Ascolta il tuo cuore. Ma anche no!

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Ascolta il tuo cuore, dicono. Ma siamo sicuri?

Ero in giro a cercare gli ultimi regali di Natale. Ma anche i primi.

Lo so, una donna organizzata stilerebbe la lista dei regali per amici e parenti con un certo anticipo. Non oltre ottobre. Magari la vergherebbe su un taccuino rilegato in pelle, con una stilografica di gran marca. E partirebbe subito alla ricerca mirata del regalo ideale, che completerebbe in modo efficiente. Ben prima dell’avvicinarsi delle feste natalizie.

Ma io non sono mai stata una donna organizzata. Io mi riduco agli ultimi giorni, quando vago come un’anima in pena, per corso buenos aires, a caccia di qualche spunto, visto che non ho la più pallida idea di cosa regalare a chi.

Arrivo al 24 sera che mi mancano ancora almeno un paio di regali. Mi attardo per i negozi, dove le commesse mi guardano con un misto di commiserazione e nervosismo. So che pensano: “ma guarda a sta scappata di casa! A poche ore dal Natale, ancora non sa cosa regalare a parenti e amici! Adesso che ci sono rimasti solo i fondi di magazzino, ché le cose più carine, le abbiamo già finite da un pezzo!”

Oppure, mi ritrovo con una serie di paccottiglia e gadget natalizi imbarazzanti. Cose che ho comprato, in preda al panico, dicendomi che: “non si sa mai, intanto li prendo, poi magari trovo di meglio!”

Fedele al copione, anche quest’anno mi trovo a corto di idee. E ieri, sfido il freddo e faccio un’altra calata tattica in centro.

Mi fermo davanti a una gioielleria storica. Un ripiano della vetrina è pieno di pensierini e idee regalo. Fra queste, una collezione di braccialetti d’acciaio, con incise alcune frasi ispirazionali. C’è un unico tipo di braccialetto mancante. Incuriosita, entro in negozio. La commessa conferma. Purtroppo, quel braccialetto con quella specifica frase, è andato tantissimo e adesso non ce ne sono più. La frase è: “ascolta il tuo cuore”

Chissà perché la notizia non mi sorprende? Siamo bombardati da questo messaggio: “ascolta il tuo cuore”. Al punto che qualcuno sente persino il bisogno di mettersi un braccialetto con quella frase, per tenerla sott’occhio più volte al giorno. Vuoi mai che, per qualche secondo, se ne possa scordare?

“Ascolta il tuo cuore” è una frase bella ed estremamente pericolose.

Non nego che il cuore, il sentimento, l’emotività abbiano il loro ruolo nelle nostre vite. In fondo, siamo esseri umani. Ascoltando il nostro cuore, rischiamo di farci guidare da impulsi e istinti. Questo nel breve termine può anche gratificarci. Tuttavia, nel lungo termine, questa mancanza di discernimento e razionalità, potrebbe allontanarci dal nostro bene.

Per difficile che sia da accettare, il nostro bene non è ciò che ci fa stare bene. Non sempre. Lo dico da divoratrice compulsiva di salame e cioccolato (e anche di salame di cioccolato). Amare un uomo (o una donna) non è seguire il cuore.

Nessuna storia d’amore procurerà emozioni continue. Inevitabilmente ci sarà una successione di giorni normali, di attività quotidiane ripetute, di cose necessarie ma noiose. Cosa ti accadrebbe allora, se ascolti solo il tuo cuore? Nel momento della delusione, dell’errore, della difficoltà, quando l’emozione si attenua, cambia, viene meno, allora dovrebbe finire anche l’amore.

Invece è tutto il contrario: l’amore si vede proprio nel momento di crisi. Proprio quando la persona amata è in difficoltà, ha un fardello da portare. Se lui (o lei) non è in grado di dare e ha bisogno soprattutto di ricevere. L’amore è proprio quello che rimane, al netto dei batticuori, delle gambe che tremano, delle farfalle nello stomaco.

Per questo, tutta questa retorica dell’ascoltare il proprio cuore, del seguire solo le emozioni, l’innamoramento, la parte romantica di una relazione, ci fa male. Non siamo i protagonisti di una commedia romantica, di un romanzo d’amore, di un film da oscar. Questo non vuol dire che non possiamo essere assolutamente felici. Lo saremo, a patto di abbracciare l’amore tutto intero, non solo la punta dell’iceberg emotivo.

Ascolta il tuo cuore? Ma anche no.  

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