Vincere lo stress è la grande sfida di oggi. Non importa che lavoro si faccia. Oppure che stile di vita si abbia. Non fa differenza nemmeno essere ricchi o poveri. Se c’è qualcosa di assolutamente democratico, livellante, è proprio lo stress. Nessuna circostanza mette davvero al riparo da questa logorante condizione. Chi ha un lavoro importante, si angoscia perché ha molte responsabilità. Non che la gente con un lavoro normale non abbia anch’essa i suoi motivi di stress.

Qualunque lavoro può produrre la sensazione di essere faticoso, difficile, impegnativo e crea una montagna di stress. Io sono stressata sotto scadenza, perché ho paura di non farcela. Ma anche se non ho scadenze immediate, riesco a trovare mille motivi di ansia e angoscia. Il senso di colpa per la presentazione che si poteva fare meglio, lo stress di affrontare un viaggio di lavoro. Le riunioni stressanti.

Lo stesso capita in famiglia. Io mi stresso per cosa preparare per cena (due pasti al giorno, per sette giorni alla settimana, uno sforzo creativo non indifferente). E’ uno stress stare dietro al bucato (com’è possibile che la cesta, svuotata al mattino, sia già colma fino all’orlo di altri vestiti da lavare, mezza giornata dopo?). E i figli? ne vogliamo parlare? Lo stress è dunque un compagno di vita, fedele e devoto quasi quanto il compagno di vita vero, quello che occupa l’altra metà del letto e quasi tutto il divano (oltre che il bagno, nelle ore più impensate, vorrei mettere un biglietto all’ingresso della toilette, come quello che c’è al banco dei salumi. Almeno saprei quando tocca a me).

Lo stress è dunque ecumenico. Lamentarsene è l’argomento più popolare di ogni conversazione, appena dopo il calcio per gli uomini e la moda per le donne.

Le conseguenze dello stress

Premesso che, come lo smog, lo stress ci riguarda tutti, serve capire come liberarsene. Infatti, una delle poche evidenze mediche che trova d’accordo quasi tutti gli scienziati è proprio la sua estrema dannosità per la salute. Problemi cardiovascolari, disturbi digestivi, insonnia, sono solo alcune delle conseguenze di una vita stressante. Allora più che mai conviene chiedersi: come vincere lo stress?

Per rispondere a questa domanda, suggerisco la lettura di un testo divenuto ormai un classico. E’ il mio consiglio di lettura del venerdì: Come vincere lo stress e cominciare a vivere di Dale Canergie.

Un aiuto concreto

Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1944, ma se pensate che sia datato e non più utile, vi sbagliate di grosso. L’autore, scomparso nel 1955, è stato il primo e resta il più famoso coach dell’epoca contemporanea. L’accademia che porta il suo nome, diffonde ancora i suoi metodi di insegnamento, nell’area della comunicazione, del self help, del parlare in pubblico, negoziare e, come in questo caso, del vincere lo stress.

Ciascun capitolo del libro fornisce almeno uno strumento per affrontare una situazione stressante, senza esserne sopraffatti. Si va dall’oggettivazione del rischio, all’allenamento a non farsi coinvolgere da cose poco importanti a come affrontare le critiche. Un passo alla volta, Canergie offre al lettore una serie di strategie per disinnescare l’ansia e vincere lo stress, qualunque siano le circostanze che si stanno vivendo.

L’importanza della fede per vincere lo stress

L’aspetto più inatteso del libro è il ruolo che riconosce alla fede, per la serenità d’animo. L’autore, cresciuto in una famiglia credente, rivela come, da adulto, abbia sperimentato dei dubbi, che lo hanno però portato a maturare una fede basata su esperienze e sentimenti diversi, rispetto a quelli dell’infanzia. Canegie afferma l’importanza della vita spirituale, per vincere lo stress. Dice infatti:

la religione cristiana è benefica e salutare. (…) Gesù fu un maestro della scienza della gioia. ai suoi apostoli prescriveva di esultare e rallegrarsi. (…) Se la religione fosse una falsità, la vita non avrebbe senso. sarebbe una tragica farsa

Un manuale piacevole e molto utile. Da leggere!

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