Il libro della settimana

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Oggi è il giorno del libro della settimana. E’ anche l’Epifania. Una festa importantissima, di cui mi riprometto di parlare. Ma lo farò domani. Perché ogni venerdì ho promesso di parlare di un libro. E le promesse sono debiti.

Incidentalmente oggi sarebbe anche la Befana, che non è una festa liturgica. Come per Babbo Natale, si tratta di un’altra ingegnosa invenzione per incrementare gli acquisti di golosità di vario genere. Non intendo alimentare la turpe abitudine di celebrare una festa consumistica. Per questo non ho comprato cioccolato. Nemmeno un po’. Giuro. Non credo nella visita notturna di una vecchia, scopa munita, che distribuisce calze piene di caramelle e cioccolatini.

E poi c’è anche quell’altra marginale questione. Quella che la Befana porti le sue calze piene di dolci, subito dopo un tour de force alimentare di quindici giorni. Due settimane in cui abbiamo mangiato di tutto: pesce, molluschi, crostacei, carne bianca, rossa, cacciagione, formaggi, affettati, panettoni, pandori. E magari anche fiori, frutti, cantanti e città.

Queste scorpacciate ci hanno allargato il punto vita. Non abbiamo bisogno di aggiungere altre calorie, a tutte le libagioni dei giorni scorsi.

Ora che siamo sazi oltre ogni tentazione, è il momento di nutrire la mente. Perciò, questa settimana consiglio un libro che ho trovato illuminante. Sono trascorsi quasi dieci anni dalla prima pubblicazione di Tecnoliquidità. Eppure, è ancora attualissimo. Lo consiglio perché è una chiave di lettura essenziale per molte delle dinamiche relazionali di oggi.

Si tratta di Tecnoliquidità. L’autore è Tonino Cantelmi, medico psichiatra, esperto nella gestione delle dipendenze comportamentali. Il titolo s’ispira al concetto filosofico di “liquidità”. La liquidità è una metafora, creata dal filosofo Zygut Baymann, per descrivere la precarietà nelle relazioni, tipica della società post moderna. Cantelmi riprende questa immagine e la arricchisce, esplorando l’influenza della tecnologia digitale sulle relazioni umane e sul nostro stile di vita.

Cantelmi è stato il primo psichiatra in Italia a studiare l’impatto dei nuovi media e della virtualità sulla mente umana. In questo libro, dimostra che la liquidità sociale viene amplificata dalla pervasività che ha internet nella nostra vita.

E’ innegabile che il web abbia un ruolo essenziale nella nostra quotidianità. Internet è lo strumento preferenziale (se non unico) per puntare la sveglia, leggere notizie di cronaca, trovare ricette per cucinare. E per compiere molte altre attività.

Attraverso profili e avatar, si creano identità multiple e fittizie. Queste identità virtuali permettono di vivere vite parallele a quella reale.

L’interazione in rete, fra profili “disincarnati” e artificiali l’amore e l’amicizia difficili, fragili, incostanti.

Il libro offre un ritratto oggettivo dell’ambiguità e del disimpegno affettivo e relazionale così rappresentato nella società. Attraverso esempi tratti da casi concreti, l’autore ci guida alla scoperta di questa dimensione relazionale nuova e poco compresa, anche se sempre più comune.

Un libro essenziale per capire noi stessi e il mondo che ci circonda.

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