La trappola dell’ alto mantenimento

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Cos’è l’ alto mantenimento

Avete mai sentito parlare dell’ alto mantenimento? Posso farvi un esempio che ve lo renderà chiaro. Ho un’amica, Marta, che usa solo smalto di Dior. Ammette che Chanel non è così male. Chanel ha una buona varietà di colori e una discreta resistenza. Sicuramente meno di Yves Saint Laurent, le cui nuances di smalto sono indubbiamente più belle, con texture più facili da stendere. Comunque sempre meno di Dior, che resta l’inarrivabile.

Le sue borse preferite sono Buerberry, in alternativa Fendi. Mai comprerebbe una Luis Vuitton, la più imitata del reame. Né sfoggerebbe le borse di Prada, i cui esemplari taroccati vengono venduti nelle peggiori spiagge del Salento.

Marta non possiede un singolo pezzo di bigiotteria: ogni gioiello che indossa è un autentico Bulgari o Damiani. Mai e poi mai indosserebbe una parure di zirconi di Swarovski.

Al ristorante ordina sempre il piatto più caro del menù e il vino migliore. Spesso chiede cose fuori dalla lista o preparate in maniera particolare, con varianti ed eccezioni, rispetto alla ricetta standard. Lei è la tipica persona che ordina un piatto senza formaggio o senza aglio o con il condimento a parte.

Se deve comprare qualcosa, Marta ha sempre un sacco di richieste particolari. Le sue esigenze costringono gli altri a fare i salti mortali.

L’ alto mantenimento è più comune di quello che pensiamo

Sia chiaro che non giudico né critico la mia amica Marta. Ognuno di noi ha le sue caratteristiche e non sta certo a me dare la croce addosso ai miei amici. Mi interessa però riflettere su questo atteggiamento. Una volta si sarebbe detto che chi si comporta così sia una persona “di gusti difficili” o “incontentabile”. Credo però che esista un termine più recente che renda l’idea: alto mantenimento.

Non esiste una definizione ufficiale del concetto di “alto mantenimento”. L’accademia della Crusca non ci viene in aiuto. La cosa più simile a una spiegazione arriva da un film degli anni 80, Harry ti presento Sally, un cult per me e per le donne della mia generazione.

Dunque, cosa significa “alto mantenimento”? Le persone ad alto mantenimento sono impegnative. Dettano in modo puntiglioso le regole per relazionarsi con loro e a chi le circonda non resta che seguirle. Si aspettano sempre il meglio in ogni cosa, non sono disposte ad accettare compromessi sui loro gusti e le loro abitudini o preferenze. Per questo, mantenere i rapporti con loro, richiede il rispetto di alti standard.

Se ci guardiamo attorno, comprenderemo che tutti abbiamo, fra amici, parenti e conoscenti almeno una persona ad alto mantenimento. Come riconoscerla?

Il suo caffè è sempre più lungo o più corto del normale, macchiato con qualcosa di diverso dal latte, in una tazza di dimensioni particolari.

Per queste persone, di solito lo zucchero comune non va mai bene. Preferiscono miele, zucchero di canna o stevia.

In treno hanno sempre una direzione preferita in cui sedersi (a costo di fare alzare altri passeggeri), in auto o nel bus di siedono solo davanti. Anche rispetto alle cose più ordinarie della vita, hanno esigenze che le portano fuori dall’ordinario. Sempre.

Sono coloro ai quali non si sa mai cosa regalare per Natale o per il compleanno. Temiamo sempre che il nostro regalo non piaccia, non sia ritenuto adeguato, venga mal giudicato.

Questo tipo di persone vogliono che tutto sia secondo i loro desideri. Si tratta spesso di desideri complicati da accontentare.

Perché le persone lo adottano?

Di alto mantenimento si nasce o si diventa? Non so.

La mia amica Marta mi ha spiegato che da anni il suo motto è trattarsi bene sempre. Ha stabilito per sé stessa standard alti e non intende scendere mai di un millimetro al di sotto di essi. Non le interessa raggiungere alcuna mediazione. Se non ottiene ciò che vuole, perde facilmente la pazienza e rischia di diventare scontrosa. Lo ritiene un modo per volersi bene e farsi rispettare. Ma è davvero così?

Secondo me queste persone rischiano di essere vittime di un meccanismo che rischia di travolgerle. Questo meccanismo lo chiameremo: “la trappola dell’ alto mantenimento”

Cos’è la trappola dell’ alto mantenimento.

Potremmo essere tentati di pensare che le persone ad alto mantenimento siano privilegiate. O meglio ancora, che siano più brave e furbe delle altre, perché ottengono sempre ciò che desiderano. Ma non è così. La loro incapacità di adattarsi ad una realtà che non sempre è come la desiderano, è spesso motivo di profonda frustrazione sia per sé stesse che per chi le circonda.

Porre continuamente condizioni alla propria felicità, è il modo più sicuro per allontanarla. Perché più si stringono le maglie di ciò che riteniamo soddisfacente o adeguato ai nostro desideri, meno è probabile che lo troviamo. L’alto mantenimento è una fabbrica di desideri insoddisfatti e delusioni. Inoltre, l’alto mantenimento tiene a distanza gli altri, che hanno paura di non riuscire a raggiungere gli alti standard e di essere quindi rifiutati.

Anche ammettendo di poter soddisfare per qualche tempo una persona ad alto mantenimento, farlo nel lungo termine rischia di essere profondamente stressante per chi vive al loro fianco.

Penso che l’ alto mantenimento nasconda la paura di essere felici, che sia una barriera che si mette fra se stessi e la realtà, con l’illusione di controllarla.

L’ alto mantenimento nasce dall’equivoco di considerare il ricevere una condizione che di per sé rende felici. In realtà, le relazioni d’amore, di amicizia, di affetto, sono tanto forti quanto disinteressate. Si può amare ed essere amati molto intensamente, pur non avendo nulla di valore da offrire.

E’ l’amore il vero valore che si mette in gioco. L’amore e il desiderio di sostenere, proteggere, prendersi cura di qualcuno. Questo non ha nulla a che fare con prodotti di marca, con richieste difficili da soddisfare, con abitudini sofisticate.

La felicità in amore si raggiunge badando alla sostanza, alla sincerità del sentimento.

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