte inconsapevolmente ci danneggiamo. Un manuale utile e scorrevole per imparare come liberarci del piccolo sabotatore che può nascondersi in noi. Ecco dunque il mio consiglio di lettura del venerdì https://amzn.to/43t8lRu
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