L’amore è…

Vai al blog

I miei articoli:

L’amore è… quattro ingredienti essenziali per amare ed essere amati

Qualche giorno fa, ho lanciato un sondaggio sull’amore. Proprio così. Da quando ho scoperto come si fa, grazie a mia figlia, che se fosse stato per me… Da allora, mi diverto un sacco a fare domande a tutti I miei amici di Facebook e Instagram. Qualche giorno fa, ho chiesto loro quali fossero le qualità che stanno alla base di un rapporto d’amore durevole. In pratica, quali fossero i segreti dell’amore (e in un certo senso anche dell’amicizia). I risultati di questa consultazione mi hanno davvero intrigata. Al punto che vorrei scriverne, per condividerli con chi mi legge.

Il segreto dell’amore e non solo: la capacità di ascolto

Un rapporto, che sia d’amore o di amicizia, non è mai a senso unico. Si basa su uno scambio. Scambi di informazioni, di gesti, di parole, di emozioni. Ciononostante, ci sono interazioni, che funzionano meglio di altre. Qual è il segreto per rendere questo flusso più facile, più piacevole, più utile? Una delle qualità essenziali in un rapporto, è la capacità di ascolto. Un buon ascoltatore è un bene raro. Tutti abbiamo tante cose da dire.

Non parlatemene! Io penso di aver battuto un qualche record mondiale di parole al secondo. Tutte all’indirizzo del mio povero consorte, generalmente colto di sorpresa quando è indifeso: durante il derby, a metà di un film d’azione, mentre sta parcheggiando o guida. Come potrebbe il sant’uomo sottrarsi alla declamazione delle mie Lamentiadi, poema epico sulle vicende delle donne di oggi?

Spesso, avvertiamo l’urgenza di condividere con l’altro quello che sentiamo, che pensiamo, che desideriamo. Riteniamo le nostre parole estremamente interessanti. Se ciò che per noi era così importante condividere, non viene tenuto in alcuna considerazione da chi abbiamo di fronte, proviamo dispiacere e delusione.

Tutti abbiamo un intenso, disperato, ineludibile bisogno di essere ascoltati. Non basta avere qualcosa di importante da dire, se nessuno ti ascolta. I buoni ascoltatori hanno una marcia in più. Di loro ci si fida. A loro si affidano pensieri, confidenze, sfoghi. A volte chi ci è vicino non ha bisogno d’altro. Ha problemi o desideri che nessuno può affrontare e lui (o lei) ha solo bisogno di sentirsi ascoltato, compreso, accolto.

Se vogliamo migliorare i nostri rapporti, un’azione concreta e semplice da intraprendere è allenarci all’ascolto senza giudizio. Non sarà subito facile. Chi ti ascolta mette sé stesso in secondo piano, mentre oggi tutti abbiamo una grande smania di protagonismo.
Tuttavia, se superiamo lo scoglio iniziale del nostro egocentrismo, apprezzeremo cosa può fare una buona capacità di ascolto, in una relazione umana. E soprattutto nel matrimonio!


Il secondo dei segreti: la pazienza

La pazienza è la grande assente della nostra epoca. La perdiamo sempre più facilmente. Ne abbiamo sempre meno. Eppure, la pazienza è una grandissima dote. I suoi detrattori la dipingono come una forma di debolezza. C’è chi pensa che chi coloro che sono pazienti e sopportano le asperità della vita e delle persone siano deboli, che non sappiano farsi rispettare. E invece, la pazienza è una grande dimostrazione di carattere. Solo chi è davvero forte, riesce a sopportare la sofferenza. Questo è il significato letterale della parola, colui che è paziente è chi tollera il dolore e la frustrazione, resiste alle avversità.

E qui mio marito, se solo leggesse il blog (ma tanto non lo legge), chiederebbe il suo giusto riconoscimento. Se c’è un modello di pazienza di cui abbia fatto esperienza nella vita, quello è lui. Sopporta per ore la mia completa imperizia in qualunque attività che riguardi la tecnologia. Mi mette in crisi persino il funzionamento del rumba. Avete presente? È il piccolo robot che si aggira per casa in autonomia, pulendo il pavimento (vi fidereste di qualcosa che spazza il pavimento di sua iniziativa, senza essere costretto a farlo)?

Mio marito sopporta la mia indecisione cronica su qualunque questione e il mio talento straordinario nell’elaborare sempre nuove e più intricate paranoie (che non si dica che mi manca la creatività). Lui è paziente, nel senso che lo vedo che soffre, eppure tollera con eleganza questo e altro.

Questa qualità è fondamentale nelle relazioni umane e in particolare nei matrimoni. Non ci può essere storia d’amore durevole, senza azienda. Come affrontare altrimenti le inevitabili tensioni che scaturiscono dalla vita quotidiana? Quando lodano Dio, nella Bibbia, i profeti e i proverbi gli riconoscono la qualità di essere lento all’ira, che altro non è che la virtù della pazienza. Se Dio stesso è paziente, come possiamo non considerare questa qualità essenziale?

Il terzo: la gentilezza

La gentilezza, la mitezza, l’affabilità sono tratti del carattere che operano magie. Non magie vere (non credo nella magia) ma hanno il potere di ben disporre gli altri. La cortesia genera reciprocità. Chiunque riceva un gesto gentile, risponderà nello stesso modo. Anche la gentilezza è una dote poco compresa e molto sottovalutata. Una persona gentile, un gesto cortese, un comportamento affabile, nutrono un rapporto di rispetto, di amore, di attenzione al benessere dell’altro.

Il potere della gentilezza è strabiliante, non a caso, la mitezza e l’amabilità sono continuamente auspicate e predicate nel Vangelo e nelle lettere di San Paolo. Comportarsi in modo brusco o con amorevolezza, porta risultati estremamente diversi.

Però non vi dirò che la gentilezza non costi nulla. È una frase da baci perugina. E non è neanche vera. Niente affatto. Perché essere gentili non ci viene sempre così semplice e naturale. È assai più naturale sbottare, sfogare sugli altri il nervosismo, farsi avanti a gomitate nel mondo. La natura umana è molto più incline a disinteressarsi dei sentimenti degli altri, per dedicare tutte le energie ai propri. Tutti pensiamo di avere sempre ottime ragioni, per fare quello che facciamo. Anche quando ci comportiamo in modo spiacevole.

Se la gentilezza fosse istintiva, non troveremmo tante raccomandazioni a esercitarla, nei testi biblici, come nei manuali di bon ton. Occorre quindi allenarsi, come si fa per la mezza maratona. Qualche chilometro al giorno. Dapprima in piano e solo dopo, pian piano, in salita.

Il quarto ingrediente dell’amore: l’allegria

Questa è una delle poche verità non divisive (oltre al fatto che non ci sono più le mezze stagioni e i diamanti sono i migliori amici delle ragazze). Le persone gioiose piacciono a tutti. Così come i musoni generalmente non sono molto popolari (sì, qui contemplerei un paio di eccezioni, per esempio il Dr House e Marlon Brando).

L’allegria è fondamentale, in un rapporto d’amore. E particolarmente in un matrimonio. Come si può affrontare una avventura così seria, se non ci si attrezza della capacità di ridere e sorridere? Se non si fa scorta di buonumore nei giorni belli, con quali risorse si affronteranno quelli bui?

Qui il trucco è avere qualcosa di cui rallegrarsi. Trovarla. Anche se e quando non sembra così immediatamente evidente. La risata è come l’appetito, viene ridendo. Occorre impegnarsi, all’inizio, poi viene da sé. È che noi siamo portati a vedere sempre e solo le cose negative. Anche se sono solo una o due, in mezzo a un mare di cose positive. Invece bisogna ribaltare il punto di vista. Sforzarsi di trovare qualcosa di lieto, anche nelle situazioni che liete non sono. E non a caso dico “sforzarsi”.

Noi cristiani partiamo avvantaggiati. Abbiamo molto di cui rallegrarci. Appena venuti al mondo, senza aver ancora fatto niente, siamo già figli amatissimi di Dio. Valiamo già il sangue di suo figlio. E, se lo desideriamo, abbiamo un posto in paradiso. Ce lo ha promesso, niente meno che il figlio di Dio. È andato a prepararcelo, prima ancora che venissimo al mondo. Tipo una prenotazione. Certo, la prenotazione possiamo cancellarla e rovinare tutto. Ma quella è una scelta nostra. perché altrimenti, noi siamo destinati al meglio.

Con una premessa così, possiamo mai farci mettere di cattivo umore da un giorno di pioggia? Da un marito taciturno? Dalla visione forzata di una maratona di serie televisive poliziesche? Su, siamo seri. Anzi, siamo allegri!

Seguimi sul Blog: www.annaporchetti.it

il mio libro si trova qui: https://amzn.to/3VqM5nu

per ricevere gli aggiornamenti su blog e podcast, iscriviti al canale Telegram: https://t.me/annaporchetti

amore