La nascita del principe azzurro
A tre o quattro anni, più o meno, ho cominciato a capire alcune cose essenziali. Tipo: che sono una femmina, che mi piacciono i maschi, che i maschi e noi femmine spesso ci innamoriamo perdutamente eccetera eccetera. Da allora, ho cercato di immaginare come sarebbe stato per me l’amore. Che faccia avrebbe avuto l’uomo della mia vita. Come si sarebbe chiamato. In che modo lo avrei incontrato e come ci saremmo innamorati.
Complici le favole, ho appreso che questo uomo sarebbe stato un Principe Azzurro. Forse non un vero principe con diritti dinastici, in fondo la monarchia sta scomparendo. Oggi in circolazione non sono tanti i principi con vero pedigree reale garantito. Diciamo un principe in pectore, promosso sul campo. Così è nato il principe azzurro, per me e per molte di voi. E sono cominciati i guai.
Cercasi principe azzurro certificato, o con titolo equipollente
Noialtre siamo alla ricerca del principe azzurro. Certificato o provvisto di diploma principazzurresco equipollente. Un essere umano di sesso maschile, corredato di un adeguato standard di principazzurragine. Questa operazione di definizione dei requisiti di principazzurragine inizia all’incirca in prima elementare. Poi si amplia e si arricchisce continuamente di nuovi elementi.
Il profilo del candidato ideale e il suo curriculum vitae sono stati soggetti all’influenza della moda, di commedie romantiche al cinema, di romanzi d’amore. Tutto ciò che, strada facendo, una ragazzina prima, una giovane poi, infine una donna adulta, cominciano a considerare indispensabili.
A furia di aggiungere, rifinire, modellare, ne è venuta fuori una figura così perfetta, così idealizzata, così capace di concentrare sommamente ogni virtu’ cavalleresca e ogni qualità’ virile, che non esiste uomo sulla terra che possa incarnarla davvero.
Chi visse sperando, perì disperata?
Quello che accade, in molti casi, quando si confronta la realtà con l’ideale, è trovare che la prima non si adatta abbastanza bene al secondo. La realtà è impersonata da un giovanotto, che, in molti casi, è pieno di buoni sentimenti, di sani principi e di ottimi propositi, primo fra tutti quello di sposarci. Eppure, rischia di essere scartato. La ragazza di turno potrebbe preferirgli l’attesa.
La leggenda metropolitana narra che, per ogni donna a piede libero sulla terra, esiste un uomo, dotato di sublime principazzurragine. E dunque, guai a cedere al corteggiamento del gran bravo ragazzo della porta accanto. Chi baratterebbe un uomo normale, con un vero, originale, autentico principe Azzurro, munito di opportuna garanzia, donna soddisfatta o rimborsata?
Le ultrà del principe azzurro non si arrendono mai
Fa niente che il bravo ragazzo ci interessi, che abbia una serie di qualità positive. Pazienza che al limite piaccia anche alla mamma e alle amiche (che già non è poco). In fondo, questa è solo una prova generale.
Perché l’amore, quello vero, andrà in scena prima o poi. Magari alla prossima puntata. Che fretta c’è di sposare il primo ragazzo serio che incontri, quando potresti invece aspettare -magari per mesi o anni- e aggiudicarti un vero principe azzurro, fatto e finito, come quello delle fiabe, dei film, delle tue fantasie più romantiche? Perché, se questo qua non è perfetto, allora magari bisogna attendere il prossimo pretendente. O quello dopo ancora.
Sull’ultimo numero di Astra c’è scritto che è la volta buona, quest’anno faremo un incontro che ci cambierà la vita. Poi un’amica ci ha detto che la cugina della cognata della vicina di casa di un collega, che non si era arresa, alla fine lo ha trovato.
Una breaking news
Bene, ho da fare una rivelazione scoccante e salutare. Inutile attendere il principe Azzurro, scartando ogni altra opzione sul mercato. Perché il principe Azzurro non esiste. L’unico in circolazione, se lo è accaparrato lei, la famosa Cenerentola. A meno che Cenerentola non fosse una contaballe. Una che, dopo essersi accasata anche lei con un tizio nella media, abbia poi messo in giro chiacchiere sulla sua principazzurragine. Unicamente per farci Invidia.
D’altro canto, perché fidarsi dei personaggi delle fiabe? Credete davvero che Cenerentola conoscesse una fata capace di rivestirla da testa ai piedi e di equipaggiarla di carrozza a nolo per il ballo, cosi, gratis e senza impegno, con l’unica condizione che tornasse a casa entro la mezzanotte? E dunque breaking news: il principe azzurro probabilmente non esiste. Mettiamoci il cuore in pace.
Come far fuori il principe azzurro e vivere felici
Però c’è un problema. Anche ammesso che finalmente apriamo gli occhi e comprendiamo quanto irreale sia sta storia del principe azzurro, rimane il fatto che la nostra psiche, la nostra fantasia, il nostro cuore, sono così allenate all’idea che lui esista, che sarà difficile dissuaderle. Come glielo spieghiamo al nostro cervello, che ha ricevuto l’imprinting di pricepazzurragine quando ancora era giovane, vergine e pullulava di neuroni pimpanti, che hanno scherzato tutti e in realtà non è vero niente?
Chi glielo dice che centinaia di anni di storytelling e di cultura pop del principe azzurro sono una colossale bufala? L’unica è farlo fuori. Fingere che sia dipartito. Magari accelerarne un po’ il trapasso, facendo un sano tuffo nel realismo.
In ogni caso, tutta questa perfezione principazzurresca, oltre che vagamente stucchevole, è pure poco credibile. Lo sanno tutti che la perfezione è un attributo del divino, non dell’umano.
Nervi saldi
Stiamo calme, non è tragica come sembra. Questa storia del principe azzurro ha un lieto fine. Non il solito, quello che vi sposiate con lui e viviate nel castello felici e contenti. La buona notizia è che l’azzurro è negli occhi di chi guarda. Non è una pericolosa nuova forma di congiuntivite. Significa che anche un uomo comune può trasformarsi nel principe azzurro dei nostri sogni.
E perché accada, non serve nemmeno una fata provvista di bacchetta magica. Bisogna amarlo come la propria carne, con lealtà, mettendo il suo bene davanti al nostro. Basta apprezzarlo per quello che fa di buono, o che tenta di fare. Serve ricordare a sé stesse tutto il bene che lui ha fatto per noi, le volte che ha rinunciato qualcosa, tutti i suoi gesti di amore e di gentilezza.
Coraggio, creiamo spazio a un vero uomo in carne e ossa e facciamo fuori il principe azzurro. (nessun principe azzurro o di altro colore è stato maltrattato, per la redazione di questo articolo)
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