Quando la ricerca di senso passa per le pagine di un libro
Tutta la nostra vita è una ricerca di senso. Quando nasciamo, la nostra vita è una pagina bianca. Sta a noi, giorno dopo giorno, scrivere la nostra storia. Una storia che abbia senso. Il senso viene prima di molto altro. Persino la nostra felicità, non è un obiettivo perseguibile di per sé. La felicità è una conseguenza, non un obiettivo. Se invece riusciamo a trovare un significato alle nostre vite, esso si declina un giorno alla volta. Dando un senso alla nostra vita.
Su tutto questo riflettevo, di ritorno da un viaggio. Leggevo Il libro di racconti: “l’anticamera del cielo”. L’autore, il giornalista e scrittore Edoardo Tincani, era già autore del libro. Quella storia era incentrata su una famiglia (la sua), allegra e numerosa. Il libro rivelava le scoperte piccole e grandi che si fanno nell’essere genitori. Ne avevo parlato qui: https://annaporchetti.it/2023/03/30/come-vive-una-famiglia-numerosa/. Il libro di oggi, però, ci spinge più in là. Risveglia una riflessione più profonda sulla ricerca di senso che ciascuno di noi compie vivendo.
Tredici storie e molte riflessioni
I tredici racconti che fanno parte del libro, non hanno un denominatore comune, né un genere specifico. L’autore tocca temi noir, di fantascienza, sentimentali. Il vero filo conduttore è la ricerca di senso. Così Leo e Pollo, due preadolescenti, s’interrogano sulla figura misteriosa di un vecchio, che borbotta rabbiosamente al mare, verso il quale ha parecchio da recriminare. Analogamente, Eliseo Sghiretti, geometra per mestiere e astronomo per passione, cerca in una stella non ancora avvistata, il senso di una vita sospesa, per un amore giovanile inspiegabilmente sfumato.
Eleonora, alla ricerca del suo passato, ritrova il senso della sua vita nel prendersi cura di Azalech. Roberto capisce solo alla fine, il senso dell’inaspettata visita di Eletta, una parente non conosciuta o forse solo dimenticata.
Al nocciolo di ogni storia, ci sono esseri umani che riflettono sul loro presente e sul passato. Tentano di dare un significato alla loro vita. Provano a unire i puntini e comprendere. Questa ricerca di senso riempie il vuoto di vite infelici, di occasioni perdute, di promesse incompiute. Persino oltre il tempo massimo concesso, l’uomo continua nella sua ricerca. Come avviene per il protagonista di: “L’anticamera del cielo”, il racconto che dà il titolo alla silloge. Senza un senso, il modo in cui abbiamo vissuto, diventa irrilevante.
Una lettura che consiglio, piacevole e introspettiva al tempo stesso.
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